Un classico degli sprechi all’italiana: fatta la legge (anche giusta), trovato l’inganno. Avviene anche per i gesti più banali e dannosi di inciviltà, come per esempio gettare a terra, per strada, in un giardino pubblico, in una spiaggia, i mozziconi di sigarette. Un piccolo delitto ambientale, che provoca però grandi danni: ogni filtro di un mozzicone, che viene classificato come un “rifiuto speciale”, è composto da 15.000 fibre di microplastiche, e in Italia il 65 per cento dei fumatori smaltisce le cicche in modo non corretto. E veniamo alle multe, previste a più livelli, ma di fatto solo virtuali. Si parte da una legge nazionale, che risale al 2015 (con sanzioni da 30 a 150 euro), nota come Collegato Ambientale, che vieta di gettare a terra mozziconi di sigarette, gomme da masticare, scontrini, fazzoletti di carta e piccoli rifiuti. Da qui i vari interventi a livello locale.
A Milano la legge anti-mozziconi esiste dal 2016, ed è molto severa: prevede multe fino a 300 euro. Ma a conti fatti i verbali non sono più di 200 all’anno, a fronte di 1,25 milioni di cicche gettate ogni giorno in strada, secondo i calcoli della Doxa.
Dall’agosto del 2025, a Milano è entrato in vigore un nuovo decreto-legge per chi getta mozziconi e fazzoletti dal finestrino dell’auto, con multe fino a 1.188 euro. Ma chi ha pagato uno solo di questi teorici verbali? A Roma le sanzioni locali salgono fino a 500 euro, ma non si hanno notizie di contravvenzioni contestate e pagate. A Torino le multe per i mozziconi (da 30 a 150 euro) di fatto sono simboliche: ne sono state erogate appena 15 negli ultimi sei anni, e in un anno (il 2022) persino nessuna. A Napoli si sono arresi prima del tempo all’idea che le norme (anche qui multe fino a 300 euro) possano essere applicate, dando per scontato che in una città del genere è impossibile rendere effettive norme ispirate al senso civico. Risultato: sulle macerie di questo flop crescono solo le interrogazioni di consiglieri comunali e circoscrizionali che chiedono, inutilmente, di applicare la legge anti-mozziconi, e intanto, stando ai numeri della società che si occupa dei rifiuti e del loro smaltimento, l’immondizia delle cicche e delle sigarette gettate a terra e ovunque, non fa altro che aumentare.
L’elenco delle città potrebbe continuare molto a lungo, per arrivare sempre alla stessa conclusione: esiste una giungla di leggi, norme, decreti per punire chi getta i mozziconi di sigarette in strada con multe, sulla carta, severissime, ma nella realtà del tutto inutili, simboliche e sprecate. In quanto mai applicate.
Ha fatto notizia il caso di Vasto, una piccola cittadina abruzzese, dove nel 2024 l’amministrazione comunale è riuscita a incassare 5 mila euro dai verbali notificati a chi ha gettato a terra i mozziconi, e ha destinato questa cifra all’acquisto di nuovi contenitori per i rifiuti, compresi quelli “speciali” come appunto le cicche di sigarette.
Ma perché è così complicato, se non impossibile far pagare multe a chi getta i mozziconi per terra? I motivi più importanti sono:
- I vigili e le polizie locali non considerano questo tipo di multe come una priorità, e si sentono già sovraccaricati di lavoro per i verbali legati alla circolazione stradale.
- Difficoltà di controllo: è complicato sorvegliare continuamente tutti i luoghi pubblici, i parchi, le strade, i marciapiedi, le spiagge, etc.
- Scarsa sensibilità dei cittadini-fumatori: in alcune zone la consapevolezza del danno ambientale causato dai mozziconi gettati a terra, è molto bassa, mentre è altissima la resistenza alle norme e l’ignoranza sulla loro esistenza.
- Non è facile multare “sul fatto”, in flagranza, chi getta un mozzicone di sigaretta in modo poco ragionevole prima che poco civile.
- Costi di gestione: accertamento, contestazione, riscossione, richiedono lavoro e strutture. Se ci sono poche multe, il ritorno economico da parte delle amministrazioni locali, non giustifica un investimento di risorse, mezzi e uomini nei controlli.
- Troppe norme: la legge nazionale garantisce una linea di fondo, valida per l’intero Paese, ma poi dipende tutto dai regolamenti comunali, dalla volontà politica locale, dalla dotazione di strumenti (vigili, telecamere, etc…). E chi ha voglia e tempo nel caos amministrativo delle città italiane di occuparsi dei rifiuti gettati in strada in modo incivile?
- Poco consenso: in questo scenario applicare le norme e far pagare le multe a chi insozza la città e il territorio con i mozziconi di sigarette, diventa una scelta impopolare che rischia di far perdere consensi agli amministratori locali. E allora, meglio lasciare tutto solo sulla carta e non fare nulla per impedire il gigantesco spreco delle cicche gettate nei posti sbagliati e complicatissime da rimuovere.
Storie di chi i mozziconi li raccoglie:
- L’artista che raccoglie mozziconi e li trasforma in suoi lavori
- Bikini dai mozziconi: le opere realizzate da Aurora Bresci, artista livornese
- Giuliana: a 82 anni raccoglie 12 mila mozziconi in una settimana
- Piante e carburante eco-friendly dai mozziconi di sigaretta: è il progetto Focus, nato a Capannori
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.