Emma Mazzenga, 92 anni portati magnificamente, non è soltanto una donna da record, ma è anche la testimonial ideale di un obiettivo da perseguire a qualsiasi età: non sprecare la vita, e renderla sempre attraente, anche quando sono arrivate le ultime curve di un lunghissimo percorso.
E, a proposito di curve, Emma è la novantenne più veloce del mondo, e continua, con molta disciplina e senza esagerare, ad allenarsi ed a fare gare sui 100 e sui 200 metri. Un fenomeno, al punto che la donna è diventata una fonte di studi, da parte di scienziati dell’Università di Pavia e della Marquette University a Milwaukee negli Stati Uniti, all’interno di un programma di ricerca per studiare come cambiano i muscoli con l’età.
Di fronte all’energia straordinaria di Emma, gli scienziati sono arrivati a questa conclusione, documentata: la velocista ha un’ossigenazione dei muscoli di una ventenne, un sistema cardio-respiratorio di una cinquantenne e le fibre muscolari di una settantenne.
Ma come fa a conservare integre queste caratteristiche? E qui la risposta non arriva più dalla scienza, ma da uno stile di vita e da un approccio con l’esistenza che sono, nella loro semplicità, una vera lezione, su come non si spreca un giorno, un’ora, un minuto della propria vita.
Emma, che ha iniziato a correre a 53 anni, dopo una lunga carriera di insegnante liceale di Scienze, ha conservato della sua esperienza scolastica una parola fondamentale: il metodo, che aiuta, per esempio, a coltivare la costanza, anche quella di un’atleta oggi novantenne, e le proprie passioni.
La donna racconta, con estrema chiarezza e sintesi, il suo stile di vita. Non rimanere mai a casa un giorno intero, magari rintanata su un divano a guardare la televisione. Senza ossessioni e frenesie, Emma cerca di essere continuamente in movimento, e di fare ciò che le piace, come appunto allenarsi e correre. E dice: «Stare chiusi tra quattro mura porta tristezza, depressione e non aiuta né la mente né il corpo».
Nello stile di vita rientra anche un’alimentazione molto sana e senza eccessi. Colazione alle otto, dopo essersi svegliata alle sei, con un panino al prosciutto; pranzo con 40 grammi di pasta o riso, e poi, per secondo, verdura cotta con qualche assaggio di carne bianca o pesce; cena con verdura e formaggio. Ogni giorno mezzo bicchiere di vino rosso a pranzo e mezzo bicchiere a cena”.
Grazie a questi segreti, lapidari nella loro semplicità e autenticità, Emma Mazzenga nella sua carriera di velocista, iscritta alla Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL)-Veneto, ha collezionato 115 titoli italiani, 31 europei, 11 mondiali e quattro record mondiali. L’ultimo primato lo ha stabilito a gennaio 2024, quando ha coperto 200 metri in 51,47 secondi, battendo il suo stesso record.
Fonte immagine di copertina: Vogue
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