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DOVE SI BUTTANO SFALCI E POTATURE
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL LEGNO
L’imballaggio che più di tutti ci si ritrova a dover smaltire è sicuramente il pallet, così come le cassette della frutta e della verdura. A meno che questi rifiuti non possano essere riciclati, bisogna portarli presso l’isola ecologica del proprio comune di appartenenza. Qui vanno poi gettati in un contenitore che reca la scritta “legno”.
DOVE BUTTARE IL LEGNO
Si può anche chiamare il servizio di «Ritiro rifiuti ingombranti», se qualcuno vi risponde, e così il legno sarà prelevato direttamente a domicilio, secondo il calendario della raccolta differenziata settimanale del comune dove vivete.
SMALTIMENTO LEGNO
In questo modo, i rifiuti di legno vengono trasformati nuovamente in legno che viene poi adoperato per qualunque altro scopo. Ci sono dei luoghi in cui le cassette della frutta possono, ad esempio, essere gettate insieme ai rifiuti umidi, perché il loro legno è compostabile; tale opportunità dipende però dalle disposizioni del comune di appartenenza. Il legno degli alberi può essere anche arso, mentre le potature degli arbusti e delle siepi, insieme agli sfalci da giardini possono essere compostati, insieme ad alcuni rifiuti umidi. Il legno evita che il compostaggio dell’umido emani un cattivo odore. Con questo mix di umido e legno, si ottiene un ottimo terriccio.
COME SMALTIRE SFALCI E POTATURE
Un capitolo a parte è rappresentato dal legno derivato dagli sfalci e dalle potature. Sulla base di una legge del 2006, questo tipo di spazzatura rientra nei rifiuti urbani. In particolare rifiuti vegetali, come quelli che provengono da aree verdi, come giardini, parchi e aree cimiteriali. L’articolo 185 della legge, invece, afferma invece che sono esclusi dalla normativa sui rifiuti, la paglia, gli sfalci, le potature e altro materiale agricolo o forestale e naturale, non pericolosi, utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa.
SMALTIMENTO SFALCI E POTATURE
Dunque, riassumendo, gli sfalci e le potature, non sono più da considerarsi dei rifiuti, sempre che non siano pericolosi, che provengano da attività agricole o forestali o dalla manutenzione di aree pubbliche, siano utilizzati in agricoltura o per produrre energia. Restano invece rifiuti speciali, se derivano da attività lavorative, come ad esempio quella di giardinaggio professionale.
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COME RIUTILIZZARE GLI SCARTI DI POTATURA
Abbiamo già detto come gli sfalci e le potature, insieme al legno, possano essere riutilizzati come componenti del compost casalingo. Le foglie, i piccoli rami e le radici possono essere collocate nella compostiera e divenire così dell’ottimo terriccio. Se gli scarti sono di grosse dimensioni, si possono trasformare in “cippato” (che è il legno ridotto a scaglie, attraverso la lavorazione di ramaglie e tronchi) grazie all’utilizzo di un attrezzo che si chiama biotrituratore. Il cippato, così ottenuto, può essere poi inserito nella compostiera per divenire terriccio.
COSA FARE CON I RESIDUI DI POTATURA
Ma con gli sfalci si può anche pensare di creare del pallet per la stufa di casa. Per autoprodurre il pallet c’è bisogno del biotrituratore, che consente di trasformare gli sfalci in cippato. Il biotrituratore non fa altro che sminuzzare gli scarti delle potature riducendoli finemente. Il legno da lavorare deve, però, essere ancora verde e non già secco, altrimenti il macchinario potrebbe danneggiarsi. Il cippato così prodotto va poi trattato con una pellettattrice che realizza il pallet vero e proprio. Autoproducendo questo combustibile si ha un notevole risparmio economico e la possibilità di averlo sempre a disposizione.
COME SMALTIRE I RIFIUTI DI GIARDINAGGIO?
DOVE VANNO FIORI E FOGLIE?
COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: