Bonus riscaldamento e caldaie 2025-2026: quando e come si può avere

Dai benefici sono esclusi gli impianti alimentate con combustibili fossili, compreso il metano. Contributi solo per caldaie green

bonus riscaldamento e bonus bollette 2024
Un vero e proprio “bonus riscaldamento” o anche “bonus caldaie” non esiste, ma ci sono alcuni incentivi, per tutti e anche generosi, legati all’ecobonus e al Bonus Ristrutturazioni,  per impianti di riscaldamento che non sono alimentati da combustibili fossili, compreso il metano (questa novità è stata introdotta di fatto dal 2025). Ed esistono poi dei bonus sulle bollette per il riscaldamento riservati a persone che hanno redditi bassi.
 

Chi può ottenere  l’ecobonus 

L’esclusione introdotta dal 2025 all’ecobonus per il riscaldamento non si applica a:
  • microcogeneratori, quand’anche siano alimentati da combustibili fossili;
  • generatori a biomassa;
  • pompe di calore ad assorbimento a gas, il cui bruciatore assolve a una diversa funzione, considerato, altresì, l’elevato grado di rinnovabilità dell’energia fornita per la copertura degli usi finali.
Possano continuare a beneficiare dell’agevolazione anche i sistemi ibridi costituiti da una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.
 

Quanto vale il contributo

Il beneficio consiste in una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES del 50%, da dividere in

La conditio sine qua non per poterne usufruire è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.

Gli incentivi  per la caldaia attraverso il Bonus Ristrutturazione

La sostituzione di generatori di calore rientra anche tra gli interventi di manutenzione straordinaria agevolati con il Bonus Ristrutturazione. In questo caso la detrazione è del 50% da ripartire in 10 quote annuali di pari importo fino a un ammontare complessivo non superiore a  96.000 euro per unità immobiliare.

È possibile beneficiare della detrazione fiscale anche se si acquista la caldaia senza sistema evoluto di termoregolazione. Il requisito richiesto è che la caldaia sia almeno di classe A. L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione.

Secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate, sono esclusi dalla detrazione del Bonus Ristrutturazione  anche gli interventi di nuova installazione delle caldaie a condensazione.

Qui trovate tutte le indicazioni sul Bonus Ristrutturazione dedicato al cambio della caldaia. 
 

Bonus bollette

Il bonus riscaldamento relativo alle bollette riguarda invece alcune categorie, e in particolare chi ha un determinato reddito ISEE e nucleo familiare. Nel dettaglio:

  • ISEE non superiore a 9.530 euro: Per i nuclei familiari standard, il limite ISEE per beneficiare del bonus bollette per luce, gas e acqua è di 9.530 euro.
  • ISEE non superiore a 20.000 euro per famiglie numerose: Per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico, il limite ISEE è elevato a 20.000 euro per accedere allo stesso tipo di bonus.

Come si ottiene il bonus bollette

Il bonus bollette si ottiene attraverso una procedura relativamente semplice. Inizialmente, è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per acquisire l’attestazione ISEE. Se l’ISEE e la composizione del nucleo familiare soddisfano le soglie stabilite, il bonus verrà applicato automaticamente per 12 mesi sulle bollette di acqua, luce e gas. Per i casi di disagio fisico, è richiesta una domanda formale al comune di residenza dell’intestatario del contratto di fornitura. Questa persona può differire dal beneficiario del bonus, purché appartenga al suo nucleo familiare. La domanda deve includere un certificato dell’ASL che attesti il disagio fisico, il modulo B compilato, il codice POD e la potenza impegnata contrattuale.

 

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