COME AFFRONTARE IL BULLISMO –
Nella giornata in cui si celebra, in tutto il mondo, il Safer Internet Day, ovvero la memoria sui rischi della Rete, proviamo a riflettere. Partendo da un dato di fatto: il web è l’universo di riferimento dei giovani. Non più la scuola, la famiglia, la tv. Adesso c’è la Rete, dove in Italia ogni adolescente passa, in media, almeno quattro ore al giorno.
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COME FERMARE IL BULLISMO –
Inutile stare a discutere sulle opportunità e sui rischi di questa incredibile sovraesposizione. Conosciamo entrambi. Ma forse siamo meno consapevoli del fatto che ogni 36 ore sul web c’è una vittima di molestie e di adescamenti. Oppure che ormai il primo canale di spaccio di droga è Internet: i siti dove comprare pillole di ecstasy, nel mondo, sono ormai 4,2 milioni, Tutti garantiscono prezzi stracciati e costi bassi.
COSA POSSONO FARE I GENITORI CONTRO IL BULLISMO –
In questa navigazione a 360 gradi, ecco un primo antidoto da mettere in campo, lasciamo i ragazzi troppo soli. Li abbandoniamo. E mostriamo una sorta di arrendevole vulnerabilità , come se tutto fosse normale. Il 62 per cento degli adolescenti naviga senza la collaborazione di un adulto, e sappiamo che la Rete è un luogo prediletto per il bullismo, per insultarsi a vicenda, o anche per strane complicità (come appunto lo spaccio di droga).
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COME AFFRONTARE IL BULLISMO A SCUOLA –
Di questa solitudine, di questo accerchiamento, bisognerebbe parlare molto di più. In famiglia, nelle scuole, nelle omelie domenicali (per chi frequenta la Messa). E bisognerebbe capirne i motivi in profondità , perché, è inutile negarlo, molti genitori considerano la Rete, come hanno fatto con la Tv, la nuova baby sitter in casa.
COSA FARE CONTRO IL BULLISMO –
Infine, noi grandi abbiamo il dovere di restituire un senso alle parole. Una dignità al linguaggio. Se siamo i primi a fare i bulli con le parole, con gli insulti, con le aggressioni verbali, se siamo i maestri di questa denigrazione nei programmi televisivi, come possiamo lamentarci dei dati drammatici sul bullismo giovanile? Riscopriamo parole semplici, ma forti: grazie, per piacere, scusa. E riscopriamo valori come l’amicizia e il rispetto.