Ikea: da dove arriva il legname dei suoi mobili?

Il colosso svedese è accusato di beneficiare della deforestazione selvaggia in Romania. Il paese da dove arriva il 10 per cento della sua materia prima. Non sempre in modo trasparente

Ikea è il più grande produttore al mondo di mobili per arredamento. Tutti, nelle nostre case, abbiamo qualche pezzo della sua collezione. Ma da dove arriva il legno che serve a questa ciclopica produzione? E quali sono le foreste dalle quali si ricava?

IKEA DEFORESTAZIONE

Il 60 per cento del legno per la produzione dei mobili Ikea arriva dall’Europa orientale, e il 10 per cento, in particolare, dalla Romania, definita “l’Amazzonia d’Europa”. Un’inchiesta del settimanale Atlantic, con il contributo di alcuni ambientalisti della zona (in particolare l’organizzazione Agent Green), aiuta a capire la zona grigia di questo maxi-rifornimento e i possibili danni ambientali in termini di vera e propria deforestazione. Le foreste della Romania sono dei paradisi terrestri, dove dalla metà di settembre fino alla fine di aprile, domina però il rumore delle motoseghe. Comprese quelle che lavorano per conto di Ikea. Querce, aceri e faggi vengono giù come birilli e i controlli sulla legalità delle operazioni di taglio degli alberi sono molto morbidi. Troppo.

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FORESTE PER IL LEGNO DEI MOBILI IKEA

La Romania ha la fortuna di ospitare una delle più importanti foreste primigenie del mondo. Qualcosa di unico in termini di habitat ed ecosistema. La protezione delle foreste è stata molto rigorosa durante tutto il periodo del regime comunista, custode, attraverso la catena montuosa dei Carpazi, della metà delle foreste secolari in Europa. Così mentre nell’Unione europea meno del 4 per cento delle aree boschive è rimasto intatto, la Romania ha conservato integre le sue foreste di abeti, faggi e querce.

DEFORESTAZIONE IN EUROPA

Per avere un’idea di quanto è accaduto in Europa, basti pensare che ormai, all’interno del perimetro dei paesi dell’Unione, le foreste primarie, ancora integre, occupano il 3,1 per cento dei 159 milioni di ettari dell’intera superficie boschiva.  Purtroppo, dopo la caduta del Muro nel 1989, anche la Romania è entrata nella lista nera dei paesi travolti dalla deforestazione, con selvagge forme di privatizzazioni che hanno riguardato anche il mercato degli alberi. Un mercato ricco, dove ha puntato gli occhi Ikea, visto che i mobili a basso costo si fanno innanzitutto con il legno ricavato da abeti e faggi.  Nel Duemila, il mercato del legname in Romania valeva 193 milioni di dollari; nel 2019 circa 1,4 miliardi di dollari.

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FORESTE IN ROMANIA

Ogni anno Ikea ha bisogno di 2 milioni di alberi in più rispetto ai dodici mesi precedenti. Una crescita esponenziale di materia prima. La zona grigia delle foreste in Romania si presta benissimo a operazioni opache, in quanto tutta la catena, dal taglio degli alberi alla trasformazione in legname, è fuori controllo. In pratica: non esiste alcun tracciamento dell’albero trasformato in legname. Gli alberi tagliati vengono portati in un deposito, venduti a una segheria e trasformati in cippato e truciolato. Soltanto a questo punto interviene Ikea che acquista direttamente il legname mettendo poi il suo marchio.

DA DOVE ARRIVA IL LEGNO DI IKEA?

Secondo le associazioni ambientaliste la metà del legname estratto in Romania, dove si rifornisce Ikea, è illegale. Ma il colosso del mobile a buo0n mercato si lava le mani, come Ponzio Pilato, scaricando qualsiasi responsabilità su uno dei suoi fornitori. Anzi. Ikea si vanta di essere un’azienda super sostenibile, con tanto di certificazione per attestare la produzione responsabile del legname utilizzato per i suoi mobili. Peccato che questa affermazione contrasta in modo deciso con il mercato illegale del taglio degli alberi e con la deforestazione che ormai ha colpito anche la Romania. Il principale fornitore del legname di Ikea.

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