Dall’Austria alla Norvegia, dalla Grecia al Giappone, dall’Inghilterra alle Filippine: le classifiche internazionali sui borghi più belli del mondo si accavallano, per l’enorme interesse, non solo turistico, suscitato da queste località.
Noi ve ne proponiamo 10, in diversi paesi, che abbiamo selezionato attraverso le classifiche di Forbes, National Geographic e alcuni siti specializzati nei viaggi non usuali.
Indice degli argomenti
Bibury, Inghilterra
Bibury, nel cuore dei Cotswolds, rappresenta la quintessenza del villaggio rurale inglese: cottage in pietra color miele, giardini curati, il fiume Coln che scorre lento e la celebre Arlington Row, una fila di case del XIV secolo utilizzata in passato dai tessitori di lana. William Morris lo definì “il villaggio più bello d’Inghilterra” e ancora oggi il borgo conserva un’atmosfera sospesa, soprattutto nelle stagioni meno turistiche. Rack Isle, un’area umida protetta, offre habitat a uccelli rari e piante acquatiche, ed è un luogo ideale per passeggiate naturalistiche. L’esperienza sorprendente è la Bibury Trout Farm, fondata nel 1902, che non è solo un allevamento ma anche un piccolo museo a cielo aperto della tradizione ittica. Da non perdere la chiesa di St Mary, con elementi anglosassoni e tombe medievali, e il piccolo cimitero storico che custodisce lapidi secolari immerse nel verde. In estate, mercatini e fiere animano la piazza con artigianato e prodotti tipici. Si arriva dall’Italia volando su Londra Heathrow o Bristol, poi in treno fino a Kemble o Swindon e infine con autobus o taxi.
Hallstatt, Austria
Hallstatt, affacciato sul lago Hallstätter See, è una perla alpina e uno dei villaggi più antichi abitati senza interruzione. Le sue miniere di sale, attive da oltre 7.000 anni, hanno dato nome alla civiltà “hallstattiana” e lo hanno reso un punto di riferimento della preistoria europea. Le case in legno, con balconi fioriti, si specchiano nelle acque calme del lago, creando un’immagine da cartolina. Oltre alle miniere sotterranee, da visitare con guide esperte, sono imperdibili il museo archeologico con reperti unici e la cappella di San Michele con le ossa dipinte, un ossario che conserva una tradizione funebre rara in Europa. Il celebre Skywalk regala viste spettacolari sulla valle e sul lago, mentre nei dintorni sentieri boschivi conducono al Waldbachstrub Waterfall, una cascata poco frequentata che aggiunge fascino naturale al soggiorno. Una passeggiata sul lungolago nelle prime ore del giorno, quando il borgo si svuota, è il modo migliore per coglierne l’anima. Si raggiunge con volo su Salisburgo, treno fino ad Attnang-Puchheim, coincidenza per Hallstatt Bahnhof e traghetto.
Reine, Norvegia
Reine, villaggio delle isole Lofoten, è considerato uno dei luoghi più fotogenici del Nord Europa: le case rosse dei pescatori (rorbuer), costruite su palafitte, si allineano lungo il fiordo con le montagne che si specchiano nell’acqua. Qui la pesca al merluzzo è ancora parte fondamentale della vita quotidiana e gli stoccaggi tradizionali si vedono lungo le banchine. L’escursione al Reinebringen offre un panorama indimenticabile, ma altrettanto suggestivo è un tour in barca al tramonto tra i fiordi, quando la luce artica tinge di rosso le cime. Dormire in un rorbu tradizionale consente di respirare la vita dei pescatori di un tempo. Nei dintorni si possono esplorare anche le isolette di Sakrisøy e Hamnøy, con i loro rorbuer colorati, e il Museo dello Stoccafisso nel villaggio di Å, che racconta l’antica economia delle Lofoten. In inverno Reine è perfetto per osservare l’aurora boreale, mentre in estate regala il fenomeno del sole di mezzanotte. Si raggiunge dall’Italia volando a Oslo, poi a Leknes o Svolvær, per proseguire lungo la panoramica E10.
Oia, Grecia
Oia, borgo iconico di Santorini, domina la caldera con le sue case bianche e le cupole blu che si affacciano sull’Egeo. Il villaggio, costruito in gran parte con pietra vulcanica, fu a lungo abitato da marinai e mercanti, come testimoniano le dimore neoclassiche lungo la scogliera. Oggi Oia è celebre per i tramonti spettacolari osservati dalla rocca veneziana, ma la sua anima si svela al mattino presto, quando i vicoli sono vuoti e silenziosi. Passeggiare tra le stradine, visitare le piccole chiese ortodosse e scendere al porticciolo di Ammoudi per gustare pesce fresco a pochi metri dal mare sono esperienze imperdibili. Tra le mete più insolite ci sono il Museo Marittimo, che custodisce mappe e strumenti nautici, e la spiaggia di Armeni, raggiungibile con una scalinata, molto meno frequentata delle spiagge più note. Si raggiunge dall’Italia volando ad Atene e poi a Santorini, con voli interni o traghetti dal Pireo.
Shirakawa-go, Giappone
Shirakawa-go, nella prefettura di Gifu, è un villaggio alpino patrimonio UNESCO noto per le case gasshō-zukuri, con tetti spioventi in paglia che ricordano mani giunte. Questo stile nasce dall’esigenza di creare ampi spazi per l’allevamento dei bachi da seta. Oltre a visitare la Wada House, la più grande abitazione del borgo, vale la pena esplorare il museo all’aperto Minkaen, che ospita mulini e case rurali trasferiti da altre vallate. Dal punto panoramico dello Shiroyama si gode della migliore vista, soprattutto in inverno, quando la neve trasforma il villaggio in un presepe vivente. In estate i festival tradizionali portano danze e riti shintoisti nel cuore del borgo. Per chi cerca luoghi più raccolti, meritano attenzione il Tempio Myozenji e il piccolo Santuario Ogimachi-jo, che offrono atmosfere spirituali e silenziose. Si arriva dall’Italia volando su Tokyo o Osaka, proseguendo in treno verso Kanazawa o Takayama e infine in autobus.
Batad, Filippine
Batad, nelle montagne della Cordillera di Luzon, è un villaggio remoto accessibile solo a piedi, incastonato tra le celebri risaie terrazzate degli Ifugao, patrimonio UNESCO. Queste terrazze, scolpite oltre 2.000 anni fa, formano un anfiteatro naturale coltivato ancora oggi con tecniche antiche. Qui la vita scorre lenta: non ci sono strade né auto, solo sentieri e case in legno. Camminare tra le terrazze, raggiungere la cascata Tappiya per un bagno rinfrescante o dormire in una homestay consente di conoscere da vicino la cultura Ifugao. Per chi vuole spingersi oltre, c’è il trekking verso i villaggi di Cambulo e Bangaan, ancor più remoti e autentici. Si vola dall’Italia a Manila, si raggiunge Banaue in autobus e da lì si prosegue a piedi fino al villaggio.
Gásadalur, Isole Faroe (Danimarca)
Gásadalur, minuscolo villaggio sull’isola di Vágar, è incastonato tra montagne e prati verdi. La sua fama è legata alla cascata Múlafossur, che precipita in mare creando un’immagine simbolo delle Faroe. Per secoli isolato, era raggiungibile solo a piedi tramite il “Postman’s Trail” o in elicottero. Dal 2004 un tunnel lo collega al resto dell’isola, ma mantiene intatta la sua atmosfera di remota solitudine. La valle è dominata da Árnafjall, la montagna più alta dell’isola, e nei mesi estivi le scogliere si popolano di puffin. L’esperienza più suggestiva è percorrere il vecchio sentiero al tramonto o salire verso Eysturtindur per un panorama insolito su Tindhólmur e Mykines. Si raggiunge dall’Italia via Copenaghen o Oslo, con volo su Vágar e poi pochi minuti in auto.
Bourtange, Paesi Bassi
Bourtange è una fortificazione stellare costruita nel 1593 durante la Guerra degli Ottant’anni. Vista dall’alto, appare come una stella perfetta con fossati e bastioni concentrici. All’interno, il borgo è un museo vivente, con stradine acciottolate, ponti levatoi e case del XVII secolo. Passeggiare al mattino lungo i bastioni regala un senso di viaggio nel tempo, mentre i piccoli musei interni raccontano la vita militare e civile. Durante l’anno, rievocazioni storiche riportano in vita battaglie e mercati. Tra i luoghi insoliti ci sono il mulino a vento ancora funzionante e la chiesa riformata del XVII secolo, angolo raccolto spesso trascurato dai visitatori. Si raggiunge dall’Italia volando su Amsterdam o Groningen, in treno fino a Winschoten o Emmen e poi in autobus locale.
Tatev, Armenia
Tatev si sviluppa intorno al monastero medievale del IX secolo, che domina la gola del Vorotan da uno sperone roccioso. La funivia Wings of Tatev, lunga 5,7 km, è la più lunga del mondo e regala viste mozzafiato sul canyon. Oltre al monastero, Tatev è punto di partenza per il Transcaucasian Trail, un itinerario che collega villaggi e altipiani, permettendo di scoprire comunità rurali ancora legate a tradizioni secolari. Nei dintorni si trovano anche la Grotta del Diavolo, con sorgenti termali e piscine naturali sotto un ponte di roccia, e il villaggio abbandonato di Old Harjis, che conserva rovine silenziose tra i monti. L’atmosfera è spirituale e selvaggia insieme. Si raggiunge con volo a Yerevan e trasferimento in auto verso Syunik.
Bilad Sayt, Oman
Bilad Sayt, nei Monti Hajar, è un villaggio oasiano raggiungibile solo in 4×4 lungo piste sterrate. Le case in pietra, disposte a gradoni, si fondono con i campi terrazzati irrigati da antichi canali falaj. Qui la vita segue i ritmi agricoli e il tempo sembra fermo. Il momento più suggestivo è al tramonto, quando i campi e i palmeti si colorano d’oro e le montagne circostanti creano un anfiteatro naturale. Dal villaggio parte anche il sentiero off-road che conduce al Wadi Bani Awf, tra gole profonde e canyon spettacolari. Insolita è anche l’esperienza di osservare i contadini all’opera nei falaj, sistemi d’irrigazione tradizionali ancora in uso. Si raggiunge dall’Italia con volo a Muscat e poi con jeep 4×4.
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