Indice degli argomenti
SPAZZATURA ELETTRONICA
Ci stiamo abituando a essere sommersi da un tipo particolare di spazzatura, quella elettronica: i famosi rifiuti di apparecchi elettrici ed elettronici (Raee). Dal vecchio cellulare ormai fuori commercio al tostapane che vogliamo cambiare dopo un regalo, dalla lavatrice obsoleta al forno che non ha più le prestazioni giuste. Rifiuti che nel mondo valgono 52 milioni di tonnellate l’anno e che in Europa stanno crescendo a un ritmo pari al triplo rispetto agli altri tipi di spazzatura. Con l’aggravante che smaltire male un oggetto di questo genere, cosa che avviene molto spesso, significa semplicemente inquinare. E non poco.
SMALTIMENTO SPAZZATURA ELETTRONICA
In un anno, ognuno di noi produce ben 20 kg di spazzatura elettronica: parliamo di oggetti tecnologici ed elettrodomestici rotti, arrugginiti o che non usiamo più. I numeri sono impietosi, anche perché, a quanto pare, non sappiamo ancora come smaltire i rifiuti elettronici in maniera appropriata. Ed è un peccato, considerando il grande tesoro di materie prime di cui parliamo. Un semplice smartphone, ad esempio, contiene un vero e proprio tesoro:
- 9 g di rame
- 250 mg di argento
- 24 mg di oro
- 9 mg di platino
MAGGIOR NUMERO DI RIFIUTI ELETTRONICI PRODOTTI IN UN ANNO
- Piccoli strumenti elettronici
- Ventilatori
- Macchine fotografiche
- Lavatrici
- Lavastoviglie<
- Condizionatori
- Forni
RICICLO SPAZZATURA ELETTRONICA
Il riciclo della spazzatura elettronica è molto più semplice di quanto sembri. Se dobbiamo disfarci di un piccolo elettrodomestico, possiamo portarlo tranquillamente al rivenditore, anche se non ne acquisteremo uno nuovo: si tratta di un diritto sancito dalla legge. Abbiamo poi la possibilità di regalare diversi oggetti alle associazioni di volontariato. E non dimentichiamo la raccolta differenziata: la spazzatura elettronica va gettata nelle isole ecologiche.