Con la fine dell’anno negli Stati Uniti scadono – oltre ai tagli alle aliquote su cui si discute da settimane – anche le agevolazioni fiscali del 2,2% per chilowattora di cui gode, per dieci anni, chi sceglie di installare delle turbine a energia eolica. L’industria del settore ha stimato che nel 2013 verrà inaugurato il 90% in meno di questi impianti, se i sussidi federali non saranno rinnovati. In passato, già tre volte le detrazioni fiscali sono scadute senza un intervento del Congresso e il crollo delle nuove installazioni è andato dal 73% al 93%, ha dichiarato Elizabeth Salerno, responsabile di American Wind Energy Association, al New York Times.
Il Congresso ha rinnovato le agevolazioni per tre anni in occasione del pacchetto di aiuti federali del 2009, noto come “stimolo fiscale” approvato dall’amministrazione Obama al primo anno di mandato. I legislatori che si oppongono al rinnovo sostengono che costerebbe troppo al Paese, secondo le stime 12,2 miliardi, che si aggiungerebbero ai 14,7 miliardi “persi” finora dal governo per effetto delle detrazioni. Gli oppositori lamentano inoltre che il sistema delle detrazioni non tiene conto della domanda di elettricità e premia indiscriminatamente i produttori anche laddove c’è un surplus di energia. I favorevoli al rinnovo credono invece che l’apertura di nuovi impianti a energia eolica costituisca comunque uno stimolo per economia e occupazione.