Come si usa il saturimetro

A riposo e con il dito riscaldato. I valori ottimali, e come si sceglie il modello da tenere in casa

In questo periodo di pandemia da coronavirus è più importante del termometro. E può aiutare molto, ciascuno di noi, per capire quando è necessario preoccuparsi e quando invece sprechiamo solo tempo e spazi utili per altri nel richiedere un ricovero ospedaliero.

SATURIMETRO E COVID 19

Stiamo parlando del saturimetro, detto anche pulsossimetro o ossimetro, uno strumento, molto piccolo ed efficace, in grado di misurare in tempo reale il grado di saturazione di ossigeno e la frequenza cardiaca. Un tempo questo strumento veniva utilizzato generalmente negli ospedali, ma adesso, grazie anche alla facilità con la quale si procede alla misurazione richiesta, è consigliato anche per un uso casalingo.

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COS’È IL SATURIMETRO

Non c’è un esperto, un primario ospedaliero, un titolare di cattedra, o anche un semplice medico di base, che non consigli di tenere in casa il saturimetro che, monitorando la funzione respiratoria, è in grado di fornire le giuste indicazioni per intervenire. La quantità di ossigeno contenuta nel sangue è un parametro decisivo per i malati di Covid-19 e per chi viene considerato un soggetto a rischio.

SATURIMETRO: VALORI OTTIMALI

I parametri sono chiari e precisi. I valori di saturazione di ossigeno superiore al 95 per cento, e in particolare tra il 94 e il 98 per cento, sono da considerarsi normali. Se i valori oscillano tra il 91 e il 94 per cento, allora il paziente ha una forma lieve di ipossiemia, ovvero un deficit di ossigenazione del sangue.  Se il saturimetro indica valori tra l’86 e il 90 per cento allora l’ipossiemia è moderata; se i valori sono uguali o al di sotto dell’85 per cento allora siamo in presenza di una situazione grave.

COME FUNZIONA IL SATURIMETRO

In ogni caso, ecco il grande vantaggio del saturimetro in tempi del Covid-19, grazie ai valori rilevati dallo strumento, il medico, anche solo telefonicamente potrà decidere gli eventuali accertamenti da fare (anche un’ecografia polmonare a domicilio) o la necessità inderogabile di un ricovero. Non a caso ci sono alcune regioni che si sono attivate per rifornire le famiglie di saturimetri nell’ambito delle prestazioni offerte dal Servizio sanitario nazionale.

In ogni caso, il saturimetro consente un percorso corretto, con un primo intervento diagnostico a domicilio, anche telefonico, per evitare allarmi inutili e ricoveri generatori di sprechi. Ma senza, allo stesso tempo, ritrovarsi improvvisamente in una situazione di emergenza. I valori ottimali del saturimetro devono anche tenere conto dell’età e delle condizioni generali del paziente. Una persona anziana, con altre patologie, può considerarsi al sicuro anche con valori di saturazione tra il 91 e il 94 per cento, mentre al disotto deve iniziare a preoccuparsi. Una persona giovane e sana invece ha un campanello d’allarme già al di sotto del 97 per cento. Altri elementi da tenere presenti, che potrebbero aggravare il quadro, sono la febbre, la tosse e il respiro non regolare.

SATURIMETRO: PERCHÉ È IMPORTANTE AVERLO IN CASA

Il modo d’uso del saturimetro è molto semplice. Si accende, si inserisce la pinza su un dito fino in fondo in modo che il LED illumini la parte centrale dell’unghia e si attende qualche secondo per la misurazione della saturazione dell’ossigeno e della frequenza cardiaca. Tutto automatizzato.  L’importante che la mano sia stesa su un piano solido e non sospesa in aria.

Poi ci sono alcune precauzioni da prendere per l’uso migliore del saturimetro. Lo strumento va utilizzato a riposo, e anche dopo una breve camminata di sei non più di sei minuti, dentro casa. Se dopo questa seconda prova, chiamata walking test, la saturazione non varia rispetto al valore iniziale, allora significa che i polmoni funzionano davvero bene.

Altre cose importanti: il dito essere leggermente riscaldato, specie per le persone che hanno problemi in generale di circolazione, la misurazione va fatta sempre nella stessa posizione, senza guanti e senza smalto.

QUANTO COSTA IL SATURIMETRO

Il catalogo dei modelli, con i relativi prezzi, è davvero molto ampio. E si parte da 9-10 euro per arrivare fino a oltre cento euro. Ovviamente in questa ampia gradazione di prezzi contano i modelli e le funzioni: quante più cose sono rilevate attraverso il saturimetro, tanto più il prezzo sale. Anche in questo caso diamo un consiglio anti-spreco: in casa è inutile avere modelli troppo sofisticati e con eccessive funzioni. C’è perfino il rischio di non saperli usare e di sprecare soldi. Un modello da 30 euro, al massimo è più che sufficiente; al di sopra sono adatti agli specialisti e agli ospedali.

DOVE SI COMPRA IL SATURIMETRO

Anche in questo caso la scelta da fare è molto semplice. Ci sono le farmacie, sempre ben fornite di questo articolo. E ci sono i siti internet, a partire dalle piattaforme più note e affidabili: Amazon, eBay, ePrice.

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