L’Italia batte tutti ad Ecobuild

Ecobuild, la più grande manifestazione mondiale in materia di edilizia ecosostenibile ed energie rinnovabili (la 1° nel Regno Unito sotto il profilo degli scambi commerciali), torna dal 20 al 22 marzo a ExCel, il nuovo quartiere fieristico londinese. I visitatori sono infatti cresciuti da 1.000 nel 2005 ad oltre 55 mila nel 2011, richiedendo uno […]

Ecobuild, la più grande manifestazione mondiale in materia di edilizia ecosostenibile ed energie rinnovabili (la 1° nel Regno Unito sotto il profilo degli scambi commerciali), torna dal 20 al 22 marzo a ExCel, il nuovo quartiere fieristico londinese. I visitatori sono infatti cresciuti da 1.000 nel 2005 ad oltre 55 mila nel 2011, richiedendo uno spazio espositivo di 28 mila mq. Nel 2011 l’evento ha generato un ritorno economico di 9,4 milioni di sterline con una crescita del 54% rispetto al 2007. Un trend accelerato anche dalle politiche europee a sostegno dell’ambiente e dell’utilizzo di fonti energetiche alternative. La manifestazione, da quest’anno sarà organizzata da UBM, società britannica leader nel campo degli eventi fieristici che si sta occupando anche della prima edizione cinese – a Shanghai dal 9 al 12 aprile 2012 – e di quella indiana, a Mumbai il prossimo settembre.

«Ecobuild sta superando ogni aspettativa – ha dichiarato Giuseppe Paoletti, Vice Segretario Generale della Camera di Commercia Italiana per il Regno Unito – offrendo ai visitatori una gamma impareggiabile di informazioni, contatti ed esperienze. Siamo orgogliosi delle aziende italiane presenti, espressione di innovazione, tecnologia e design. Queste aziende rappresentano all’estero il miglior Made in Italy al servizio di un futuro sostenibile e in armonia con l’ambiente».

La Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito, di cui Greenews.info è anche quest’anno media partner, da 3 anni coordina la presenza italiana a Ecobuild. Una rappresentanza che nel 2011 ha visto coinvolti 100 espositori, che hanno dato vita al padiglione nazionale più grande e ricco della passata edizione-record: 1.300 espositori totali, 130 workshop e seminari e 750 relatori. L’edizione 2011 ha visto decuplicare la presenza italiana rispetto al 2010, con circa 1.000 mq di area espositiva, mentre quest’anno verrà superata la soglia dei 100 espositori, con un’area espositiva di 1.600 mq.

Tra i casi di eccellenza nazionale presenti ad Ecobuild 2012 ci sarà SantaMargherita, storica azienda veneta che, dalla seconda metà del ’900, detiene il primato nel settore della pietra agglomerata. Oggi, grazie ad un’innovativa tecnologia, gli agglomerati vengono prodotti utilizzando sino al 90% di materiale riciclato: il progetto SECOND.LIFE® si pone infatti l’obiettivo di dare una seconda vita a materiali che in passato hanno avuto altre forme e utilizzi, realizzando superfici di elevato livello tecnologico ed estetico e allo stesso tempo a bassissimo impatto ambientale. In questo modo SantaMargherita può mettere a disposizione dei professionisti, delle imprese e dei clienti privati una linea di agglomerati che si qualificano per i crediti del sistema edificio LEED, contribuendo all’ottenimento della certificazione di sostenibilità edilizia secondo gli standard di GBC (Green Building Council Italia).

Altro caso di azienda di lavorazione della pietra – settore che quest’anno avrà una rappresentanza a particolarmente numerosa a Ecobuild – è quello di Romagno Marmi di Mola di Bari, che negli ultimi anni ha lavorato all’ottimizzazione del reinserimento, nel ciclo produttivo, degli scarti di lavorazione, alla depurazione delle acque, alla riduzione dei consumi energetici, e infine alla creazione di energia direttamente utilizzabile da fonte rinnovabile. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua (elemento di ampio impiego per i processi di lavorazione marmifera), già nei primi anni ’80, l’azienda ha scelto di investire in un impianto di riciclo e depurazione delle acque, che allo stato attuale consente di depurare e riciclare più del 95% dell’acqua utilizzata nelle varie fasi di lavorazione dei materiali. Per ridurre l’impatto ecologico della produzione lapidea, l’azienda ha inoltre diversificato, dal 1995, il trattamento degli scarti lavorativi, suddividendoli in fanghi e solidi. I rifiuti fangosi vengono smaltiti da una ditta specializzata, mentre quelli solidi possono essere riutilizzati per la creazione di nuovi prodotti o diventare materiale inerte per l’utilizzo nel campo edile. A Ecobuild Romango Marmi esporrà prodotti artigianali di altissima qualità, utilizzabili in ambienti privati, sia su rivestimenti che pavimenti, e materiali lapidei dedicati a edifici pubblici e ambienti lavorativi.

 

(fonte: www.greenews.info)

Torna in alto