Come utilizzare le carrube in cucina

Mangiate al naturale sono inaspettatamente dolci; in polvere rappresentano un'alternativa salutare al cacao. La farina è utile come addensante.

Come utilizzare le carrube in cucina

Se le guardate con curiosità da tempo ma non sapete come utilizzare le carrube in cucina, sappiate che questo alimento naturale e versatile è una salutare alternativa al cacao oltre che un perfetto addensante per creme, budini e gelati. Si possono consumare intere, sotto forma di farina, sciroppo o polvere e sono ideali per la preparazione di dolci, bevande, pane e perfino pasta. Approfondiamo cosa sono, come ammorbidirle per mangiarle ed i loro numerosi utilizzi.

Cosa sono le carrube

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Foto di Hans da Pixabay

La carruba è il frutto del carrubo (nome scientifico Ceratonia siliqua), una pianta sempreverde tipica delle regioni mediterranee. Si presenta come un baccello allungato, di colore marrone scuro, che contiene una polpa dolce e dei semi molto duri. Da secoli le carrube vengono usate come alimento e come rimedio naturale: prima dell’avvento dello zucchero raffinato, infatti, la loro polpa dolce era un dolcificante naturale molto apprezzato. Oggi sono amate non solo per il loro gusto, ma anche per i benefici che apportano: sono ricche di fibre, minerali (come calcio e potassio) e naturalmente senza glutine, quindi adatte anche a chi soffre di intolleranze.

Una delle loro forme più diffuse è la farina di polpa di carruba, che si ottiene essiccando e macinando la polpa del frutto. Ha un sapore e un aspetto simile al cacao, ma senza caffeina e teobromina, ed è per questo considerata una valida alternativa al cioccolato nelle preparazioni dolci. Altrettanto diffusa è la farina di semi di carruba, che si presenta invece come una polvere bianca e il cui uso principale è quello come addensante.

Come vanno mangiate le carrube

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Foto di Hans da Pixabay

Ritrovandosele davanti tali e quali a dei baccelli, potrebbe non essere chiaro come vanno mangiate. Le carrube si possono consumare in diversi modi:

  • Intere o a pezzi, come snack naturalmente dolce, dopo averle ammorbidite. Superata l’iniziale diffidenza, vi accorgerete che hanno un gusto che ricorda quello del caramello.
  • In polvere (farina di polpa di carrube): è uno dei modi più diffusi per consumarle. Si può aggiungere all’impasto di torte, biscotti, budini e creme come sostituto del cacao in proporzione 1:1.
  • Come sciroppo di carrube, ottenuto dalla polpa cotta e concentrata: aromatico e denso, è ideale per dolcificare yogurt, porridge o bevande calde.
  • Come addensante naturale (farina di semi di carrube): grazie alle sue fibre solubili, viene ampiamente utilizzata per conferire cremosità a salse, gelati e dolci al cucchiaio.
  • Come ingrediente di prodotti da forno e non come pane, grissini o pasta fresca, ai quali regala un colore scuro e un retrogusto dolce molto particolare.

Carrube: come utilizzarle in cucina

muffin crema di carrube
Foto di hansdakfamilyministry da Pixabay

Come è facile dedurre, grazie alle sue numerose forme, potete usare le carrube in cucina in una vasta serie di ricette.

  • Nelle torte e nei biscotti basta sostituire il cacao con la farina di carrube nella stessa quantità e con la possibilità di non utilizzare – o di ridurre – l’eventuale dose di zucchero prevista.
  • Negli smoothie e nei frullati si può aggiungere un cucchiaino di polvere di carrube a bicchiere: un esempio? Frullate una banana con del latte vegetale e la polvere, otterrete una bevanda energetica e senza caffeina.
  • Nelle creme, nei budini e nei gelati/granite la farina di semi di carrube funge da addensante naturale.
  • Nello yogurt e nei porridge basta aggiungere un cucchiaino di sciroppo di carrube (o di farina di polpa di carrube) per rendere più golosa la colazione.
  • Nell’impasto del pane e della pasta fresca aggiungere una piccola percentuale di farina di carrube (intorno al 10-15%) regala colore e profumo.

Per un uso più creativo, prova a unirla a formaggi stagionati o carne bianca: la dolcezza della carruba crea un contrasto sorprendente e raffinato.

Come ammorbidire le carrube per mangiarle

carruba
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

I frutti freschi e maturi del carrubo sono morbidi, e possono essere mangiati interi (sono dolci e piacevoli al palato). Le carrube essiccate, che si trovano più comunemente in commercio, possono risultare dure e difficili da masticare. Prima di consumarle è quindi utile ammorbidirle con qualche semplice passaggio:

  • Lavatele bene eliminando eventuali residui di polvere
  • Mettetele a bagno in acqua fredda da un minimo di 12 ore fino ad alcuni giorni, fino a quando vi accorgete che sono tornate ad essere facilmente masticabili
  • Una volta ammorbidite, asciugatele bene con della carta da cucina prima di consumarle o usarle

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Foto copertina di PublicDomainPictures da Pixabay

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