L’Oro di Capri: l’associazione che salva gli oliveti e l’identità dell’isola

Il progetto realizzato ad Anacapri ha consentito il recupero di 50 ettari di oliveti, altrimenti sprecati oppure a rischio speculazione. Una risposta alla crisi da overtourism.

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Anacapri e Capri, due comuni in una sola isola, sono da tempo al centro di una serie di fenomeni che ne mettono a rischio la sostenibilità e l’identità, a partire dall’overtourism, con tutte le conseguenze che comporta. L’isola azzurra è letteralmente sotto assedio: 12mila persone sbarcano qui ogni tre ore e il 91 per cento dei visitatori arriva al mattino e va via prima del tramonto.

In questo contesto così fragile, che rischia di compromettere il futuro di una delle isole più famose del mondo, ad Anacapri è nata una piccola rivoluzione verde, grazie ai progetti dell’Associazione L’Oro di Capri che lavora per recuperare gli oliveti terrazzati abbandonati e riportarli alla loro funzione originaria, producendo un olio extravergine di altissima qualità, rigorosamente biologico. Un futuro costruito sull’onda del recupero del passato.

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Ogni anno nuovi alberi vengono liberati dalle piante infestanti e rimessi in produzione, con metodi naturali e pratiche agricole tradizionali che rispettano l’ambiente e tutelano la biodiversità. Ad oggi sono stati recuperati circa 50 ettari di oliveti, e accanto agli alberi storici sono stati piantati centinaia di nuovi olivi, ridando vita a un paesaggio quasi perduto.

Non si tratta solo di coltivazione: ai soci dell’associazione viene garantito il supporto durante tutto il ciclo produttivo, dalla potatura alla lavorazione del terreno, dall’irrigazione ai trattamenti antiparassitari, fino alla raccolta. La trasformazione delle olive in olio extravergine avviene con le tecnologie più avanzate dei frantoi, combinando tradizione e innovazione.

Dietro l’impegno agricolo c’è anche una dimensione culturale e sociale: l’associazione coinvolge l’intera comunità di Capri in attività e progetti volti al recupero delle antiche tradizioni, alla diffusione della cultura del rispetto dell’ambiente e alla tutela della natura.

I tre obiettivi principali dell’associazione sono chiari: tutelare l’ambiente, comprese le coste e il mare, e il paesaggio rurale; diffondere la cultura della sostenibilità; valorizzare le pratiche agricole tradizionali (anche questa è una strategia anti-spreco, in quanto consente di salvare saperi e attività). Un impegno che trasforma gli oliveti di Capri in simbolo di memoria, bellezza e responsabilità verso il territorio e il mare che lo circonda. 

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L’Oro di Capri_Uliveti

I soci dell’Oro di Napoli sono riusciti anche a portare avanti interessanti progetti tecnico-scientifici: una collaborazione con il CNR di Perugia per l’individuazione degli impollinatori degli olivi, una ricerca con l’università di Agraria di Portici sulla caratterizzazione aromatica e per lo studio dei polifenoli dei campioni di olio e delle foglie di olivo dei soci dell’Oro di Capri. 

Infine, grazie al lavoro sul territorio dell’associazione, il comune di Anacapri, il comune di Anacapri è diventato membro dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio: un risultato importante per un’isola che ogni giorno rischia di vedere mortificata e compressa la sua storica identità. 

Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2025, nella sezione “Associazioni”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

Le iniziative in concorso per il Premio Non sprecare 2025:

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