2009: torna la Dolce Vita a Cinecittà

A volte la crisi puo’ essere un’opportunita’. Lo dicono gli economisti, lo dice l’esperienza. E lo afferma con sicurezza il nuovo amministratore delegato di Cinecitta’-Luce, Luciano Sovena. Sovena e’ un avvocato di cinema, nel senso che ha sempre operato in questo campo e ha saputo riscuotere consensi e simpatia, da destra come da sinistra. Negli […]

A volte la crisi puo’ essere un’opportunita’. Lo dicono gli economisti, lo dice l’esperienza. E lo afferma con sicurezza il nuovo amministratore delegato di Cinecitta’-Luce, Luciano Sovena. Sovena e’ un avvocato di cinema, nel senso che ha sempre operato in questo campo e ha saputo riscuotere consensi e simpatia, da destra come da sinistra. Negli Anni Novanta organizzo’ a Frosinone una piccola ma divertente rassegna sul cinema comico. Dal 2003 e’ amministratore delegato dell’Istituto Luce, ora fuso nella nuova societa’. La fusione e’ stato un atto coraggioso, fortemente voluto da Gaetano Blandini, direttore generale del cinema presso il ministro Bondi. Blandini e’ stato per un anno commissario di Cinecitta’, che versava in condizioni economiche difficili. C’era un forte passivo dovuto soprattutto a Mediaport, una rete di sale che in pochi anni ha accumulato forti debiti. Blandini ha ceduto Mediaport, risanato il bilancio e nominato me amministratore e Roberto Cicutto presidente. Cicutto ha come me una grande esperienza di cinema: ha prodotto i film di Olmi, di Spike Lee, e’ stato l’inventore della distribuzione Mikado specializzata in film di qualita’. Il mandato e’ stato molto chiaro: risparmiare e rilanciare.

Detto fatto. Cinecitta’ e Istituto Luce si accorpano nella nuova societa’, che ha varie divisioni. Una si occupa di promuove e commercializzare il cinema italiano all’estero anche attraverso rassegne (ne hanno appena fatta una a Shanghai e una a New York). Una deve valorizzare l’archivio e non e’ poco, dato che il Luce e’ il piu’ importante archivio audiovisivo di Europa, una miniera di informazioni per gli storici e non solo per loro. L’archivio e’ oggi digitalizzato con tecniche d’avanguardia – dice Sovena -, e’ consultabile attraverso il sito e chiunque tratti la storia del Novecento per immagini non puo’ prescindere da noi. Un’altra divisione deve produrre e distribuire film, soprattutto opere prime e seconde. Con queste operazioni abbiamo gia’ risparmiato molti soldi e reperito molte risorse: adesso si tratta di usarle, afferma ancora Sovena.

E le sorprese sono proprio qui.
E anche il possibile rilancio. Cinecitta’-Luce si e’ aperta a partner stranieri. Ha rilanciato la scuola di cinema di Casablanca in Marocco, di cui il Luce era socio. Coproduce il prossimo film di John Turturro, un documentario sulla canzone napoletana con ambizioni internazionali. Ha progetti con Jan Moito, uno dei produttori piu’ importanti d’Europa, partner televisivo con la sua societa’ Bavaria di molte fiction (adesso sta girando Sissi, la vita della principessa austriaca che sara’ interpretata da Cristiana Capotondi, coprodotta con la Publispei di Carlo Bixio). Ha fatto un accordo con Rai Trade per delle collection di documentari da vendere in edicola. Sta per proporre il nuovo film prodotto da Fabrizio Mosca, il produttore di Nuovomondo di Crialese. Ha gia’ pronto un documentario di Marco Spagnoli sull’epoca della Dolce Vita, che potrebbe essere presentato in qualche festival. Sta producendo con Tilde Corsi (la produttrice dei film di Ozpetek, in particolare di La finestra di fronte) un film importante come Venti sigarette a Nassirya e con Gregorio Paonessa, produttore di documentari, il nuovo film di Michelangelo Frammartino, promettente talento italiano. Ha fatto un accordo con l’Argentina per intensificare le coproduzioni. Ha commissionato documentari a registi indipendenti come Marco Bechis e Maurizio Sciarra.

Insomma, tanta carne al fuoco. Carne giovane, e un fuoco fatto con poca legna e grande intraprendenza. Sovena e’ certo che sia la via giusta: Il cinema pubblico deve valorizzare il grande patrimonio del nostro cinema del passato, far conoscere all’estero il cinema del presente e puntare sui giovani e sulle coproduzioni. A questo sto dedicando tutte le mie energie. E con gli occhi di tutto il cinema addosso. Ci riuscira’? Una cosa e’ certa: da tempo non c’era tanto interesse per Cinecitta’ e il Luce. In questo l’entusiasmo di Sovena e contagioso: per i risultati, aspettiamo fiduciosi.

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