Come non sciupare il tempo quando siamo in famiglia

Tre parole-chiave: relax, condivisione, pausa tecnologica. E i problemi di lavoro devono restare fuori dalla porta, come l'eventuale abitudine a lamentarsi.

mamma lavoro casa

Il tempo per la famiglia non è mai troppo. E quasi sempre troppo poco. Le donne sono le più colpite dall’ingombro delle incombenze esterne, dal lavoro all’assistenza ai genitori anziani. Il tempo in famiglia è una somma di quantità e qualità. La quantità è che non si può pensare la famiglia come un appuntamento marginale da tenere in agenda, il primo da sacrificare all’occorrenza. La qualità sta nel dare, oltre al tempo, anche una disponibilità costante e non distratta. Il paradigma va completamente rovesciato: qualsiasi impegno di lavoro deve essere compatibile con il tempo da trascorrere in famiglia. E non viceversa. Piuttosto, per non sprecare il tempo in famiglia si tratta di sapersi organizzare.

La famiglia è importante per tutto l’amore e il sostegno che offre. Trascorrere del tempo insieme ai propri familiari aiuta a costruire principi solidi e migliora la salute mentale in generale. Non a caso diversi studi effettuati in merito hanno dimostrato come il tempo insieme alla propria famiglia possa aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, consentendoci di condurre uno stile di vita più sano e di allungare la vita. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale in quanto promuove l’adattabilità e la resilienza e rafforza il legame emotivo all’interno dei nuclei familiari. Non ultimo, ci consente di creare preziosi ricordi, quelli che dureranno tutta la vita.

Tempo in famiglia

Dividere gli impegni in famiglia

Con leggerezza, ma anche con una certa determinazione, il tempo in famiglia va innanzitutto diviso tra i partner, sul piano degli impegni domestici e familiari. Non solo le pulizie di casa e la spesa, ma anche gli appuntamenti dei figli con il pediatra e il dentista, oppure i turni per la piscina. Condividere questa parte del tempo familiare rafforza i legami tra i coniugi e anche tra genitori e figli, ed è anche una buona premessa per non sprecare il tempo dedicato alla propria famiglia.

Largo al relax

In famiglia bisogna staccare la spina dello stress, dell’ansia, del presentismo e degli impegni sempre dietro l’angolo. Le gite, le uscite a cena, le serate in pizzeria o al cinema vanno decise per tempo, perché sono i momenti in cui dedicare tempo di qualità ai figli e durante il quale si formano i loro ricordi.  Anche vedere un cartone animato insieme ai bambini, la sera, va messo nella lista delle cose da fare, come un film o una serie tv da guardare insieme e commentare. Quello che conta davvero è avere delle attività condivise: anche  cucinare insieme, fare una passeggiata, dedicarsi  a giochi da tavolo. Sono attività, e l’elenco è davvero infinito, che creano spazi di connessioni, relazioni, e quindi di grande calore umano, anche attraverso piccoli gesti.

Tempo in famiglia: che fare per non sprecarlo

Pausa tecnologica

In alcune famiglie, c’è la buona abitudine della “dieta tecnologica” quando si entra in casa. Altre, invece, sono sovrastate dalla pessima abitudine di avere cellulari e smartphone in attività anche quando si sta seduti a tavola, come se fossero delle pistole pronte a sparare come nel Far West. Basta un minimo di buonsenso e tutto può essere calibrato nel modo giusto: in generale, le protesi elettroniche, quando si sta insieme in famiglia, dovrebbero funzionare per il tempo e nei modi strettamente necessari. Allo stesso tempo, non state sempre incollati davanti alla tv, e piuttosto provate a trovare modo e spazio per tornare a corteggiare il vostro partner, conversare con tutti i familiari, trovare nuovi spunti e nuove curiosità all’interno della routine della vita familiare.  Che, diciamolo, talvolta può essere molto noiosa.

A tavola insieme

La tavola, a pranzo o a cena, è un’ottima occasione per condividere tempo in famiglia. Un’occasione piuttosto unica, da non sprecare con interruzioni da trillo del cellulare o parlando solo di cibo, per ascoltare i figli, confrontarsi con le loro opinioni, e magari litigare. Dove c’è discussione c’è sempre crescita.

Viva le tradizioni

Le tradizioni familiari non vanno considerate come dei riti inutili e sorpassati dalle nuove abitudini. Anche se possono essere molto faticose. Avete idea dello sforzo che bisogna fare per andare a pranzo dalla suocera acida e sempre pronta a lamentarsi? Oppure a incontrare un cognato che detestate? Eppure, coltivare una tradizione in famiglia (come un pranzo domenicale insieme, ogni volta che sia possibile), è un ottimo esercizio che rafforza sicuramente la comunità familiare, i legami tra le persone che ne fanno parte, e potrebbe riservare anche divertenti sorprese.

Problemi di lavoro fuori dalla porta

I problemi di lavoro, con il relativo stress, devono restare fuori dalla porta. Non fateli entrare in casa: sono velenosi. E tra l’altro confonderli con la vita familiare non vi aiuta a risolverli: semmai, grazie alla vostra famiglia, potete prendervi il tempo necessario a riflettere, decidere e agire.

Vietato lamentarsi

In generale, lamentarsi non serve a nulla. Tantomeno in famiglia e ancora di più se alla base della protesta c’è la rivendicazione di maggiori attenzioni. In casa ognuno ha il suo ego, e vuole il suo spazio. Fate voi il primo passo, e siate generosi, mai come in questo caso, con un marito, una moglie, un figlio, vale l’antica regola per la quale “dare significa ricevere”.

Saper dire di no

Non affastellate le vostre giornate familiari con impegni extra eccessi (in questa categoria rientrano anche le visite ai parenti, ai genitori, ai nonni). Qualche “no, grazie” non guasta ed è sicuramente meglio dei “sì, grazie” a raffica.

Bambini responsabili

Bisogna dare ai piccini cose da fare commisurate alla loro età. Dai 4 anni in su i figli possono aiutare ad apparecchiare la tavola, ma bisogna metterli nella condizione di essere d’aiuto: le posate vanno messe in dei cassetti bassi in modo che loro li possano raggiungere con facilità, e i bicchieri possibilmente non devono essere di cristallo ma infrangibili. Stesso discorso per le camere: vanno fatte a misura di bambino: la sera appendete in basso gli abiti che i piccoli dovranno indossare il giorno dopo, così avranno l’orgoglio di fare da soli senza chiedere aiuto. E voi avrete più tempo da dedicare ad altro.

Mariti autonomi

Se volete che l’uomo aiuti, dategli modo di farlo. “Come in azienda, anche in famiglia vanno fatte delle riunioni: si decide insieme il menù settimanale e cosa comperare al supermercato o al GAS e poi si manda l’uomo a comperare, dandogli fiducia e non controllando tutto”. In realtà quello che bisognerebbe chiedere ai mariti non è aiuto, ma collaborazione. Entrambi i coniugi hanno le medesime responsabilità in casa. Chi ha detto che debbano essere esclusivamente a carico della donna?

Le cenette romantiche

Anche le cenette romantiche, a due, vanno inserite nell’elenco delle cose da fare per non sciupare il tempo che dedichiamo alla famiglia. Non solo per un ritorno ai vecchi tempi, quando ci si corteggiava tra futuri partner, ma anche per recuperare un momento di intimità, di gioia per lo stare insieme in due, e non in tanti. Un’occasione per dirsi qualcosa che sicuramente abbiamo perso nel tempo e nel divenire della quotidianità. Per le cenette a due ricorrere anche all’aiuto di nonni e baby sitter, fondamentali per ritagliarsi dello spazio lasciando i figli nelle mani giuste, e senza avere ansie per il loro distacco, se sono molto piccoli. 

Inventare i giochi con i bambini

I bambini non sono tutti uguali, e anche il loro modo di giocare non è omogeneo. Ognuno si diverte a modo suo. Qui il consiglio è di essere creativi, e inventarsi, variando i temi, giochi su misura da brevettare in famiglia.

Come distribuire il tempo tra casa, famiglia e lavoro

Questi sono 7 semplicissimi consigli per organizzare il proprio tempo in famiglia, e separarlo in modo netto dagli impegni di lavoro.
  • Superfici libere: Il tavolo, il piano di lavoro della cucina, lo scaffale all’ingresso. Tenere queste e altre superfici il più libere e in ordine possibile è un gesto semplice che comunica immediatamente benessere e pulito.
  • A portata di mano: Le cose che usiamo con frequenza vanno riposte negli spazi più comodi e vicini; sui ripiani più alti degli armadi o negli angoli più riposti dei mobili possono finire gli oggetti che usiamo più raramente.
  • Regola dell’80/20: Nell’80% del tempo indossiamo il 20% dei nostri vestiti e utilizziamo il 20% dei nostri oggetti, a questi devono essere riservati gli spazi più accessibili.
  • La regola dei 3/4: Non riempire mai uno spazio per più di 3/4, cassetti, armadi, scaffali, scatole. Lasciando almeno 1/4 dello spazio libero si facilita l’accesso agli oggetti e si è più veloci nel riporli.
  • Organizzare con i bambini: I bambini imparano quando sono coinvolti nelle azioni e si sentono più motivati se sono loro a decidere per ciò che li riguarda. Quindi coinvolgiamo i più piccoli nel riordinare la cameretta: impareranno a prendersi cura delle proprie cose, a essere più autonomi, a gestire meglio il proprio spazio e il proprio tempo.
  • Una casa per ogni cosa: Ogni oggetto della casa dovrebbe avere un posto dove può essere facilmente trovato e velocemente riposto. Se tutti i membri della famiglia ne sono a conoscenza, sarà più facile mantenere l’ordine.
  • Centro comunicazioni: In casa deve esserci un unico posto dove far confluire tutto ciò che arriva da fuori. Bollette, fatture, lettere, dépliant, comunicazioni della scuola, documenti da elaborare, lista delle cose da acquistare. Se organizziamo un centro comunicazioni, tutto diventerà più facile: ci saranno un calendario delle attività, bloc-notes e penna per scrivere la lista delle cose da comprare e da fare, In questo modo, tutti collaborano attivamente per far funzionare le cose.

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