I farmaci vegetali sono prodotti a base di piante, funghi e licheni, ma si vendono solo nelle farmacie e non nelle erboristerie. Si tratta di medicinali il cui principio attivo è una sostanza vegetale, comunque approvati dall’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa), che ha verificato la qualità, l’efficacia e la sicurezza.
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Cosa sono e come funzionano
Il principio attivo dei farmaci vegetali non è creato in laboratorio, attraverso la ricerca delle case farmaceutiche, ma è un fitocomplesso, un mix di molecole vegetali sotto forma di estratto secco, liquido, oli essenziali, e talvolta una semplice polvere. In Italia, i prodotti con queste caratteristiche sono una cinquantina, ma il loro numero è in aumento.
Origini
L’uso di piante, funghi e licheni per curarsi, è antichissimo: risale a 60mila anni fa, quando secondo alcuni reperti fossili, gli esseri umani usavano esclusivamente le piante per curarsi. E oggi l’80 per cento dei medicinali utilizzati in Occidente contiene principi attivi che sono stati ricavati, chimicamente, da specie vegetali. E oltre 35mila specie vegetali sono utilizzate a scopo medico. Alcuni esempi: dal papavero da oppio si ricava la morfina, per il trattamento del dolore intenso; dalla pianta della Chincona officinalis si parte per produrre il chinino, antipiretico, antimalarico e analgesico; e anche la penicillina, utilizzata contro le infezioni batterica, è estratta da un fungo, il Penicillum notatum.
Esempi di farmaci vegetali
Tra i farmaci vegetali in vendita in Italia, tra i più utilizzati ci sono:
- Il medicinale a base di iperico, una pianta molto approfondita per le terapie contro la depressione.
- Serenoa, dal nome della pianta dalla quale si ricava un medicinale utile per l’iperplasia prostatica benigna.
- Dal Pelargonium sidoies, conosciuto come “geranio africano”, si crea un prodotto da banco contro il raffreddore. Ha anche un’azione antivirale e di decongestionamento del naso.
- La Spirea ha un’ azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica, perché inibisce la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. Viene perciò utilizzata in caso di febbre e in tutte le malattie da raffreddamento; per alleviare gli stati dolorosi causati da artrosi, artrite reumatoide, dolori articolari, mal di denti, mal di schiena e cervicale
Differenza con prodotti da erboristeria
I farmaci vegetali sono venduti esclusivamente in farmacia e per alcuni è necessaria la prescrizione del medico, mentre in altri casi possono essere acquistati come medicinali da banco. I prodotti venduti in erboristeria, invece, non sono considerati medicinali e non hanno bisogno di alcuna autorizzazione per la vendita, a prescindere da eventuali capacità terapeutiche.
Controindicazioni
Come i medicinali di sintesi, anche quelli vegetali devono superare un iter autorizzativo, anche piuttosto complesso. E le controindicazioni sono possibili, e analogamente ai farmaci di sintesi variano da prodotto a prodotto e vanno segnalate nei foglietti illustrativi del medicinale.
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