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PROCESSIONARIA
La processionaria è un lepidottero con enormi potenzialità distruttive. Per le piante, per gli animali e anche per gli uomini. Questi insetti si presentano sotto forma di larve: da uno a tre centimetri quando sono giovani, fino a cinque centimetri quando diventano adulti. Il nome deriva dal fatto che le larve, quando si spostano, lo fanno in fila indiana, come se fossero a una processione. Ma quali danni possono arrivare dalla processionaria? In quali forme si manifesta? Come si arriva, per esempio, alla dermatite da processionaria? E ancora: come si combatte la processionaria?
CHE COS’È LA PROCESSIONARIA?
La processionaria è una farfalla appartenente alla famiglia Tomatopeidi che allo stadio di bruco risulta particolarmente distruttiva per le piante, ma dannosa anche per gli animali e gli uomini. A cui procura dolorose irritazioni, e non solo. Il nome si deve all’abitudine di spostarsi in lunghe file per cercare il cibo. In Italia è molto diffusa sia la processionaria della quercia che la processionaria del pino.
I DANNI DELLA PROCESSIONARIA SULLE PIANTE
La processionaria è particolarmente dannosa per le piante in quanto è un vorace agente defogliante. Tra le piante più colpite il pino, specialmente le varietà nero e silvestre, attaccate dalla cosiddetta processionaria del pino, e spesso anche da parassiti come la cocciniglia. Il progressivo depauperamento degli aghi porta la pianta a un vero e proprio stato patologico, con gravi squilibri fisiologici e indebolimento generale.
Gli stessi danni sono provocati dalla processionaria della quercia, spiega il Comune di Collegno, che come dice il nome, attacca specificamente Rovere, Roverella, Farnia. Sporadicamente vengono infestati larici, cedri, castagni e faggi.
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I DANNI DELLA PROCESSIONARIA SUGLI ANIMALI
I peli urticanti della processionaria possono diventare armi pericolose per chi ne viene in contatto. Gli animali che annusano il terreno o brucano l’erba, spiega Clinica Veterinaria I Ronchi, hanno un’elevata probabilità di entrarvi in contatto, sviluppando prurito, aumento della salivazione a causa dell’infiammazione, a cui possono seguire “ipertermia, tachipnea, affanno respiratorio, cianosi, edema e necrosi della lingua e delle labbra, congiuntivite”. Un contatto superficiale provoca una reazione locale, ma l’ingestione dell’insetto può provocare danni necrotici interni.
I DANNI DELLA PROCESSIONARIA SUGLI UOMINI
Venendo a contatto diretto con le larve o quando i peli della processionaria si disperdono nell’ambiente, possono verificarsi reazioni epidermiche e allergiche, spiega il Comune di Collegno. Inoltre ci possono essere reazioni infiammatorie a livello delle prime vie respiratorie. Soprattutto nei soggetti molto sensibili. Tra i sintomi del contatto diretto sono da annoverare prurito e dolore.
In alcuni casi, se il parassita cadendo da un albero si introduce al di sotto degli indumenti, possono emergere piccole papule in rilievo, arrossate, pruriginose e distribuite in modo asimmetrico. Si tratta della cosiddetta dermatite da processionaria. Che nei soggetti allergici può diventare anche molto pericolosa, culminando in uno shock anafilattico.
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LA PROCESSIONARIA IN ITALIA
Liguria, Toscana, Friuli, Puglia, sono tante le regioni italiane sottoposte al flagello della processionaria. Soprattutto a partire dalla primavera. I cambiamenti climatici hanno contribuito a una diffusione sempre più ampia e precoce del lepidottero, causando vere e proprie emergenze in tante località italiane. Le pinete e i boschi di quercia sono gli habitat maggiormente colpiti. Tant’è che dal 1998, nelle aree più a rischio, la lotta contro questo insetto è obbligatoria.
COME SI COMBATTE LA PROCESSIONARIA
Distruzione dei nidi manuale, impiego di larvicidi, lotta biologica (prodotti a base di Bacillus thuringiensis, ssp. kurstaki e trappole a feromoni), sono solo alcuni dei metodi di disinfestazione utilizzati per combattere la processionaria.
COME SI PREVIENE LA PROCESSIONARIA?
La processionaria si combatte con i metodi di disinfestazione sopraesposti, la soluzione migliore nella quotidianità consiste nella prevenzione:
- Durante le stagioni a rischio evitate di sostare sotto i pini per lungo tempo
- Se le riconoscete, non toccatele e non cercate di eliminarle
- Nelle aree a rischio, attenzione a bambini e animali domestici
- Se venite a contatto con una processionaria, rivolgetevi immediatamente a un medico o a un veterinario
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