
L’asbestosi è quella malattia polmonare che compare anche dopo venti e più anni dal contatto con sostanze a base di amianto. Ritenuto per anni un materiale solido ed economico venne addirittura impiegato per la costruzione dei “cassoni” condominiali, contenitori dell’acqua che in caso di interruzione della fornitura idrica comunale, sopperivano alle esigenze dei condomini. Fortunatamente oggetto di dismissione, ci auguriamo al 100%, questi contenitori sono stati sostituiti nel tempo da recipienti in resina, cemento e pvc.
I manufatti più pericolosi – tuttora largamente presenti sul territorio – utilizzati fino alla fine degli anni ’80 in edilizia, sono quelle coperture ondulate dei tetti che il vento e le intemperie sfogliano lentamente e progressivamente, rilasciando nell’aria filamenti sottilissimi. Respirarli così non è più un caso raro, soprattutto se questo materiale è presente nel quartiere o nelle zone che frequentiamo o che abitiamo. E soprattutto se in cattive condizioni, rotto e deperito. Dagli inizi degli anni 80 fortunatamente queste coperture ondulate sono state progressivamente affiancate da un prodotto molto simile alla vista ma senza asbesto. Questa tipologia di prodotto riporta però l’inequivocabile timbro “Asbestos free” che garantisce la totale assenza di amianto.
Ma la mancanza d’iniziativa pubblica e la non consapevolezza di alcuni cittadini – nonostante una legge che fissava al 1992 l’andata in pensione irreversibile per l’amianto – ha fatto sì che ancora oggi la situazione dell’amianto sia piuttosto “grigia”. Ecco quindi che ancora una volta ecoseven.net chiede a voi lettori di divenire parte attiva nell’individuare e segnalare a noi ed alle Autorità competenti, i casi sotto i vostri occhi. Per fare una segnalazione o un esposto relativamente ad un manufatto che si ritenga contenere amianto si può verificare innanzitutto se si è realmente in presenza di un caso critico. Utilissime indicazioni possono essere reperite all’indirizzo web www.amianto.web87.it
Nel caso si può quindi procedere segnalando:
Indirizzo in cui si trova esattamente il manufatto
Il tipo e la dimensione del manufatto
Le indicazioni sulla proprietà, qualora nota
Uso della struttura, o del fabbricato, o della costruzione in cui si trova il manufatto
Eventuali fotografie
E’ bene sapere che l’amministrazione comunale, una volta esaminata la segnalazione, richiederà o meno l’intervento della ASL o dell’Agenzia regionale Protezione Ambientale.