Cresce nuovamente l’allarme a Fukushima mentre la società che gestisce la centrale ammette che occorreranno almeno tre mesi per ottenere una riduzione costante delle radiazioni. Secondo l’Agenzia giapponese per la Sicurezza Nucleare,infatti, nei reattori numero uno e tre della disastrata centrale atomica sono stati rilevati elevati livelli di radiazioni in aumento rispetto ai giorni scorsi, e ciò impedisce ai tecnici di entrare nell’impianto per proseguire le riparazioni.
Ieri due robot telecomandati si sono introdotti in entrambi i reattori danneggiati dallo ‘tsunami’ dell’11 aprile, e ne hanno misurato la radioattività. E’ risultato che nel reattore uno le radiazioni oscillavano tra i 10 e i 49 millisievert l’ora, e nel tre tra i 28 e i 57. A sua volta la televisione pubblica nipponica ‘Nhk’ ha evidenziato l’incremento dei valori, giacchè in occasione della precedente misurazione, venerdì scorso, si era arrivati a una ‘forbice’ massima di 2-4 millisievert l’ora. Ieri la compagnia elettrica ‘Tepco’, che gestisce la centrale nucleare, aveva indicato in sei-nove mesi il periodo indispensabile per riportare l’impianto alla normalità, e in tre mesi quello necessario per porre in funzione un sistema di raffreddamento stabile nei tre reattori lesionati e nella vasca di contenimento delle barre di combustibile esaurito, ma sempre radioattivo, nel reattore numero quattro.