Prugne: proprietà, benefici e controindicazioni

Perfette per l'estate e con un basso apporto di calorie. Ma al contempo ricche di vitamine, proteine e fibre. Ecco cosa devi sapere.

prugne o susine, benefici, proprietà e controindicazioni
Le prugne, o susine, sono un frutto prezioso per la nostra salute. Povero di calorie, ma ricco di vitamine, fibre e proteine, aiuta a regolarizzare l’attività dell’intestino, diventando così un rimedio naturale contro la stitichezza. Ma aumenta anche le difese immunitarie, protegge il colesterolo “buono” e tiene sotto controllo gli zuccheri.

PRUGNE

Le susine sono il frutto del Pruno Europeo, meglio noto come prugno, che appartiene alla famiglia delle rosaceae. É riconoscibile per la forma leggermente affusolata o per la varietà di forma sferica. Ad oggi i maggiori produttori al mondo sono gli Stati Uniti. Ma anche in Italia la produzione è attiva con frutteti presenti in prevalenza tra queste regioni:

  • Abruzzo
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Trentino Alto Adige
  • Piemonte
  • Marche
  • Lazio

Offrendo così un’ampia disponibilità nel Paese. Ma andiamo a vedere quali sono le loro caratteristiche salienti.

prugne, susine, benefici e controindicazioni

LEGGI ANCHE: Frutta secca: i benefici per la salute. Un toccasana per il cuore e per le ossa

PRUGNE VALORI NUTRIZIONALI

Le susine sono un tipo di frutta basso in calorie. Ideale per chi pratica molta attività sportiva, ma anche per migliorare il buon funzionamento intestinale. Al suo interno troviamo:

  • acqua
  • proteine
  • fibre
  • zuccheri

Con lipidi in percentuale minima.

Ma non bisogna dimenticare che le prugne sono ricche di vitamine C, A, K e contengono:

  • potassio,
  • calcio,
  • fosforo,
  • ferro,
  • rame,
  • riboflamina,
  • magnesio,

Un cocktail di salute in grado di apportare i giusti nutrienti e regolarizzare le funzioni intestinali.

PRUGNE BENEFICI

Gli effetti diuretici e lassativi sono noti a chiunque. Questa frutta infatti possiede proprietà in grado di stimolare l’attività intestinale. Ma non solo. Le susine possiedono filonutrienti capaci di proteggere l’organismo con antiossidanti naturali.
Con le sue caratteristiche aiuta a tenere lo zucchero nel sangue nella norma. E in una dieta, sempre previa consultazione medica, può favorire il mantenimento del peso forma.

A COSA FANNO BENE LE PRUGNE?

Ecco quindi che le prugne, oltre a contribuire nell’ausilio contro la stitichezza, consentono anche di tenere la glicemia bassa, mantenere i livelli del colesterolo nella norma, ma anche di invigorire il sistema immunitario. Quest’ultimo in particolare attraverso l’assunzione di vitamina C e proprietà antiossidanti come i polifenoli.
Inoltre, secondo degli studi condotti di recente, le prugne secche della California riescono a rinforzare le ossa. E quindi possono prevenire il rischio di osteoporosi in particolare in età più matura.

PRUGNE CONTRO LA STITICHEZZA

É Il frutto per eccellenza per migliorare le funzioni dell’intestino e ha effetti da non sottovalutare. In particolare, per la stitichezza è consigliata l’assunzione di prugne secche, ma non oltre i 30-40 grammi. Ricordiamo infatti che sono alimenti calorici. Una volta disidratate, i suoi valori nutrizionali si conservano meglio. Ciò non solo facilita l’assimilazione intestinale, ma la favorisce in quanto ottimo lassativo naturale.

Per ottenere tali benefici, tuttavia, non bisogna esagerare. La quantità di prugne quotidiane consigliate sono circa di cinque unità. Da consumare durante tutto l’arco della giornata: dalla colazione, momento ideale per assumere la quantità più importante, anche perchè in grado di stimolare maggiormente l’effetto lassativo, per poi ripartire le restanti durante gli spuntini o il pranzo.

prugne, susine, valori nutrizionali e proprietà benefiche

LEGGI ANCHE: Crostata al limone: la ricetta senza burro, con lo yogurt e le mandorle

CHE DIFFERENZA C’É TRA LA PRUGNA E LA SUSINA?

In pratica nulla. Anche se nel gergo comune sono spesso differenziate per il modo in cui sono presentate. Susina è associato al frutto fresco, raccolto e mangiato così, senza bisogno di alcun processo successivo. Mentre il termine prugna è in genere adoperato in riferimento al frutto disidratato o essiccato, ossia la prugna secca.

PRUGNE FRESCHE E PRUGNE SECCHE

La scelta dipende dai gusti e dagli eventuali risvolti che si vogliono avere. Ma in entrambi i casi, che sia l’una o l’altra, questi frutti permettono di introdurre nell’organismo nutritivi fondamentali. Le prugne secche sono più consigliate a sportivi, da mangiare a colazione o come spuntini e non più di 3 unità al giorno.
Quelle fresche invece sono meno caloriche, la loro concentrazione di valori nutrizionali è inferiore, ma possono essere mangiate in maggiore quantità.

QUANTE PRUGNE FRESCHE AL GIORNO SI POSSONO MANGIARE?

Come per ogni alimento, bisogna prestare attenzione a quanto il corpo possa ingerirne. Nessuna esclusione per le susine. Infatti, è meglio se non si oltrepassino le cinque susine al giorno. Seppure fresche abbiano un apporto calorico di lunga inferiore a quelle secche, contengono pur sempre zuccheri. Pertanto, possono estremizzare gli effetti positivi trasformandoli nell’opposto contrario.
marmellata di susine, prugne

COME USARE LE PRUGNE IN CUCINA

Dal riso alla torta, passando per una serie di secondi piatti: le prugne possono essere utilizzate in tanti modi in cucina. Ecco alcune delle nostre ricette più lette.

PRUGNE CONTROINDICAZIONI

Le susine hanno una vasta gamma di proprietà benefiche, ma non è immune da effetti negativi. Infatti, queste possono favorire la formazione di calcoli ai reni. Ciò accade per via del sorbitolo, un atomo che può mettere a serio rischio sia i diabetici sia coloro che soffrono di insufficienza renale.
In particolare, questo costituente che nelle giuste misuri favorisce la regolarizzazione intestinale, in quantità esagerate può portare alla nascita di problemi gastrointestinali, anche abbastanza spiacevoli.
Torna in alto