
Il Brasile è uno dei Paesi con maggiori potenzialità per il mercato dell’energia eolica, che potrebbe crescere a un tasso fra i più alti al mondo: stando ai progetti in corso la potenza eolica installata potrebbe salire dai 392 MW del 2010 fino a 1.800 MW nel 2012 e a 3.300 MW nel 2013. Lo riferisce il rapporto "Brazil’s 2011 tenders: low prices, high risks", realizzato dall’agenzia Bloomberg New Energy Finance, evidenziando le promettenti dinamiche dei prezzi dell’elettricità prodotta. Gli ultimi due bandi nazionali hanno aggiudicato contratti per oltre 1.900 MW; grazie al meccanismo dell’asta al ribasso, il prezzo finale concordato dell’elettricità è stato di soli 44 euro al MWh: per la prima volta la cifra è scesa al di sotto del prezzo dell’elettricità prodotta con il gas (46 euro al MWh). È un valore record a livello globale, e secondo molti osservatori dimostra la fattibilità e anzi la convenienza economica dell’energia eolica. Proprio i prezzi così bassi, fanno notare gli analisti, determineranno gli sviluppi del settore in Brasile: la competizione si giocherà sulla riduzione dei costi di produzione e sul miglioramento dell’efficienza delle turbine, e il successo sarà delle società che sapranno affrontare meglio questa sfida. L’agenzia americana ha anche quantificato il ribasso dei costi necessario: le società che si sono aggiudicate gli appalti dovranno acquistare le turbine al prezzo di 850.000 euro per MW di potenza, una cifra inferiore del 10% rispetto alla media mondiale attuale e del 15% rispetto alla media nazionale brasiliana. Una possibile conseguenza, conclude il rapporto, è che in questo modo per la prima volta le porte del mercato brasiliano potrebbero aprirsi ai prodotti cinesi.