La Sirenetta si scopre meno «verde»

Il piano per rendere Copenaghen entro il 2025 la prima città al mondo «emissioni zero» (di anidride carbonica) ha subito una seria battuta d’arresto per motivi politici. E il primo stop riguarda le turbine eoliche. L’ANTEFATTO – Nell’ottobre 2009 i leader dell’Unione europea hanno adottato una risoluzione per ridurre nel 2050 le emissioni di gas …

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Il piano per rendere Copenaghen entro il 2025 la prima città al mondo «emissioni zero» (di anidride carbonica) ha subito una seria battuta d’arresto per motivi politici. E il primo stop riguarda le turbine eoliche.

L’ANTEFATTO – Nell’ottobre 2009 i leader dell’Unione europea hanno adottato una risoluzione per ridurre nel 2050 le emissioni di gas serra dell’80-95% rispetto ai livelli registrati nel 1990. Uno degli strumenti per raggiungere gli obiettivi è l’«Iniziativa europea per le città intelligenti» per la diffusione delle strategie e dei modelli più efficienti per giungere a un futuro a basso tasso di carbonio. Nell’agosto 2009 Copenaghen ha approvato il Piano climatico che include 50 specifiche iniziative per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2015 (rispetto ai livelli del 2005) con l’obiettivo di diventare una città a emissioni zero dieci anni dopo grazie al passaggio alle energie rinnovabili. Nel 2010 sono partite 34 delle 50 iniziative, tra le quali un ruolo fondamentale è svolto dallo sviluppo dell’energia eolica.

EOLICO – Nel Porto nord sono stati piantati i primi sette piloni per le turbine, alti 150 metri, per fornire elettricità a oltre 40 mila persone. Il piano prevede altre 14 turbine da attivare entro il 2013, per arrivare nel 2025 a 130 piloni, sia a terra che in mare, per un totale di 360 megawatt. Ma i piloni hanno sollevato le obiezioni per il notevole impatto ambientale dei facoltosi residenti del quartiere Gentofte, sostenuti anche dal vice sindaco della capitale danese. Il ministro dei Trasporti, inoltre, ha dato il via libera all’ampliamento del terminal container del Porto nord, che in pratica blocca l’impianto di altre quattro turbine. «Da una parte il governo parla della riduzione della CO2 e dello sviluppo dell’energia eolica, dall’altra mette i bastoni tra le ruote alle iniziative concrete», ha commentato il sindaco di Copenaghen, Bo Asmus Kjeldgaard, l’ampliamento del terminal container che in pratica mette in serio dubbio il raggiungimento degli obiettivi.

DATI – L’industria eolica danese è tra le più avanzate al mondo e la Danimarca, che ha rinunciato alle centrali nucleari, produce il 18,9% della propria energia grazie al vento.

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