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PRE-DIABETE
Il diabete è una malattia molto subdola, che non arriva all’improvvisa, ma viene anticipata da sintomi e segnali che caratterizzano il pre-diabete. E purtroppo, nel 60 per cento dei casi si passa dal pre-diabete (ne soffrono quattro milioni di italiani) al diabete di tipo 2 con tutte le conseguenze. Eppure, una volta arrivati i segnali, si potrebbe fare della buona prevenzione ed evitare una deriva che non è mai da considerare scontata.
SINTOMI
I primi sintomi del pre-diabete, veri e propri campanelli d’allarme, sono un mal di testa ricorrente, la stanchezza cronica, una perdita di peso senza giustificazioni, la necessità di urinare nelle ore notturne, una visione offuscata e la continua voglia di bere.
DIAGNOSI
Si parla di pre-diabete quando la glicemia a digiuno è tra 100 e 125 mg/dl o anche se l’emoglobina glicata, indicativa dell’andamento della glicemia negli ultimi tre mesi, è compresa tra il 5,7 e il 6,4 per cento. Ricordiamo che i livelli di glucosio nel sangue vanno misurati a otto ore di distanza dall’ultimo pasto. Un altro elemento molto utile per la diagnosi è il calcolo della glicemia a distanza di due ore da una curva da carico di glucosio: deve essere compreso tra i 140 ed i 199 mg/dl. Questa diagnosi si fa bevendo una soluzione di zucchero concentrato.
PERSONE A RISCHIO PRE-DIABETE
Le persone più a rischio pre-diabete sono:
- Gli ipertesi
- Chi ha una vita sedentaria
- Chi ha il colesterolo totale o LDL alto
- Chi ha il colesterolo HDL, quello definito “buono” troppo basso e con trigliceridi alti
- Chi è obeso o in sovrappeso
- Le donne che hanno avuto il diabete in gravidanza o hanno partorito un bambino con un peso superiore ai quattro chilogrammi
- Chi soffre di malattie cardiovascolari
- Chi ha familiari di primo grado ai quali è stato diagnosticato il diabete
RISCHI DI MALATTIE CON IL PRE-DIABETE
Il pre-diabete non comporta soltanto il pericolo di una sua evoluzione in diabete di tipo 2. Ci sono anche i rischi di atre patologie, a cominciare dalle malattie cardiovascolari, in quanto le pareti sono più esposte ai danneggiamenti conseguenti alle oscillazioni della glicemia e alle alterazioni del metabolismo. Purtroppo, anche i rischi di sviluppare un tumore aumentano con il pre-diabete.
RIMEDI
- Ridurre il consumo di frutta e latticini
- Perdere peso, specie nel girovita, ed eliminare grasso
- Aumentare attività fisica con almeno 30-40 minuti al giorno di camminata o di sport aerobici
- Non assumere dolci e mangiare carne rossa più di una volta alla settimana
- Abolire bibite zuccherate e affettati
- Mangiare mota frutta e verdura, pesce e olio di oliva extravergine
- Bere molta acqua
PREVENZIONE
Nella prevenzione del pre-diabete contano gli stessi stili di vita da seguire per evitare il diabete. A partire dalla scelta di un’alimentazione sana, equilibrata e povera di grassi, come la famosa dieta mediterranea. L’obiettivo in chiave preventiva non è solo quello di perdere peso ed eliminare grassi, ma innanzitutto di non dare stimoli particolari per la produzione di insulina. Ancora: è molto utile evitare di dolcificare con lo zucchero raffinato il tè, il caffè e le bevande. Meglio gustarle con il loro sapore naturale.
QUANDO INIZIARE IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA
Chi è in sovrappeso, iperteso, oppure ha uno stile di vita sedentario e\o familiari colpiti dal diabete, è bene che inizi a controllare la glicemia non oltre i 40-45 anni. Stessa cosa per chi ha avuto malattie cardiovascolari oppure sta seguendo una terapia farmacologica per tenere la pressione sotto controllo.
COSA SAPERE SULLO ZUCCHERO: