Il Salice piangente, conosciuto anche come salicastro e vetrice bianco, è un albero a foglie caduche che cresce nei luoghi umidi, soprattutto lungo i corsi d’acqua e sulle rive dei laghi.
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SALICE
Pianta famosa per le narrazioni dei poeti romantici, in medicina, è nota per le proprietà curative che custodisce la sua corteccia. I primi utilizzi risalgono addirittura la II sec. a.C., quando Galeno la utilizzava per curare gli stati febbrili e i dolori. L’utilizzo del Salice è continuato ininterrotto nel tempo fino a quando, nel 1829, Pierre Joseph Leroux ha isolato dalla corteccia l’acido salicilico che, da li a poco, e diventato uno dei principi attivi più utilizzati in farmacologia.
TIPI DI SALICE
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CORTECCIA DEL SALICE
SALICE: PROPRIETA’
Il Salix alba, il nome botanico della pianta, è utile per alleviare i sintomi influenzali e ha proprietà analgesiche, antiinfiammatorie e antipiretiche. Mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, mal di schiena, dolori muscolari ma anche tagli ferite e ustioni sono i casi in cui la corteccia di salice può essere utilizzata per alleviare le sofferenze.
L’acido salicilico è un ottimo antifebbrile e antipiretico naturale. Queso principio attivo, che entra in azione solo dopo aver subito una degradazione enzimatica nel fegato, è in grado di far abbassare la temperatura corporea. In caso di febbre, il modo migliore per assumere gli estratti di corteccia è mediante un infuso caldo da bere due-tre volte al giorno, al massimo per tre giorni: un bel rimedio in stile Non sprecare!
FIORI DEL SALICE
La corteccia non è l’unica parte del Salice a possedere doti curative. I fiori sono dei noti antispasmodici e nell’antichità gli veniva riconosciuta anche una proprietà anafrodisiache, cioè di riduzione dello stimolo sessuale, tanto che nel Medioevo venivano utilizzati per calmare l’ipereccitabilità sessuale.
INFUSO CORTECCIA SALICE
Il salice bianco è facilmente reperibile in erboristeria e può essere acquistato in diverse forme. Gi estratti di corteccia sono venduti in capsule, compresse, polvere, o tintura. Molto diffusa è anche la somministrazione attraverso infuso: per prepararlo si deve versare un cucchiaino di corteccia in circa 200 ml di acqua fredda che va poi portata in ebollizione. Dopo qualche minuto di bollitura il preparato va lasciato in infusione per almeno dieci minuti e poi filtrato.
COME SI USA L’INFUSO DI SALICE
SALICE: CONTROINDICAZIONI
Nonostante sia in generale ben tollerato, l’utilizzo del Salice bianco è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre in caso di ipersensibilità l’estratto di corteccia può causare disturbi gastrointestinali come bruciore allo stomaco e dolori addominali.
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