Mangiare a mensa, nel tempio degli sprechi di cibo. Come evitarli, 10 consigli semplici e essenziali

A tavola ci vuole tempo: mai mangiare con troppa fretta, anche durante le pause di lavoro. Il pranzo è un rito. Gustate i cibi, masticate lentamente, ed evitate i dolci. Bere? Fa molto bene, ma è preferibile lontano dai pasti.

come mangiare in mensa

COME MANGIARE IN MENSA –

Tra le maggiori fonti di spreco del cibo ci sono le mense. Tutte: scolastiche, aziendali, negli uffici pubblici e privati. Negli ospedali come nelle cliniche. Il motivo principale di questo spreco collettivo e individuale è legato al fatto che mangiamo male, specie nelle mense: con fretta, riempiendo i piatti anche quando non serve, non gustando il piacere di un rito. E spesso perfino soli, troppo soli. Ma come si mangia a mensa senza sprechi? Come non si rinuncia al piacere di questo rito?

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COME SI MANGIA IN MENSA –

Ecco 10 consigli, semplici ed essenziali, per riuscirci in tempi brevissimi:

  • A TAVOLA CI VUOLE TEMPO. D’accordo: la mensa significa una pausa durante l’orario di lavoro. E quindi non è come mangiare a casa nel fine settimana o durante le feste, oppure la sera con gli amici. Ma non per questo dobbiamo ridurre il pranzo a mensa a una sorta di corsa del cibo. Traducendo in termini di tempo, almeno venti minuti.
  • PRANZARE È UN RITO, SEMPRE. Il pranzo deve restare un rito da celebrare. Anche a mensa. Bisogna cercare una posizione comoda, sedersi quando possibile e cercare di mangiare ogni piatto con ordine. Allontaniamo smartphone, tablet e ogni distrazione e prendiamo del tempo per noi o per parlare con chi ci sta a fianco, se abbiamo la fortuna di essere in compagnia.
  • POSARE LE POSATE TRA UNA PORTATA E L’ALTRA. Per godere meglio la ritualità del pranzo, un trucco è posare le posate tra una portata e l’altra, facendo così una pausa di pochi minuti. Mangiare non deve essere “un’intrusione” alla nostra giornata, un compito da svolgere mentre pensiamo ad altro, ma un momento da assaporare fino in fondo.
  • POCO È MEGLIO. Il segreto è non farsi prendere dalla foga e non riempirsi troppo il piatto. Altrimenti, quasi di sicuro alla fine non mangeremo tutto e resteranno nel piatto gli avanzi da buttare. Il piatto dovrebbe essere riempito massimo fino all’80 per cento della sua capienza.
  • PREFERIRE IL MENO. All’arrivo in mensa, il buffet ci affascina con le pietanze esposte e il nostro occhio inevitabilmente cade sui piatti più elaborati, guarniti e soprattutto conditi. Attenzione però: più condimento significa più grassi e un maggiore senso di sazietà e pesantezza che potrebbe farci perdere lucidità nel resto della giornata. Forse l’idea vincente potrebbe rivelarsi la scelta di piatti meno conditi e, all’apparenza, meno appetitosi.
  • EVITARE IL DOLCE. In pausa pranzo la grande fame ci spingerebbe a mettere nel piatto tutto quello che ci capita davanti e che ci piace. Dolce incluso. Ma siamo davvero sicuri che lo mangeremo? Se non è così, meglio non prenderlo. Potrebbe finire in pattumiera invece che nel nostro stomaco.
  • GUSTARE E NON DIVORARE. Anche se il tempo a disposizione per mangiare è contato, i cibi vanno gustati, assaporati nelle loro sfaccettature di gusto e non divorati. Se mangiamo velocemente e con voracità il senso di sazietà sarà raggiunto prima e finiremmo con il lasciare nel piatto una parte di quello che pensavamo di mangiare.
  • RENDERE LIQUIDI I SOLIDI. Si dice che la prima digestione avviene in bocca. Questo è uno dei motivi per cui masticare molto prima di ingoiare è indispensabile. Non è però l’unico. Masticare bene aiuta anche ad assaporare meglio i cibi che mangiamo e a ridurre il senso di appetito: mangeremo meno e gusteremo di più.
  • BERE SÌ, MA LONTANO DAI PASTI. Sappiamo tutti che bere tanto fa bene. Non però durante i pasti. Bere molto mentre si mangia potrebbe favorire un senso di gonfiore, l’accumulo dei grassi e comportare problemi digestivi, soprattutto se l’acqua è fredda.
  • ALZARSI CON UN MINIMO DI FAME. Il digiuno non è amico della salute, ma non lo sono neanche le grandi abbuffate. Meglio quindi alzarsi da tavola con ancora un pizzico di appetito. Come regolarsi? Non dovremmo mangiare più di quello che riescono a contenere le nostre mani, che corrisponde a circa 1400 -1600 calorie.

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