Di città sostenibili ce ne sono tante. Nel senso che per arrivare alla metà di questa definizione, ci sono diversi passi da compiere, e non tutti hanno a che fare in senso stretto con l’ambiente o con il verde. La città sostenibile (Obiettivo numero 11 dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile) è «inclusiva, conveniente, sicura e duratura». Tre aggettivi che vanno declinati, sapendo che entro il 2050, i due terzi della popolazione mondiale vivrà proprio nelle città.
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Lotta al caro-alloggi
La città sostenibile non allarga, ma restringe le distanze economiche e sociali. Ricuce, secondo una celebre definizione di Renzo Piano, le periferie e non concentra la parte più benestante della popolazione nelle zone centrali. L’inclusione comprende anche uno dei temi più caldi nello sviluppo delle aree urbane: i prezzi proibitivi per gli acquisti e gli affitti delle abitazioni. La città sostenibile in qualche modo, e con scelte politiche mirate, contiene il fenomeno del caro-alloggi.
Trasporti e servizi che funzionano in tutti i quartieri
Il primo parametro per misurare la “convenienza” non è collegato soltanto al costo della vita, ma alla qualità dei servizi e dei trasporti che la città offre. Per tutti. I mezzi pubblici devono essere efficienti, sia nelle aree del centro sia nelle periferie. Puntuali, puliti, sicuri. Si tratta di uno degli investimenti più significativi da fare nelle aree urbane, sempre più densamente popolate, accanto ai miglioramenti dei servizi di competenza comunale, dagli asili alla raccolta fino allo smaltimento dei rifiuti.
Alberi
Non esiste solo una sicurezza personale, garantita dalle forze dell’ordine, alla quale i cittadini hanno diritto. La città sostenibile protegge le persone dai danni provocati dall’inquinamento (anche riducendo il traffico e la velocità di circolazione nelle zone urbane), dalla cattiva qualità dell’aria, dal deficit di spazi verdi. Il principale strumento per migliorare la sicurezza ambientale è rappresentato dagli alberi, che vanno piantati e curati in tutti i quartieri della città.
Cura dei luoghi storici e dell’arredo urbano
La città duratura cura tutto il suo patrimonio, culturale e naturale. Protegge la sua storia, le sue vocazioni artistiche e artigianali, i luoghi che la rendono famosa e visitata. Ma è anche una città che non trascura l’arredo urbano (dove sono finite le panchine? Perché scompaiono?), la cura dei marciapiedi, dei giardini, dei parchi. Tutto viene preservato in chiave di sostenibilità, a beneficio anche delle nuove generazioni.
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