
In Italia il dibattito sulle coppie gay è sempre più acceso. Proprio in questi giorni i manifesti di Ikea con l’immagine di due uomini mano nella mano e lo slogan «Siamo aperti a tutte le famiglie» hanno riportato l’attenzione sulle unioni omosessuali. In discussione sono il diritto a sposarsi e quello ad avere figli. Ma la realtà corre più veloce dei dibattiti: nel nostro Paese si calcola che siano centomila i minori con almeno un genitore gay, nati da matrimoni eterosessuali sfociati in un divorzio o vissuti sin dall’inizio con due madri o due padri. I dati si riferiscono alla ricerca ModiDi, condotta nel 2005 da Arcigay con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo la quale il 17,7 per cento degli uomini e il 20,5 per cento delle donne omosessuali con più di 40 anni ha dei figli. Se si considerano tutte le fasce d’età sono genitori un omosessuale su 20.
Sono questi centomila bambini (oggi sicuramente di più, a sei anni dallo studio) che hanno spinto le milanesi Maria Silvia Fiengo e Francesca Pardi a fondare «Lo Stampatello», prima casa editrice per bambini di famiglie omogenitoriali, che il 15 maggio sarà presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino.
IL BISOGNO DI CHIAREZZA – «Tutto nasce dall’esigenza di colmare un vuoto nella letteratura per l’infanzia: non esistono pubblicazioni in cui il legame tra due mamme o due papà sia raffigurato in maniera esplicita», spiega la Fiengo. «Invece è fondamentale che i bambini possano specchiarsi nel mondo attraverso i libri. Tutti i bambini, non solo i figli di coppie etero». Il motto della nuova realtà editoriale è «parlami in stampatello». Ovvero con un linguaggio semplice, chiaro e diretto. Due finora le pubblicazioni, illustrate dallo studio «BUM ill&art»: Piccola storia di una famiglia narra di due donne innamorate che per realizzare il sogno di avere dei figli si affidano a una clinica olandese dove «dei signori gentili donano i loro semini per chi non ne ha».
Più ricche di un re, invece, è una filastrocca su Emma, una bimba che non sa come raccontarsi agli amici. Risposta: «Di’ che hai due mamme, e che insieme noi tre, siam più felici e ricche di un re!».
TACERE NON E’ PROTEGGERE – «Spesso i bambini sono tenuti in un mondo a parte», osserva la Pardi. «Evitando di toccare argomenti complessi i genitori pensano di proteggerli, al contrario fanno danni, non offrono loro gli strumenti per affrontare la realtà. Realtà che viene comunque percepita e sulla quale i piccoli si sentono porre domande all’asilo o a scuola». L’intento delle edizioni Stampatello, dunque, è di «contrastare un conformismo diffuso che è solo negli occhi degli adulti, per il bambino avere due mamme o due papà è normale, nella sua testa non esiste un modello standard di famiglia. E non c’è morbosità: per questo teniamo a precisare che i nostri libri parlano di omoaffettività, non di omosessualità».
INCONTRI PER LA SCUOLA – La casa editrice è un ulteriore passo avanti nel percorso iniziato dalle due «editrici» nel 2005 con la creazione dell’associazione Famiglie Arcobaleno, che oggi conta circa 600 soci. Un percorso in cui si inserisce anche la pubblicazione, nel 2010, di una altro volume, «Il libro di Tommy. Manuale educativo e didattico su scuole e omogenitorialità», alla base di una serie di incontri formativi per insegnanti ed educatori.
Uno di questi si è tenuto a Milano nell’asilo di via Pini. Racconta Giuliana Beppato, autrice del volume con Maria Tina Scarano: «Si cerca di aiutare i maestri a confrontarsi senza tabù con i figli di coppie gay. I pregiudizi sono ancora tanti, c’è chi ha obiettato che è sbagliato dire a un bambino che ha due madri perché la mamma è solo una, quella che lo ha messo al mondo. Ma allora come mai con i figli adottati non si hanno problemi? È importante non dare per scontato che esistano solo genitori biologici e che le famiglie siano tutte uguali».
Partendo da questa premessa, Lo Stampatello si rivolgerà in futuro anche ad altri tipi di famiglie: allargata, monogenitoriale, adottiva… E per una delle prossime uscite, Piccolo uovo, potrà contare sulla matita del celebre disegnatore Altan, l’inventore di uno dei personaggi più amati dai bambini, la Pimpa.