
Giro di vite dell’assessorato regionale siciliano per la Salute, a sostegno della sorveglianza e della tutela contro i rischi derivanti dalla esposizione all’amianto. Stamani, infatti, sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana le linee guida sulle misure di protezione della salute dei soggetti che lavorano a stretto contatto con l’amianto. Il documento stabilisce in maniera omogenea su tutto il territorio regionale una serie di azioni a carico delle Asp o delle aziende coinvolte in attività di manutenzione e rimozione dell’amianto o di materiali contenenti amianto, o di smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti. Quest’ultime, prima di intraprendere i lavori, e anche d’intesa con i proprietari dei locali, dovranno individuare l’eventuale presenza di materiali a potenziale contenuto d’amianto e adottare le misure preventive per garantire la sicurezza dei lavoratori. Per i lavori di demolizione o rimozione dell’amianto, almeno trenta giorni prima dell’inizio dei lavori, l’azienda dovrà trasmettere ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro delle Asp (Spresal) un "piano di lavoro" che illustra le misure di sicurezza da assumere a garanzia dei lavoratori e dell’ambiente esterno. Per ottenere la "certificazione di restituibilità di ambienti bonificati dall’amianto in matrice friabile", necessaria ad attestare che le aree interessate possono essere rioccupate, dovrà essere redatta apposita istanza da indirizzare agli Spresal. Le linee guida sottolineano anche l’importanza della sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti. Una delle novità delle linee guida è il "Registro regionale dei soggetti abilitati alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica dell’amianto", consultabile in qualunque momento via internet, costituito presso il Servizio "Tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro" del dipartimento Attività sanitarie dell’assessorato regionale della Salute. Fondamentale, infine, il ruolo strategico della formazione dei lavoratori adibiti ad attività di demolizione o rimozione di materiali contenenti amianto, i quali devono frequentare specifici corsi di formazione professionale. Nei mesi scorsi, l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo aveva costituito uno specifico gruppo di lavoro, guidato da Antonio Leonardi, chiamato a occuparsi dei temi connessi alla salute e sicurezza sul lavoro tra cui quelli derivanti dalla presenza di amianto nei luoghi di lavoro. TM News