Come educare il cane: 10 consigli

Niente cibo mentre siete a tavola. Però giocate spesso con lui e non tirate troppo il guinzaglio quando uscite. Fatelo camminare al vostro fianco

educare il cane

Dal primo giorno nel quale un cane, anche cucciolo, entra in casa, inizia un lungo percorso di educazione. Nel quale la cosa fondamentale, proprio come con i bambini, è mantenere la barra dritta. Ovvero essere fermi, costanti, autorevoli, e non affastellare comandi contraddittori. Nel frattempo, ricordate che qualsiasi abitudine con il cane può avere un peso per la sua educazione. Non è necessario tirare e stringere troppo il guinzaglio quando è in passeggiata, piuttosto fatelo camminare accanto a voi. E guai se prende l’abitudine ad avere cibo mentre siete a tavola. Lo chiederà sempre. Ricordatevi però che è altrettanto fondamentale giocare con il vostro amico a quattro zampe. Dunque, con il cane non bisogna sprecare la propria reputazione e non bisogna sprecare l’affetto che riceviamo diventando troppo remissivi. Loro sono intelligenti e sanno cogliere bene le nostre debolezze. La palestra nella quale si consuma l’educazione del cane è la nostra casa, alla quale dobbiamo aggiungere tutte le zone nelle quali lo portiamo a passeggio (e anche in questo caso l’educazione è molto importante: un cane maleducato diventa malvisto e inavvicinabile).

Evitare le maniere forti

Vediamo 10 consigli fondamentali per educare bene un cane, con la giusta dose di leggerezza, senza farvi prendere dal panico, senza picchiarlo, e pronti a raccogliere i risultati sperati.

L’arrivo in casa

Le buone abitudini vanno fissate dal primo giorno in casa. Educarlo, per esempio, a fare i propri bisogni con regolarità, agli orari stabiliti e poi, mano a mano, all’esterno della casa. In una prima fase è bene osservare il cane, in modo anche da conoscervi meglio reciprocamente. Se il cane, a proposito di bisogni, si agita e annusa in modo nervoso ogni angolo dove circola, il messaggio è chiaro: dovete portarlo fuori se non volete che sporchi la casa. Allo stesso tempo evitate di lasciare in giro, alla sua portata, oggetti fragili e piccoli, che potrebbe facilmente distruggere. Non fatelo cadere in tentazione.

Gli spazi giusti

In poco tempo il cane avrà la sua cuccia. E non solo intesa come piccolo spazio dove riposare, ma come luogo privilegiato e personale della sua vita domestica. Una zona tutta sua. Il cane tenderà sempre a privilegiare una stanza dove potrà stare in compagnia con il suo padrone, l’integrazione avviene fin da cuccioli. Quanto allo spazio per dormire può essere la classica cuccia, o anche una cesta o una cassetta dai bordi alti (con un materassino e un panno lavabile), o semplicemente un comodo tappeto. L’importante è che sia alla giusta distanza da potenziali spifferi di aria fredda.

Come si sgrida un cane

Il cane deve imparare ad ascoltarvi. In fondo, il suo atteggiamento ricorda quello dei bambini: non sempre sono disponibili a fare quanto chiedete. E qualche volta è necessario sgridarli. Fatelo quando è necessario, e senza esagerare. Per esempio: quando abbaia troppo e senza alcun motivo. Questo è un atteggiamento da scoraggiare dall’inizio, per evitare che il cane prenda poi l’abitudine ad abbaiare magari solo per ricevere attenzione.

La parola-chiave quando si sgrida un cane è Basta! e va pronunciata con convinzione. E con una comunicazione manuale: per esempio mettendo una mano sul colle del cane.

Premiarlo rapidamente

Dal momento in cui il cane compie l’azione per la quale merita un premio all’attimo nel quale lo premiate, non devono trascorrere più di tre secondi. Il motivo è ovvio: se il tempo si dilata, il cane non assocerà il premio all’azione svolta, e quindi avrete sprecato un tassello del vostro puzzle educativo.  Le ricompense possono essere diverse. Lodi, carezze, apprezzamenti. Ma anche un bocconcino di cibo è sempre gradito.

Giocate spesso

Il gioco, nelle diverse forme possibili, ha almeno tre funzioni importanti per il cane. Innanzitutto lo diverte, lo rilassa, lo mette di buon umore. E dunque lo rende una compagnia ancora più piacevole del solito. In secondo luogo, l’istinto del gioco (presente già dalla terza settimana di vita) è uno sfogo per le tensioni del cane. Ecco il motivo per il quale bisogna, per esempio, farlo correre all’inseguimento e alla ricerca di uno dei suoi oggetti preferiti. Infine, il gioco è un canale privilegiato di rafforzamento del rapporto tra cane e padrone. Entrambi ne hanno tutto da guadagnare.

Quando iniziare a dare i comandi a un cucciolo?

Prima si inizia a dare comandi al cucciolo e meglio è per tutti. Dopo i primi novanta giorni potete già partire con i primi comandi: Seduto, A cuccia, A terra. Poi si passa alla seconda fase, quella decisiva, durante la quale non dovete fare confusione. Educare un cane non significa addestralo. E concentratevi bene su due aspetti: educatelo a camminare e a mangiare in modo corretto. Anche per i cani la buona alimentazione garantisce buona salute e longevità.

Insegnate a camminare

L’attività fisica è fondamentale anche per i cani. Nel portarli a passeggio tenete conto di alcune buone abitudini. Primo: devono camminare al vostro fianco, salvo quando rincorrono un oggetto che avete lanciato ed è da riprendere. Secondo: non tirate troppo il guinzaglio e se il cane tende a strappare, fermatevi fino a quando non si tranquillizza. Terzo: quando l’ambiente lo consente, fatelo andare senza guinzaglio. Quarto: considerate come fondamentale il comando «Vieni». È una delle parole più importanti che il cane deve capire e seguire, anche per ovvi motivi di sicurezza e per evitare incidenti. Soltanto dopo arrivano altri comandi essenziali: per fare stare il cane seduto, a terra accucciato, disteso.

Educazione con il cibo

Per quanto i cani, in genere e alcune razze in particolare, siano sempre affamati, il rapporto con il cibo e con i pasti rientra pienamente nel galateo del nostro compagno di vita. Il cane deve abituarsi, e dipende da noi e dal nostro comportamento, ad aspettare l’orario del suo pranzo, e tocca a noi garantire un’alimentazione varia ed equilibrata, le giuste dosi e innanzitutto orari regolari. Non c’è da spaventarsi se il cane mangia in fretta, fa parte del suo spirito competitivo: meglio se riuscite a convincerlo a rallentare.

Cosa non far mangiare al cane

Evitate gli avanzi

I cani hanno un apparato digerente molto più delicato di quello dell’uomo e questo va tenuto presente nel tipo di alimentazione che si sceglie. Una volta che avete consentito al cane di piazzarsi accanto a voi, in attesa di cibo, mentre siete a tavola, sarà poi difficile liberarlo da questa abitudine. Evitate anche di dare cibo se il cane guaisce (è un’altra cattiva abitudine) o se abbaia.

Cibi da evitare

Non sono pochi, ed è bene essere informati per evitare pessime sorprese. La cioccolata, per esempio, è altamente tossica e anche poche decine di grammi possono essere letali. Cipolle e aglio hanno un effetto intossicante per i cani, E le ossa di pollo, tacchino e coniglio sono assolutamente da evitare. Troppo piccole, con il rischio che, frantumandosi, vadano a bucare esofago, stomaco o intestino.

Il senso del gusto è diverso

Il senso del gusto del cane non è sviluppato come quello dell’uomo. E ciò porta i cani, tendenzialmente, a mangiare tutto e di tutto. Un motivo in più per definire una dieta corretta, da seguire con attenzione, magari con la consulenza del veterinario. E somministrando il cibo un paio di volte nel corso della giornata, senza concentrarlo in un unico orario sovraccaricando così l’apparato digerente.

Quante parole al giorno può imparare un cane?

Il cane non è un uomo, e la sua capacità di apprendimento, in termini di parole, non è illimitata: quante ne può imparare al giorno? Il professore Shany Dror, dell’università Loránd Eötvös di Budapest, con un gruppo di ricercatori, ha cercato di misurare il ritmo con il quale un cane è in grado di arricchire il suo dizionario. Sono stati presi in esame cani in nazioni diverse, e alla fine si è arrivati alla conclusione che i cani più intelligenti riescono a imparare anche due parole al giorno. Chi sono? I border collie, una varietà molto utilizzata per badare alle greggi e ubbidire ai comandi dei pastori. D’altra parte, già nel 2010 un border collie chiamato Chaser dimostrò agli esperti che lo esaminavano di essere stato capace di apprendere 1.022 parole. Record mondiale.

Quando è troppo tardi per educare un cane?

Il cane si può educare a qualsiasi età. Non è mai troppo tardi. Certo: le buone abitudini, a partire dall’obbedienza ai nostri comandi, vanno prese da cuccioli. Ma il cane è in grado di imparare a prescindere dalla sua età. Ovviamente, parliamo di educazione, cioè di atteggiamenti quotidiani, e non di addestramento, per il quale a una certa età potrebbe essere troppo tardi.

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