
Tutti ricordano la tempesta Vaia, alla fine dell’ottobre del 2018, quando nell’arco alpino delle regioni del Nord Est si abbatterono pioggia e venti capaci di distruggere 9 milioni di metri cubi di legname e di colpire 42mila e 500 ettari di foreste. Con alberi preziosi, compresi quelli con i quali si realizzano i famosi violini Stradivari.
PROGETTO VAIA
Di fonte a un disastro biblico, tre giovani, Federico Stefani, Paolo Milan e Giuseppe Addamo, hanno fondato la società Vaia, con due obiettivi. Il primo: realizzare prodotti di alto contenuto tecnologico che fanno rivivere il legno delle Dolomiti, con le sue caratteristiche. Prodotti utili, sostenibili, dove si possano rintracciare le origini di un artigianato di altissimo livello che in queste zone è sempre stato legato all’arte alla musica.
VAIA CUBE
Così è nato Vaia Cube; un elemento di design, piccolo, a forma di cubo, realizzato con il legno naturale di queste foreste. Ogni pezzo è diverso dall’altro, in quanto risale a un diverso taglio d’ascia. E al centro del piccolo cubo di legno dolomitico si trova una fessura, scolpita su misura per contenere uno smartphone. A quel punto, quando siete a casa o al lavoro non potrete più dimenticare il vostro smartphone o preoccuparvi di dove si trovi. È ben protetto e custodito in questa cassa armonica su misura, tutto in legno. L’altro vantaggio consiste nel fatto che i suoni, le parole e la musica, trasmessi attraverso il cubo Vaia vengono amplificati senza l’uso di energia esterna. Solo naturalmente. E ciò grazie alle caratteristiche degli alberi più diffusi in queste foreste: i larici e gli abeti rossi. Il cubo prodotto dalla Vaia costa 54 euro a pezzo.
RECUPERO DEGLI ALBERI DELLE DOLOMITI
Il secondo obiettivo del progetto è quello di ripiantare, almeno in parte e in un arco di tempo ragionevole, gli alberi distrutti dall’alluvione del 2018. Finora i target sono stati quasi rispettati, e l’obiettivo di 50mila nuovi alberi entro la fine del 2021 è raggiunto al 75 per cento.
“Vaia” è candidato al Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Giovani – Start up”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook dedicata al progetto “Vaia”
LE STORIE DI CHI VUOLE SALVARE GLI ALBERI E LA NATURA:
- Carlo Marenda, il ragazzo che salva i boschi del tartufo bianco
- Bresso: la battaglia dei cittadini per salvare quattro ettari di bosco trentennale
- Jadav Molai Payeng, l’uomo della foresta. In India ha piantato, da solo, 550 ettari di bosco
- Sul Massiccio del Pollino, i faggi più antichi del mondo. Il segreto della loro longevità? La crescita lenta, ma costante