
PREZZI BENZINA IN ITALIA –
Gli automobilisti si aspettavano una buona notizia dal crollo del petrolio, ovvero una parallela diminuzione del costo della benzina. E invece continueranno a restare delusi, ancora a lungo. Pensate che dal marzo 2012, uno dei picchi del costo del petrolio, il barile Brent è sceso del 67 per cento. Con le attuali quotazioni del greggio, alla pompa la benzina non dovrebbe costare più di 44 centesimi, ma il gasolio resta a 1,247 euro al litro, l’importo più alto d’Europa. E il 70 per cento di questa somma va direttamente al fisco. Mentre lo Stato italiano continua ad usare la benzina come un bancomat per fare cassa.
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COSTO BENZINA IN ITALIA –
Nel 2008 le quotazioni del Brent erano attorno a 29 euro e il prezzo medio alla pompa del gasolio era di un euro e 11 centesimi. Oggi, con il costo medio del petrolio attorno ai 30 dollari, il prezzo della nafta è schizzato comunque a 1,247: il 12 per cento in più. Un rincaro da attribuire esclusivamente alle tasse. E per niente sorprendente se si spensa che in sette anni le accise sui carburanti sono cresciute del 46 per cento e il carico dell’Iva è aumentato a sua volta del 21,8 per cento.