Monopattini elettrici, velocità massima a 20 chilometri e non andare sui marciapiedi

Diventano sempre più popolari e si affittano con facilità, ma non per questo vanno usati senza regole. Sono ideali per l’ultimo miglio della mobilità urbana sostenibile

rischi dei monopattini

Non sprechiamo le opportunità che offrono, specie per gli spostamenti brevi in città, tra uno e tre chilometri, i monopattini elettrici. Si attivano con un semplice smartphone, ma comunque vanno usati sulla base di regole da «codice della strada» e da normale buonsenso. Per esempio: l’idea di evitare gli automobilisti, spinge gli utilizzatori dei monopattini ad andare sui marciapiedi. È vietato, a meno che non ci siano le strisce che indicano l’esistenza di una pista ciclabile.

SICUREZZA MONOPATTINI

I monopattini elettrici sono equiparati alle bici. I primi, però, devono avere una potenza massima di 500 watt. Tutti gli altri sono messi al bando con i trasgressori che rischieranno sanzioni da 200 fino a 800 euro e la confisca del monopattino, con conseguente distruzione del veicolo.

(Photo credit: A. Aleksandravicius/Shutterstock.com)

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REGOLE MONOPATTINI ELETTRICI

I monopattini potranno essere usati solo sulle strade urbane con limite a 50 chilometri orari e sulle piste ciclabili che fiancheggiano le strade extraurbane. Alla guida potranno esserci solo i maggiori di 14 anni, che fino alla maggiore età dovranno indossare il casco. Nelle aree pedonali, il limite scende a 6 chilometri orari. Obbligatoria anche l’illuminazione, anteriore e posteriore, nelle ore di scarsa luce. In caso contrario, e in occasione di particolari condizioni atmosferiche, i monopattini dovranno essere condotti a mano. Inoltre, in caso di traffico, sarà obbligatorio procedere in un’unica fila e mai affiancati in numero superiore a due. Mentre si guida l’uso delle braccia e delle mani dovrà essere libero e bisognerà reggere il manubrio con entrambe le mani, salvo che non sia necessario segnalare la manovra di svolta. Infine, confermato il divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali e quello di farsi trainare da altro veicolo. 

Un’altra pessima abitudine da dimenticare è quella di passare con il rosso ai semafori  pedonali. Vanno rispettati, a piedi come sul monopattino.

COSA PREVEDE IL DECRETO SUI MONOPATTINI ELETTRICI

Queste regole si sommano a quelle previste dal decreto ministeriale emesso il 4 giugno 2019, che stabilisce che i monopattini elettrici possono circolare sono le aree pedonali, le aree miste pedonali-ciclabili, le piste ciclabili e le strade con limite di velocità a 20 chilometri all’ora. Rimangono esclusi quindi sia i marciapiedi che le strade a normale percorrenza. Per poter usare i monopattini elettrici bisognerà aver compiuto 18 anni, oppure essere in possesso del patentino per i motorini.

Inoltre, il motore elettrico dei monopattini , come abbiamo detto, deve avere una potenza massima di 500 watt e tutti i mezzi devono essere dotati di un segnalatore acustico. Obbligatorio, per chi decide di adoperarli durante la notte, l’utilizzo di un giubbotto catarifrangente.

Tra gli obblighi non c’è quello del casco, sul quale le opinioni, in un verso e nell’altro, sono molto contrastanti.  Al momento l’obbligo esiste, come abbiamo detto, solo per i minorenni: ma considerando la velocità, la diffusione, e le conseguenze per possibili incidenti, probabilmente è venuto il momento di prendere atto del cambiamento. E introdurre il casco obbligatorio anche per i monopattini, come avvenne per i motorini negli anni Ottanta.

REGOLE PER USARE I MONOPATTINI ELETTRICI A MILANO

La sperimentazione sulle nuove regole relative alla circolazione dei monopattini ma anche di segwayhoverboard e skateboard era stata avviata a Milano a luglio 2019, con un provvedimento con cui venivano recepite le linee guida previste dal Ministero dei Trasporti. E nel giro di pochi giorni erano arrivate anche le prime multe per chi veniva beccato ad utilizzare il monopattino elettrico in modo scorretto. Da qui la decisione del Comune di Milano di sospendere la circolazione dei monopattini in città fino all’approvazione di un provvedimento adeguato, in grado di prevedere un servizio non solo utile ma anche sicuro.

Superata la fase di confusione iniziale, attualmente i monopattini in sharing possono circolare liberamente nelle aree pedonali, tranne quelle in cui è espressamente vietato e nelle Zone 30 ossia con limite a 30 chilometri orari. Il mancato rispetto delle regole può comportare sanzioni comprese tra i 50 e i 200 euro che possono aumentare fino a 800 euro in caso di circolazione con monopattini non omologati.

Così come nelle altre città in cui è presente il servizio di sharing, per noleggiare i monopattini è sufficiente scaricare l’app relativa al fornitore scelto, effettuare l’scrizione al servizio e il pagamento richiesto. È possibile conoscere la collocazione dei monopattini nella zona in cui ci si trova, grazie all’utilizzo di una mappa interattiva. Il servizio di sharing non ha limiti di tempo ed è attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

(Photo credit: dantess/Shutterstock.com)

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COSA SAPERE SUI MONOPATTINI ELETTRICI

Non è solo una moda, ma un pezzo, e in forte crescita, della nuova mobilità sostenibile urbana. Quella che punta sulla transizione energetica, dall’auto ibrida all’elettrica, passando per un aumento dell’offerta di mezzi pubblici con tecnologia elettrificata, e sulla condivisione, di qualsiasi mezzo di trasporto, dall’auto alla bici, dalla moto al monopattino.

Il monopattino elettrico, appunto, sta lentamente entrando nelle opzioni alternative all’uso privato della macchina, spesso in combinazione con altri mezzi, anche pubblici, e per quella distanza, il famoso “ultimo miglio”, molto breve, da uno a due chilometri, che separa il punto di partenza dal luogo d’arrivo dei nostri spostamenti in città.

MONOPATTINI ELETTRICI IN ITALIA

I numeri ci dicono che circa 100mila italiani circolano con i monopattini elettrici, davvero tanti e in linea, se non qualcosa in più, rispetto a quanto sta avvenendo in tutto il mondo. I11n America, per esempio, in un solo anno, ci sono state 38,5 milioni di corse sugli oltre 85mila monopattini elettrici condivisi e messi a disposizione del pubblico. Ormai il monopattino elettrico ha sfondato in oltre 100 città del mondo, dove esiste un servizio per poterlo noleggiare in modo pratico, veloce e non sempre troppo costoso. L’affare fa gola a piccole e grandi società, specializzate nello sharing dei monopattini elettrici, un mercato che entro il 2030, solo in Europa, potrebbe valere qualcosa come 15 miliardi di euro.

RISCHI DEI MONOPATTINI

Tutto bene, dunque? Neanche per idea. Il rischio sul quale dobbiamo riflettere, e in parte lo abbiamo visto già a proposito del boom delle biciclette, è quello della sicurezza. Di tutti. Di chi circola con un monopattino e di chi potrebbe esserne travolto. In Francia, in Olanda, in Germania, e negli stessi Stati Uniti, ovunque il monopattino elettrico sta avanzando, c’è una domanda ancora senza risposta: “Come si evitano rischi?”. E quindi: “Come si rende sicura una possibilità importante della nuova mobilità, senza sprecarla e senza renderla un pezzo del Far west urbano”?

COME USARE I MONOPATTINI ELETTRICI

Per combattere l’anarchia di ben 20mila trottinettes parigini, spesso sfrenati e poco rispettosi di pedoni e ciclisti, abituati a sfrecciare sulle ciclabili, tra le macchine e sui marciapiedi, la sindaca Anne Hidalgo ha deciso di intervenire imponendo tutta una serie di restrizioni, a partire dal divieto di circolazione sui marciapiedi e nei parchi pubblici. Il limite massimo di velocità viene inoltre fissato a 20 chilometri all’ora, 8 nelle aree pedonali. Per il momento, invece, non vige l’obbligo di indossare il casco, di cui comunque se ne raccomanda l’uso. Il nuovo regolamento fortemente voluto dall’amministrazione comunale prevede, inoltre, multe per chi non parcheggia correttamente il monopattino e tasse per le aziende che li gestiscono.

In America si fanno i conti con questo dato: per le auto c’è un incidente ogni 100mila miglie percorse, per i monopattini si schizza a 22 incidenti ogni 100mila miglia. Troppi. In Olanda, tutti i mezzi elettrici, compresi i monopattini, non possono utilizzare le piste ciclabili e chiunque li guida ha l’obbligo di indossare un casco.

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GENERAZIONE MONOPATTINO

Un altro elemento da tenere presente nella lettura di questo mezzo così particolare è quello dell’età: il boom riguarda i giovanissimi, dai 16 ai 23 anni, e adesso sta contagiando anche le persone attorno ai 30 anni. I prezzi, non proprio stracciati, in qualche caso puzzano di spreco, e le società che fanno il servizio stanno facendo grandi affari: il noleggio è molto semplice, basta un’app. Si paga un euro per lo sblocco del mezzo e poi 15 centesimi al minuto. Non proprio bruscolini. Solo a Parigi ci sono 15 gestori che offrono monopattini elettrici a noleggio, attraverso app.

DECRETO MICROMOBILITÀ ELETTRICA

Ora, premesso che anche con il monopattino e con il suo boom la mobilità sostenibile è tutta in crescita, con un cambio di paradigma a 360 gradi,  c’è da dire che non possiamo sempre fare affidamento su leggi, norme, divieti, regole e regolamenti, per non restare inghiottiti nella trappola , e nello spreco, di un mezzo, ottimo come idea (specie se integrato con un tram o con una metropolitana), ma a rischio spreco per i pericoli ancora troppo seri e poco affrontati che comporta. A Parigi, un giovane di 25 anni in monopattino ha perso la vita scontrandosi contro un camion al quale non aveva dato la precedenza. 

In America invece, si contano già decine di morti con il monopattino, vittime della strada: nove circolavano su un monopattino a noleggio. Fondamentale quindi mettere ordine e fare chiarezza su come questi mezzi vanno usati. E innanzitutto dobbiamo tutti educarci a una migliore urbanità, ed a meno conflitti rancorosi tra persone che circolano nelle città. Automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni, utilizzatori di mezzi pubblici. E adesso anche uomini e donne che si spostano in monopattino elettrico. Un mezzo che, sulla carta, può avere un’autonomia fino a 35 chilometri: quanto basta per i piccoli spostamenti dell’”ultimo miglio”. 

RISCIÒ A BARCELLONA

Intanto, in Spagna, precisamente a Barcellona, si discute anche riguardo la circolazione dei risciò, il cui numero è fortemente aumentato nel corso degli ultimi anni. Attualmente se ne contano circa 2000, sono adoperati essenzialmente in ambito turistico e, nella maggior parte dei casi, vengono guidati da persone prive di apposita licenza. Così come avviene per i monopattini elettrici, anche per i risciò non è prevista una regolamentazione specifica e questo non fa che creare disordine e disagio alla circolazione in città. Intanto, a luglio ne sono già stati confiscati 122, il doppio di quelli sequestrati nel mese di giugno. Sono solo 500 i risciò attualmente registrati e in regola.

 (Nell’immagine di copertina, Milano. Photo credit: A. Aleksandravicius/Shutterstock.com)

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