Bonus 2025: quali sono e come si ottengono

Dagli elettrodomestici alle caldaie, ai mobili e ai condizionatori. Tutte le opportunità per i consumatori

bonus 2025

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 sono cambiate le detrazioni e gli incentivi a cui si può accedere attraverso gli ormai noti bonus ristrutturazione, eco-bonus o conto termico. I bonus 2025 permettono di acquistare o cambiare i vecchi elettrodomestici, caldaie, condizionatori o impianti di riscaldamento con apparecchi nuovi che consentono di accedere ad una classe energetica con efficienza A o B di nuova generazione. Ma vediamo come e chi può accedervi.

Elettrodomestici

Nella Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto un nuovo Bonus dedicato agli elettrodomestici per incentivare l’acquisto di apparecchi ad alta efficienza energetica prodotti in Europa. Manovra spinta da una crisi sistemica che per dura da diversi anni nel settore che ha portato ad una stasi.

Gli incentivi sono volti a promuovere gli acquisti da parte di quella fascia di popolazione che non potrebbe permettersi di acquistare un nuovo elettrodomestico di una classe energetica elevata. Ecco come funziona questa tipologia di incentivo nel 2025.

Dettagli del bonus:

  • Contributo: 30% del costo di acquisto, con un massimo di 100 euro per elettrodomestico.
  • ISEE inferiore a 25.000 euro: il contributo massimo sale a 200 euro.
  • Limite: un solo elettrodomestico per nucleo familiare.
  • Requisiti:
    • Classe energetica non inferiore alla nuova classe B.
    • Produzione europea.
    • Smaltimento documentato dell’elettrodomestico obsoleto.

Questo incentivo mira a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, supportando al contempo la produzione europea.

Caldaie

A partire dal 1° gennaio 2025, non saranno più disponibili incentivi fiscali per l’acquisto e l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili, come il gas. Lo stop alle caldaie a gas (non le caldaie a condensazione ibride che, ad ogni modo, per direttiva europea, dovrebbero comunque essere abbandonate del tutto entro il 2029) e ad altre caldaie alimentate solo con combustibili fossili segue un piano europeo che mira a sostituire gli impianti di riscaldamento più inquinanti con alternative più sostenibili durante i prossimi anni. 

Nello specifico, la manovra del 2025 ha:

  • Escluso dagli incentivi le caldaie a gas e altre tipologie di caldaia che sfruttano solo ed esclusivamente fonti fossili per l’alimentazione. Pertanto, gli italiani non potranno beneficiare di detrazioni fiscali nell’ambito del Bonus Ristrutturazione o dell’Ecobonus.
  • Creato un’eccezione per gli incentivi sugli apparecchi ibridi, composti da una pompa di calore e una caldaia a condensazione, controllati da una centralina unica.
  • Prorogato il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus per accedere ad uno sconto fiscale del 50% sulle altre tipologie di caldaie invernali per riscaldamento degli ambienti domestici e non.

Questa misura è in linea con la Direttiva Case Green dell’Unione Europea, che mira a ridurre l’uso di combustibili fossili e a promuovere fonti di energia più sostenibili.

Ecobonus

L’Ecobonus prevede una detrazione del 50% dall’IRPEF o dall’IRES, suddivisa in 10 rate annuali, per interventi su edifici già esistenti, inclusi quelli strumentali o rurali.

Interventi ammessi:

  • Sostituzione di climatizzatori con impianti ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione classe A).
  • Installazione di generatori di calore a biomasse con sistemi di termoregolazione evoluti.
  • Reti di distribuzione e dispositivi di controllo.

Detrazioni massime:

  • 50% per l’abitazione principale (fino a 30.000€).
  • 36% per altre abitazioni.

Le spese ammesse includono anche lavori edilizi e prestazioni professionali legate agli interventi.

Bonus ristrutturazione per le caldaie

In questo caso è prevista una detrazione del 50% (fino ad un massimale di 96.000€ per unità immobiliare), suddivisa in 10 rate annuali, per la sostituzione di caldaie a condensazione, con o senza termoregolazione evoluta, purché siano almeno di classe A.

Requisiti:

  • Interventi di manutenzione straordinaria.
  • Contribuenti Irpef, residenti o non residenti, possono accedere all’agevolazione.

Superbonus per caldaie

Per interventi trainanti del Superbonus, la detrazione scende dal 70% del 2024 al 65% nel 2025. È applicabile solo a lavori avviati entro il 15 ottobre 2024 su edifici plurifamiliari, condomini e altre categorie specifiche.

Interventi inclusi:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale su parti comuni.
  • Installazione di sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione).

Conto Termico 2.0

Il Conto Termico offre contributi a fondo perduto fino al 65% per interventi che migliorano l’efficienza energetica.

Interventi incentivati:

  • Sostituzione di caldaie con modelli a condensazione o pompe di calore.
  • Installazione di collettori solari termici e sistemi ibridi.
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con pompe di calore.

Beneficiari:
Privati, imprese e pubbliche amministrazioni possono accedere al contributo, con procedure semplificate per apparecchi inclusi nel catalogo GSE.

Condizionatori

Per quanto riguarda i condizionatori, nel 2025 sarà possibile beneficiare di incentivi per l’acquisto di modelli ad alta efficienza energetica attraverso l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione.

Dettagli:

  • Ecobonus: detrazione fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione con modelli a pompa di calore ad alta efficienza.
  • Bonus ristrutturazione: detrazione del 50% per l’acquisto di condizionatori a basso consumo energetico, anche in assenza di una ristrutturazione edilizia.

Carta nuovi nati

La Legge di Bilancio 2025 contiene una nuova misura chiamata “Carta per i nuovi nati” o “bonus nuove nascite” (articolo 1, commi 206-208) che riconosce 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40.000 euro.

È un contributo economico che serve per sostenere i genitori nell’affrontare le prime spese legate alla nascita di un figlio. La misura costa 330 milioni di euro per l’anno 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Bonus per donne con figli

Nella nuova Legge di Bilancio sono stati prorogati altri due bonus dedicati alle donne lavoratrici con figli a carico. Il primo si chiama bonus mamme in busta paga. Una decontribuzione per le madri che prevede la sospensione dell’obbligo di contribuzione per le donne lavoratrici dipendenti che abbiano almeno due figli. Il cambiamento per il 2025 riguarda anche le donne con Partite IVA.

Viene riconfermato il bonus per i dipendenti con figli a carico. I lavoratori, quindi, con almeno un figlio avranno la possibilità di ottenere un bonus di 2.000 euro (come nel 2024) elargiti sotto forma di fringe benefit. Il supporto è valido anche per chi non ha figli, ma con un bonus effettivo, ed esentasse, di 1.000 euro.

Bonus per le famiglie

Viene riconfermato il bonus bollette 2025 già introdotto nel 2024 per le famiglie in condizioni di disagio economico e di disagio fisico. Resta in vigore anche l’agevolazione per gli anziani oltre i 75 anni, persone disabili o in condizioni svantaggiate. Si tratta di una misura strutturale e quindi gli sconti continueranno ad essere effettivi per 12 mensilità rinnovabili ai singoli cittadini e alle famiglie con ISEE entro 9.530 euro oppure, in caso di 4 o più figli a carico, con ISEE fino a 20.000 euro.

A partire dal 2025 prende vita anche la Dote per la Famiglia, un intervento previsto nella Legge di Bilancio 2025 con l’obiettivo di sostenere le famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni. Questo programma è pensato per favorire la partecipazione ad attività sportive e ricreative durante il tempo libero dagli impegni scolastici, offrendo contributi economici alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido è stato leggermente potenziato: le famiglie con figli di età fino a 3 anni possono richiederlo come aiuto economico, ottenendo un contributo massimo di 3.000 euro all’anno per sostenere le rette degli asili nido o di servizi di assistenza domiciliare per minori con patologie.  Gli importi variano in base all’ISEE.

Bonus mobili

permette di ottenere una detrazione del 50% sulla spesa fruita da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia acquistando nuovi mobili e/o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Il limite del bonus era stato ridotto a 5.000 euro per il 2024 ed è stato confermato allo stesso modo nel 2025.

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