Cosmetici dagli scarti alimentari

Dalle scorze di limone ai residui del caffè. E anche dai pomodori e dall'acqua che avanza dalla lavorazione delle olive.

cosmetici naturali

In Italia vengono gettati circa 5,5 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, costituito soprattutto da avanzi, cibo andato a male o scaduto. Utilizzare gli scarti alimentari per ottenere prodotti di bellezza sembra essere la nuova frontiera della cosmetica green. In questo modo si alleggerisce la filiera dei rifiuti, si evitano i costi relativi allo smaltimento degli stessi e si sfruttano in maniera ottimale tutte le potenzialità presenti nella frutta e nella verdura.

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Cosmetici naturali da scarti alimentari

  • Scorze di agrumi, semi di lino, piselli, scarti del pomodoro: gli scarti alimentari tornano ad avere una nuova chance e vengono utilizzati per la creazione di cosmetici ed integratori per la bellezza del corpo.
  • Una delle sostanze che si possono ricavare dal riutilizzo degli scarti alimentari, è il resveratrolo, che si estrae dai residui della polpa schiacciata dell’uva, durante la lavorazione del vino. Il resveratrolo viene impiegato per realizzare prodotti per la cura della pelle.
  • Anche gli scarti derivanti dalla lavorazione degli oli di riso, di girasole e di sesamo vengono reimpiegati per la realizzazione di prodotti cosmetici per il corpo, perché ricchi di proprietà antiossidanti che combattono i radicali liberi.

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  • Dalla lavorazione degli agrumi (così come della vinaccia) su ricavano le pectine, fibre, flavonoidi e polifenoli adoperati nell’industria cosmetica.
  • Test scientifici hanno dimostrato che la polpa del frutto del caffè, considerata scarto nella fase della “depolpatura”, viene lavorata, attraverso processi estrattivi, affinché se ne traggano degli estratti vegetali ottimi per la realizzazione di prodotti antiaging. I fondi, invece, contengono oli e fitosteroli che svolgono un’azione protettiva della pelle e la riparano.
  • Le industrie di lavorazione del pomodoro, durante la fase estrattiva dello stesso, producono molti scarti da usare sia nel settore cosmetico che farmaceutico.

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  • Nella sansa e nelle acque di vegetazione che derivano dalla lavorazione delle olive, ci sono polifenoli utilizzati in cosmetica per la realizzazione di tonici, creme, latti detergenti e creme valide per il viso, corpo e capelli.
  • Delle castagne si possono riutilizzare le pellicole sottili e pelose che hanno un’azione antiinfiammatoria.
  • In Sicilia si studia per individuare le proprietà cosmetiche del mallo dei pistacchi.

Quali sono i cosmetici naturali?

In generale, i cosmetici naturali sono quelli preparati con gli estratti delle piante. Sono esclusi da questi prodotti tutti i componenti aggressivi di origine chimica. Nei cosmetici bio, il produttore ha l’obbligo di utilizzare una percentuale di materie prime che provengono dall’agricoltura biologica.

Come riconoscere un cosmetico green

Attorno all’aggettivo green, l’industria della cosmetica ha costruito una vera miniera d’oro. Con molti messaggi opachi e anche con un uso disinvolto del greenwashing. Fortunatamente le maglie della cosmetica green si sono strette e oggi almeno esistono alcune norme e certificazioni che devono essere visibili in etichetta per classificare un prodotto con questa dicitura.

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