Food bag, accordo a Modena per introdurla in tutti i ristoranti e tavole calde della città

Il patto sottoscritto dal comune e dalle associazioni di categoria. Di solito, in questi locali un terzo del cibo finisce nella spazzatura. All’intesa partecipa anche un ristorante stellato.

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FOOD BAG MODENA

Ci sono azioni molto semplici contro lo spreco del cibo che possono funzionare se diventano di moda. O viceversa. È il caso delle Food bag, o anche Doggy bag: le vaschette con il cibo avanzato che il cliente, una volta pagato il conto, può portare a casa. Per mangiarlo e cucinarlo nuovamente il giorno dopo oppure per darlo al suo cane.

È un gesto semplice ed efficacissimo, molto diffuso all’estero, specie nei paesi del Nord Europa, dove lo spreco del cibo nei ristoranti è considerato uno scandalo. In Italia, per puro provincialismo e anche per un certo, stupido snobismo, questa pratica non è di moda. Viene considerata poco elegante, come se evitare lo spreco del cibo fosse un gesto da poveracci. E intanto circa un terzo dei piatti serviti nei ristoranti e nelle tavole calde (come anche in quelle salumerie molto attrezzate che servono pasti durante gli intervalli di lavoro) finiscono nella spazzatura.

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FOOD BAG MODENA RECUPERO AVANZI

Per rompere questo incredibile circolo vizioso servono gesti concreti e coinvolgenti. E a Modena ci stanno provando seriamente. Sono riusciti, con la regia del comune, a mettere insieme tutti i soggetti interessati alla filiera. Le associazioni dei consumatori, a partire da Federconsumatori, e quelle di categoria, da Confcommercio a Confesercenti, passando per la rete dei ristoranti più noti, il Consorzio Modena a Tavola.

L’accordo è semplice: in tutti i punti vendita della città che aderiscono all’iniziativa è possibile portare il cibo a casa, dopo il pasto, nelle vaschette disegnate dagli studenti del liceo artistico Venturi. «In questo modo puntiamo a ridurre lo spreco di cibo e innanzitutto i rifiuti da smaltire» spiega Alessandra Filippi, assessore all’Ambiente.  Tra i ristoranti che hanno sottoscritto l’accordo c’è anche “L’erba del Re”, locale con una stella Michelin, dello chef Luca Marchini, presidente del Consorzio Modena a Tavola. Chissà, forse partendo da una delle capitali italiane del cibo, città famosa nel mondo per la qualità della sua cucina, le vaschette antispreco potrebbero diffondersi anche nelle altre regioni. Sarebbe una bella rivoluzione.

(Le immagini sono tratte dal portale della Camera di Commercio di Modena)

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