Rovistare tra i cassonetti: ha un senso considerarlo un reato?

È un gesto che fanno due categorie di persone. I poverissimi e chi è fuori di testa. Perché andare a perseguitarli come se fossero dei delinquenti?

Il decoro urbano è una cosa seria. Mette in gioco il nostro senso civico, ma anche la capacità di un’amministrazione pubblica di fare in modo che il bene comune venga rispettato da tutti. In genere, ne vediamo di tutti i colori: mozziconi e spazzatura per strada, gente che d’estate si tuffa nelle vasche di qualche fontana pubblica, cassonetti dell’immondizia spostati e rovesciati per fare posto alla propria auto.

DECORO URBANO

Il catalogo del decoro urbano da proteggere si aggiorna continuamente, anche perché, non dobbiamo nasconderlo, dobbiamo fare i conti con uno scarso senso civico dei cittadini. Tra gli ultimi ingressi in questa lista nera ci sono i monopattini e il campeggio libero. Non si capisce bene in base a quale pulsione ecologista, sono sempre più frequenti i casi di famiglie che si piazzano in luoghi pubblici, specie nei comuni dove non mancano spazi verdi, a fare campeggio. Quando ai monopattini, sfrecciano ovunque e senza alcuna regola di circolazione, sebbene in teoria ci siano.

LEGGI ANCHE: I canners, negli USA sono coloro che vivono raccogliendo i rifiuti

ROVISTARE NEI CASSONETTI É UN REATO

A proposito dei cassonetti, rovistare al loro interno viene considerato un reato. Un furto ai danni del comune, in quanto quei rifiuti, una volta buttati nel contenitore per la raccolta, che va sempre differenziata, diventano proprietà del comune. Un reato che si punisce con una multa e persino con alcuni mesi di carcere. Recentemente, il comune di Napoli ha inserito il gesto di rovistare all’interno dei cassonetti tra quelli che vengono sanzionati con una multa molto salata, proprio per proteggere il decoro urbano. L’attivista americana Anna Sacks, che gira per le strade di New York rovistando nei cassonetti come gesto di protesta contro l’eccessiva produzione di rifiuti, a Napoli sarebbe arrestata.

PER APPROFONDIRE: Rob Greenfield, il tuffatore nel cassonetto: svuota i bidoni e regala il cibo ancora buono

CHI CERCA NELLA SPAZZATURA?

Ma ha un senso, una logica, un’utilità, multare chi osa rovistare nella spazzatura?  Prima di rispondere a questa domanda, bisogna partire dalla precedente, ovvero: Chi cerca nella spazzatura? Le due categorie di persone che svolgono questa attività, considerata alla stregua di un crimine, sono i poverissimi, che davvero non hanno nulla da mettere a tavola, e i fuori di testa. Dare una multa a persone di questo tipo non significa nulla, e non aiuta certo a migliorare il decoro urbano di una città. Anche perché sono nullatenenti e non pagheranno mai neanche un centesimo.  Piuttosto, le amministrazioni comunali farebbero bene a far rispettare altri gesti di inciviltà, a partire, restando nel campo dei rifiuti, dall’immondizia abbandonata ovunque. In quei quartieri abitati da famiglie che possono certo permettersi la possibilità di pagare una multa, a differenza di un disperato che ficca le mani in un cassonetto della spazzatura e viene considerato alla stregua di un delinquente.

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!

DECORO URBANO: COSA SAPERE

Torna in alto