La tosse è molto frequente e comune. Possono bastare improvvisi sbalzi di temperatura, un’uscita all’area aperta improvvida, con il freddo, un banale raffreddore. Trattandosi di un meccanismo di difesa del nostro organismo, la tosse di fatto protegge le vie aeree e passa piuttosto rapidamente. Quando però la tosse diventa la conseguenza di uno stato infiammatorio, allora può diventare persistente. La tosse si inizia a definire persistente quando la sua durata è superiore alle tre settimane e arriva ad andare avanti fino all’ottava settimana. Se non scompare neanche dopo l’ottava settimana, si parla di tosse cronica (un tipico esempio è quello della tosse dei fumatori). Se invece la durata della tosse è all’interno delle tre settimane, allora si classifica come tosse acuta.
Indice degli argomenti
Cause
Tra le cause della tosse persistente, le più frequenti sono:
- Un’asma post-infettivo, come può accadere nel caso di Covid-19. Si tratta di una risposta all’infiammazione conseguente al danno provocato dal virus.
- Lo sviluppo di secrezioni dense, che dal naso arrivano nei bronchi e in trachea. A quel punto può aversi una sindrome rino-bronchiale con disturbi per i quali non è da escludersi un intervento dell’otorino.
- Infezioni virali che protraggono l’influenza e determinano una tosse persistente di ti tipo secco.
Patologie legate alla tosse persistente
La tosse persistente può essere anche collegata ad alcune patologie, più o meno gravi, come:
- Polmonite e pleurite. In questi casi la tosse persistente in una prima fase è di tipo secco, per poi evolvere verso la forma grassa con la formazione e l’espulsione di catarro
- Tabagismo. Il fumo trascina verso la tosse persistente che si manifesta, in questo caso, specie nelle prime ore del mattino. Troppe sigarette hanno determinato un’infiammazione cronica dell’albero bronchiale: da qui la tosse persistente.
- Reflusso gastroesofageo. I fluidi acidi contenuti nello stomaco risalgono verso l’esofago: da qui una tosse persistente che appare in particolare nelle ore notturne.
- Bronchiectasie. In questo caso le infezioni producono dei tappi di muco, che a loro volta determinano una eccessiva dilatazione delle vie aeree. Da qui una tosse persistente di tipo grasso.
- Tumori polmonari o delle vie aeree. La tosse persistente si cronicizza e aumenta questa condizione a mano a mano che il tumore si espande.
- Fibrosi cistica. Le vie respiratorie sono intasate da un muco denso e viscoso che a sua volta produce la tosse persistente.
- Tubercolosi. La produzione di catarro si accompagna a emissioni di sangue, con una tosse persistente sia diurna sia notturna
Tipi di tosse persistente
La tosse persistente ha due tipi di classificazioni: una sulla base delle caratteristiche con le quali si manifesta; l’altra legata invece agli orari nei quali appari. In quanto a caratteristiche, la tosse persistente può essere:
- Grassa, in quanto produce catarro che può essere espulso con colpi di tosse più forti.
- Secca, se la tosse è molto fastidiosa, non produce catarro e quindi non consente una pulizia attraverso l’espettorazione.
Sulla base degli orari nei quali si manifesta più frequentemente nel corso della giornata, la tosse persistente può essere:
- Diurna, perché si manifesta quasi solo durate il giorno.
- Notturna, quando invece colpisce nella notte e impedisce una buona qualità del sonno
Sintomi
La tosse persistente, che dura più di tre settimane, si associa a sintomi molto precisi, tra i quali i più importanti sono:
- Febbre e mal di gola.
- Raucedine e congestione nasale.
- Dolori muscolari e al torace.
- Ingrossamento dei linfonodi del collo.
- Disturbi durante il sonno.
- Perdita di peso.
- Caviglie e gambe gonfie.
- Tachicardia e cardiopalmo
Diagnosi
La diagnosi della tosse persistente si fa con una visita medica accurata, che consente di capire le condizioni dei polmoni e di approfondire le circostanze nelle quali appare la tosse persistente: con op senza catarro; di giorno o di notte; in qualsiasi posizione del corpo oppure quando si sta in piedi; la presenza di sangue nel catarro. Sarà poi il medico curante a valutare, se necessario, un completamento di indagini per arrivare a una diagnosi finale, attraverso esami del sangue, tac, elettrocardiogramma, gastroscopia, risonanza magnetica. E l’esame spirometrico con il quale è possibile avere indicazioni preziose sulle condizioni dei polmoni.
Cure
Una cura farmacologica per la tosse persistente è sempre personalizzata, e prescritta dal medico che avrà fatto prima una diagnosi e individuato le cause alla base della patologia. Per esempio: in caso di tosse persistente che deriva dall’asma, possono essere utili gli antistaminici. Se invece la causa è il reflusso gastroesofageo, allora serviranno gastroprotettori e amminoacidi. Per le infezioni, infine, sarà il medico a indicare il tipo di antibiotico più adatto per la terapia. Il catarro della tosse persistente, anche quando si prendono medicinali che hanno semplicemente un effetto sedativo, va comunque espulso.
Rimedi
Prima di passare ai medicinali, e d’accordo con il medico curante, provate alcuni rimedi naturali che possono aiutarvi con la tosse persistente.
- Infusi e tisane. Tra i più efficaci ci sono quelli a base di finocchio, oppure una semplicissima tisana con miele e limone . E anche la tisana di drosera viene considerata molto valida contro la tosse persistente.
- In generale il miele è sempre un ottimo sedativo per contrastare la tosse persistente. Potete aggiungerlo in qualsiasi bevanda calda, dal tè al latte.
- Oli essenziali tramite suffumigi: al timo, al mirto, al tea tree, al pino.
- Dormire con la testa leggermente sollevata.
Prevenzione
La prevenzione contro la tosse persistente è fatta di una serie di gesti semplici, che vanno dall’azzerare le sigarette, all’evitare di vivere in ambienti troppo umici o troppo secchi. O dove gli sbalzi delle temperature sono eccessivi.
- Non fumare.
- Evitare che l’aria in casa diventi troppo secca o troppo umida.
- Evitare sbalzi di temperatura troppo significativi.
- Agevolare l’espulsione di muco se la tosse, già nella prima fase e quando non è ancora persistente, è di tipo grasso.
- Consumare bevande e pietanze calde, nel caso di infiammazione delle prime vie respiratorie.
- Mantenere sempre il corpo idratato, bevendo circa due litri di acqua al giorno.
- Rafforzare le difese immunitarie, specie attraverso la vitamina D.
- Dormire con il capo leggermente sollevato per alleviare la pressione dell’infiammazione sulle vie aeree.
- Ai primi accenni di tosse, ma solo in questa fase iniziale, usate le caramelle balsamiche.
La tosse persistente è contagiosa?
La tosse è sicuramente uno dei principali vettori di diverse malattie respiratorie: influenza, febbre, raffreddore, e persino Covid-19. Un solo colpo di tosse è in grado di diffondere nell’aria qualcosa come due millilitri di fluidi carichi di patogeni. Le particelle più grandi sono destinate a finire a terra, ma le più piccole possono percorrere fino a cinque metri di strada ad altezza d’uomo. Ma quando la tosse persiste, mentre l’infezione alle vie respiratorie è stata superata, allora non è più contagiosa.
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