Le scuole pericolanti in Italia. Sono tante, e bisogna intervenire…

  Il pericolo sembra correre tra i banchi. Il rapporto 2011 «Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici», basato su un’indagine condotta in 88 scuole appartenenti a 13 province di 12 regioni parla chiaro: il 28% degli edifici scolastici è risultato del tutto fuorilegge, perché privo dei requisiti di base previsti dalla legge sulla sicurezza. …

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Il pericolo sembra correre tra i banchi. Il rapporto 2011 «Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici», basato su un’indagine condotta in 88 scuole appartenenti a 13 province di 12 regioni parla chiaro: il 28% degli edifici scolastici è risultato del tutto fuorilegge, perché privo dei requisiti di base previsti dalla legge sulla sicurezza. Lunedì 19 settembre il Consiglio nazionale dei geologi ha inascprito l’allarme perché il 57% delle scuole non possiede il certificato di idoneità statica, cioé quel documento che certifica la ‘buona salute’ di pilastri e travi. Nella giornata di martedì 20 settembre Cittadinanzattiva ha fatto parlare le immagini fotografando una scuola spesso bersaglio di atti vandalici, fatta di aule degradate e sovraffollate, bagni sempre più sporchi, palestre poco sicure.
SEGNI DI FATISCENZA. I distacchi di intonaco (rilevati nel 18% delle classi), la presenza di altri segni di fatiscenza (30%), le finestre rotte (23%), l’assenza di tapparelle o persiane (56%), i pavimenti sconnessi (21%), banchi e sedie rotte (rispettivamente nel 13% e nel 18% dei casi), la presenza di barriere architettoniche (9%): questi sono stati rilevati tra i principali elementi di pericolo nelle aule.
STUDENTI STIPATI COME SARDINE. Dal Rapporto è emerso che le classi con più di 30 alunni sono 21 su un totale di 1234, ossia l’1,7%, percentuale che si traduce in oltre 66 mila studenti stipati in aula come sardine, con effetti deleteri anche sulla sicurezza, considerando che l’88% delle aule non ha porte antipanico e le scale di sicurezza risultano assenti, in tutto o in parte, nel 22% delle scuole.
POCHE CERTIFICAZIONI E SCARSA MANUTENZIONE. Meno di una scuola su due fra quelle monitorate possiede il certificato di agibilità statica (41%), solo nel 40% dei casi c’é la certificazione igienico-sanitaria e quella di prevenzione incendi è posseduta soltanto da poco più di una scuola su quattro (28%). Calabria e Lazio sono risultati i due fanalini di coda nel possesso delle certificazioni. L’indagine ha sottolineato, inoltre, il deficit di manutenzione (34% delle scuole) e la necessità di interventi manutentivi ordinari (89% dei casi) e di manutenzione straordinaria (31%). Questa situazione è determinata anche dall’età avanzata degli edifici scolastici: il 70% del campione risale a prima del 1974. La percentuale nazionale supera il 50%.
BAGNI TRASCURATI E PALESTRE INUTILIZZABILI. La riduzione del 25% delle spese per il personale addetto alle pulizie e il taglio dei bilanci ha come conseguenza che i bagni scolastici si sono piazzati al vertice della hit degli ambienti più sporchi: nel 32% manca la carta igienica, nel 42% è assente il sapone, il 63% è sprovvisto di asciugamani. Anche le palestre, dove ci sono (il 35% degli istituti monitorati non ce l’ha) rivelano condizioni di invivibilità: segni di fatiscenza (22%), mancanza della cassetta di pronto soccorso (22%), distacchi di intonaco (17%), attrezzature danneggiate o altre fonti di pericolo (16%).
TROPPI ATTI VANDALICI. Il 10% delle scuole é stato interessato da episodi di criminalità nei pressi dell’edificio, il 5% addirittura al proprio interno; l’8% da fenomeni di bullismo e il 39% da atti vandalici (58% da parte di soggetti ‘esterni’). Un fenomeno, quest’ultimo, senz’altro facilitato dal fatto che il 60% degli istituti monitorati dimentica di serrare il cancello di ingresso.

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