Permesso Grazie Scusa Papa Francesco - Non sprecare
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Permesso, grazie, scusa: le tre parole per vivere bene secondo Papa Francesco

“La nuova educazione è già mezza santità” avverte Papa Francesco durante l’udienza generale. Tre parole che rafforzano le relazioni, migliorano la vita in famiglia e creano più rispetto tra le persone. Difficili da mettere in pratica eppure, secondo il pontefice, racchiudono la forza di custodire la casa, attraverso mille difficoltà e prove

PERMESSO GRAZIE SCUSA PAPA FRANCESCO –

In un’udienza generale di qualche tempo fa il Papa si è soffermato su un aspetto della vita quotidiana troppo spesso sottovalutato: le buone maniere. Un discorso inusuale se si pensa che a pronunciarlo è stato un pontefice, ma da Francesco possiamo aspettarci di tutto, specie se c’è in gioco l’equilibrio della famiglia e delle sue relazioni. Il papa, infatti, ha ricordato l’importanza di tre parole chiave, che spesso trascuriamo, specie nei rapporti familiari: permesso, grazie, scusa. «Sono parole semplici, ma difficili da mettere in pratica. Eppure racchiudono la forza di custodire la casa, attraverso mille difficoltà e prove» ha detto Papa Francesco. E poi ha ricordato che un grande vescovo, San Francesco di Sales, soleva dire che «la buona educazione è già mezza santità».

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LE TRE PAROLE PER LA PACE IN FAMIGLIA –

La prima parola, permesso, evoca delicatezza, e un atteggiamento di rispetto dell’autonomia dell’altro. A volte, senza neanche accorgercene, siamo invadenti proprio con chi ci sta più vicino. Sottraiamo aria e spazio, il regalo che chiedo alle mie figlie quando arriva la data del mio compleanno. Inoltre, chiedere il permesso è un gesto d’amore, perché in modo diretto significa informarsi se una tale cosa piace al nostro partner.

La seconda parola è grazie, pronunciata spesso, ma sempre poco, anche quando beviamo un caffè al bar o facciamo un’ordinazione a ristorante. In famiglia il vocabolo grazie riconduce alla gratitudine, alla riconoscenza, a un animo nobile. Dice Papa Francesco: «Un cristiano che non sa ringraziare, è uno che ha dimenticato la lingua di Dio».

LE PAROLE CHIAVE PER LA FAMIGLIA –

Infine, terza parola: scusa. Una parola che evoca umiltà, il contrario dell’arroganza e della supponenza, un antidoto contro qualsiasi forma di vanità e di esercizio del super-io. Ed essere capaci di scusarci è anche l’anticamera del perdono. Quando manca la parola scusa, c’è meno ossigeno in una famiglia, le relazioni stagnano, e possono portare a una latente insoddisfazione.

Avanti, dunque, con permesso, grazie e scusa, e vedrete che la vostra vita di coppia e di famiglia farà un grande balzo in avanti.

(L’immagine di copertina è di Marco Campagna)

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