Nonostante sia conosciuto soprattutto come abilissimo cane da caccia, molto rapido e dall’olfatto imbattibile, il segugio italiano è anche un adorabile cane da compagnia, fedelissimo e obbediente. Si dimostra paziente e dolce persino con i bambini, che lo adorano! Un tempo si distinguevano due varietà, oggi riconosciute come razze distinte.
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SEGUGIO ITALIANO
Il segugio italiano è una razza molto diffusa sul nostro territorio ma in realtà le razze oggi riconosciute, un tempo considerate solo varietà, sono due: il segugio italiano a pelo raso e quello a pelo forte.
In generale si tratta di un cane ben proporzionato, decisamente slanciato, con testa stretta e allungata. Ottimo guardiano, dolce e molto sensibile.
ORIGINI
Le sue origini vanno rintracciate nei cani da corsa dell’Antico Egitto, che vennero condotti sulle coste del Mediterraneo dai commercianti fenici. Proprio come il segugio italiano, i suoi antenati avevano orecchie pendenti e gli assomigliavano moltissimo nell’anatomia generale. Il primo standard di razza venne redatto nel 1929 mentre nel 1989 l’ENCI riconobbe due razze distinte in base alla tipologia di pelo.
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STORIA
Del segugio italiano troviamo traccia in molti testi di autori latini e rinascimentali. D’altronde è sempre stato utilizzato come cane per la caccia al seguito. La razza è tipica della Pianura e delle Prealpi Padane, dove la sua presenza è testimoniata fin da tempi antichissimi.
ASPETTO
Si tratta di un cane dal corpo slanciato di medie proporzioni con testa stretta e allungata. Ecco le sue principali caratteristiche fisiche:
- muso lungo
- occhi a mandorla dall’espressione dolce grandi e di colore scuro
- orecchie lunghe e triangolari
- coda lunga
- peso tra i 20 e i 28 kg per i maschi, per le femmine compreso tra i 18 e i 26 kg
- altezza al garrese: esemplari maschi 52-58 cm, femmine 48-56 a cm.
Per quanto riguarda la razza a pelo raso, il pelo risulta liscio e lucente, mentre nella razza a pelo forte è ruvido e corto. Sono ammessi due colori: fulvo unicolore e nero focato.
SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO
Le due razze di segugio si differenziano per la tipologia di pelo: quello a pelo raso ha un mantello denso e fitto, liscio e lucente su tutto il corpo. I colori ammessi sono fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni.
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SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE
Il segugio italiano a pelo forte presenta un mantello ruvido e corto, la lunghezza media del pelo non deve superare i 5 cm. I colori ammessi sono fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni.
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CARATTERE
Un cane molto sensibile, dolce e paziente, adorabile anche con i bambini. Addestrarlo non comporta particolari sfide perché si tratta di una razza obbediente, ma è importante ricompensarlo e non essere troppo severi perché è molto sensibile e potrebbe rimanerci male!
CURE
Il segugio italiano gode di buona salute e non necessita di particolari cure. L’importante è che abbia a disposizione un giardino in cui muoversi e giocare, e se fa vita da appartamento è fondamentale portarlo a spasso regolarmente. In ogni caso privilegiate un’alimentazione sana ed equilibrata e sottoponetelo a regolari visite veterinarie.
ADOZIONE
Il segugio italiano, essendo un cane molto sensibile, fa un po’ fatica ad adattarsi a una nuova famiglia se adottato da adulto. Questo non deve assolutamente scoraggiarvi, ma è importante saperlo perché ci vorrà un po’ di pazienza in più! Per quanto riguarda l’adozione, vi consigliamo di consultare le pagine facebook di Rescue o associazioni dedicate alla razza come “Adotta un segugio“.
SEGUGIO SVIZZERO
Oltre al segugio italiano, troviamo anche i segugi svizzeri di taglia media che dal 1987 sono considerati un’unica razza suddivisa in base al colore:
- Segugio del Bernese
- Segugio del Giura
- Segugio di Lucerna
- Segugio svizzero propriamente detto.
Gli antenati dei segugi svizzeri venivano utilizzati per la caccia al seguito in Italia e in Austria, e sono gli stessi da cui discendono i segugi italiani e francesi.
Esistono anche segugi svizzeri di taglia piccola selezionati dagli allevatori, praticamente uguali a quelli di taglia media ma più bassi.
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