Piante che aiutano a dormire: le 10 più efficaci

Dalla camomilla alla valeriana. A differenza dei sonniferi, non hanno controindicazioni, non creano dipendenza e si assumono facilmente con infusi e tisane

PIANTE CHE AIUTANO A DORMIRE

Quando non è facile dormire, e il problema dura nel tempo, siamo tentati, talvolta senza neanche consultare il medico, ad assumere sonniferi. Scelta con molte controindicazioni, in quanto non esistono sonniferi che non abbiamo effetti collaterali.

PIANTE CHE AIUTANO A DORMIRE

Al contrario, esistono diverse piante che possono aiutarci a prendere sonno, anche in modo stabile e duraturo. Le piante che aiutano a dormire presentano almeno tre vantaggi. Primo: sono naturali e quindi, salvo casi rari, non hanno controindicazioni. Secondo: si assumono facilmente, attraverso infusi, decotti e tisane. Terzo: non creano dipendenza, come nel coso dei sonniferi. Dalla classica camomilla alla valeriana, passando per la lavanda e il luppolo: vediamo quali sono le dieci piante che più di tutte aiutano a dormire.

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BIANCOSPINO

I fiori essiccati e le foglie possono funzionare come ingredienti, miscelati all’acqua calda, di un ottimo calmante, sotto forma di infuso, per aiutare a prendere sonno. Con una sola precauzione: il biancospino ha effetti anche sul sistema cardiocircolatorio e se pensate di assumerlo con regolarità, è opportuno consultare il medico.

CAMOMILLA

Sotto forma di infuso è la bevanda per antonomasia associata al riposo; ha blandi effetti sedativi utili per contrastare i disturbi minori di insonnia. In erboristeria si trovano fiori essiccati con cui preparare un infuso. In farmacia, parafarmacia, erboristeria si possono reperire gli integratori alimentari a base di camomilla sotto forma di capsule, compresse o gocce. Non ha controindicazioni, ha una tossicità molto bassa, e si prepara facilmente con un infuso da prendere una mezz’ora prima di andare a letto. Il nostro consiglio è di preferire sempre i fiori naturali per la preparazione dell’infuso ai soliti, e più costosi, integratori oppure ai prodotti in bustina.

ESCOLZIA

Questa pianta, della famiglia dei papaveri, viene chiamata comunemente “il papavero della California”, ricordando così la sua zona di provenienza. I fiori di colore arancione intenso e, sotto forma di infusi, hanno un effetto calmante piuttosto rapido. Tanto da essere consigliati per conciliare il sonno. La pianta dell’escolzia nella sua parte alta, fiorita, ha una significativa presenza di alcaloidi.

GELSOMINO

A parte il profumo, che in quanto tale, per la sua intensità e unicità, aiuta a dormire, il gelsomino è un fiore molto duttile e usato per infusi rilassanti. Persino la pianta in camera da letto può avere la sua efficacia.

LAVANDA

I fiori di lavanda sono famosi per la loro azione calmante, in grado di favorire anche il sonno ristoratore. Anche in questo caso, è preferibile scegliere direttamente i fiori rispetto ad altre forme di prodotti a base di lavanda. L’olio essenziale della pianta, invece, può essere usato per profumare gli ambienti o per rendere più distensivo un bagno caldo. L’effetto rilassante dell’odore di lavanda e stato dimostrato da varie ricerche. La pianta non ha effetti collaterali, ma è meglio non prolungare troppo l’utilizzo.

LUPPOLO

Del luppolo conosciamo il suo uso per fare la birra. In realtà, i suoi fiori sono utili anche per gli effetti da calmante e vengono consigliati per contrastare l’insonnia in modo naturale.

MELISSA 

Tra le piante che aiutano a dormire, la melissa ha una funzione molto specifica. I suoi fiori sono consigliati quando l’insonnia deriva da problemi di crampi muscolari o per disturbi gastrointestinali. La parte più potente per lo scopo è rappresentata dalle foglie di melissa. L’uso di questa pianta non va previsto in concomitanza di farmaci sedativi.

PASSIFLORA

I fiori di passiflora sono consigliati nelle situazioni di ansia e stress. Ma da tempo, con i fiori e le foglie in infusione, la passiflora viene utilizzata come una delle piante più efficaci nell’aiuto a dormire. Le controindicazioni sono poco rilevanti, e il suo uso viene suggerito anche in combinazione con la melissa.

VALERIANA

 Le preparazioni a base di radici di valeriana hanno un’azione sedativa e sono efficaci per chi ha difficoltà ad addormentarsi. In erboristeria si trova anche la radice secca, ma il suo odore sgradevole ne rende sconsigliabile l’uso come tisana. Anche se gli effetti avversi sono modesti, la valeriana non va assunta per oltre due mesi e mai insieme all’alcol o ad altri medicinali come benzodiazepine o antidepressivi.

TIGLIO

Il tiglio ha un’azione blandamente sedativa può aiutare nel caso di disturbi minori del sonno. In erboristeria è reperibile l’infiorescenza da usare come infuso. Il tiglio vanta un ottimo profilo di sicurezza.

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