
Gli orti urbani rappresentano una formula sempre più diffusa di collaborazione tra la pubblica amministrazione, le associazioni di cittadini e, in alcuni casi, anche singole imprese. Sotto il segno della sostenibilità e del miglioramento degli spazi cittadini.
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A COSA SERVONO GLI ORTI URBANI
Gli orti urbani sono appezzamenti di terreno, di dimensioni variabili e di proprietà, in genere, dell’amministrazione comunale, che vengono affidati in gestione a gruppi di cittadini oppure ad associazioni. Per coltivare frutta, ortaggi e fiori.
I vantaggi sono principalmente due. Il primo è che un pezzo di suolo urbano viene sottratto all’abbandono, o alla speculazione edilizia, e viene utilizzato soltanto come bene comune, a vantaggio di tutta la comunità e per aumentare la superficie di verde dell’area urbana.
Il secondo vantaggio è che un orto urbano, migliorando il microclima, è un’oasi di biodiversità, in grado di ridurre le emissioni di gas nocivi e aumentare l’ossigenazione pulita della zona.
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COME FUNZIONA UN ORTO URBANO
Il comune mette a disposizione uno spazio verde che varia a seconda dell’appezzamento e anche in base a chi viene affidato. La concessione è limitata nel tempo e chiunque, professionisti, associazioni o singoli cittadini, possono fare richiesta.
Nella maggior parte dei casi, coloro che ottengono la concessione utilizzano il terreno per coltivare frutta, ortaggi e specie floreali. I prodotti sono utili per soddisfare il fabbisogno dei concessionari, che potranno usufruire di un’area adibita in una città dove in genere è raro avere un podere.
Sono diverse le regioni che hanno aderito all’iniziativa e ad oggi gli orti urbani sono in forte crescita. Per accedervi bisognerà partecipare a bandi comunali per l’assegnazione degli appezzamenti che sono pubblicati periodicamente nei siti ufficiali del comune di origine.
COSA SI COLTIVA NEGLI ORTI URBANI?
Le aree verdi predisposte alla coltivazione ospitano colture di ogni genere, ma che possono sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Con questa soluzione si aiuta l’ambiente e si migliora anche la qualità del cibo a tavola. Ad esempio in un orto urbano è possibile trovare frutta biologica, verdure e ortaggi bio, ma anche legumi e colture di altro genere.
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VALORE SOCIALE DEGLI ORTI URBANI
Negli anni, l’idea di riqualificare zone della città abbandonate o in disuso, ma anche la speranza di creare nuovi spazi verdi produttivi, ha condotto alla nascita degli orti urbani. Questi non sono semplici appezzamenti di terra, ma un modo per rivalutare e ambientalizzare città e comuni di qualsiasi grandezza.
Il progetto è in costante evoluzione e sta portando ad una crescita sempre maggiore di orti e spazi condivisi. Ciò non solo permette alle periferie delle città di riacquistare i propri spazi, ma anche di condividere e coltivare prodotti agricoli biologici e a chilometro zero.
FRUTTETI SOLIDALI DI P&G E AZZEROCO2
P&G insieme ad AzzeroCO2 hanno gettato le basi per un progetto assai ambizioso. Realizzare un frutteto solidale in ogni singola regione italiana. Ben 20 appezzamenti di terra saranno riconvertiti per la coltivazione per essere utilizzati in maniera tale da valorizzare il territorio all’inclusione sociale e lavorativa.
Ad occuparsi degli orti urbani saranno cooperative sociali che permetteranno a persone con trascorsi difficili di avere un loro spazio e riacquistare una propria indipendenza. A questo bisogna aggiungere che i nuovi frutteti aiuteranno ad assorbire circa 45 tonnellate di CO2. Un modello esemplare da perseguire per tutelare l’ambiente e anche il futuro del nostro pianeta.
COSA COLTIVARE NELL’ORTO IN GIARDINO O SUL BALCONE: