Per ogni violenza una biografia su Wikipedia, la storia della coraggiosa Emily Temple-Wood

Famosa nella comunità di Wikipedia con il nome di Keilana, oggi ha 22 anni ma contribuisce all’enciclopedia online da quando ne ha 12. In questi dieci anni è stata spesso molestata e insultata, una violenza a cui si è voluta ribellare con un interessante progetto culturale in favore delle donne illustri del mondo della scienza

VIOLENZE ONLINE

EMILY TEMPLE-WOOD WIKIPEDIA

Emily Temple-Wood potrebbe diventare presto una regina del web. Da sola, senza aggrapparsi a grandi annunci, alle solite richieste di leggi, norme, regolamenti, ma solo grazie alla sua energia provocatrice, sta provando a dare un colpo alla spazzatura che inquina l’universo del web. Dagli insulti a ripetizione da parte dell’esercito dei troll, ai quali spesso si abbinano le fake news, alle bugie trasformate in verità.

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COME COMBATTERE IL CYBERBULLISMO

Emily è una studentessa di 24 anni e da 12 anni (sì proprio 12 anni, ha cominciato quando ne aveva 12) contribuisce a creare e ad arricchire le pagine di Wikipedia, la famosa enciclopedia partecipativa del web. Fin da quando ha iniziato però è bersaglio di vessazioni e molestie. E tutto questo solo perché donna in una comunità profondamente maschile: il 90 percento degli editor registrati di Wikipedia (che ammontano a oltre 27 milioni) infatti sono uomini. Di conseguenza le notizie trattate hanno inevitabilmente un’angolazione spiccatamente maschile. Negli anni un numero enorme di ignoranti (paradosso è che avvenga in una comunità dove la cultura dovrebbe prevalere) le hanno mandato messaggi con avances o insulti ma Emily, che nella community è nota con il nome di Keilana, ha avuto la forza di trasformare la rabbia nutrita nei confronti di chi la offendeva in energia positiva da utilizzare per dare vita a un progetto dedicato alla scienza al femminile.

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VIOLENZE ONLINE

Keilana è originaria della periferia di Chicago, negli Stati Uniti, e come tante ragazze della sua età ha cominciato ad utilizzare la rete perché era il posto ideale dove dare libero sfogo alle sue passioni. Un luogo, però, dove in troppi, spesso donne e ragazze, rischiano di essere vittime di arroganti senza scrupoli che dietro a un account anonimo si permettono di dire cose che spesso nella vita di tutti i giorni non oserebbero nemmeno pensare. Per questa ragione Emily ha deciso di dare il suo contributo alla lotta contro il cyberbullismo sforzandosi di rispondere ad ogni insulto con un pagina di Wikipedia dedicata a una donna illustre del mondo della scienza.

Il progetto si chiama WikiProject Women Scientists e conta, tra le altre, pagine dedicate al premio Nobel Barbara McClintock, alla fisica cinese Wu Jianxiong, alla neuroscienziata Liliana Lubińska e all’astronoma Caroline Hershel. Ma tante altre sono già in programma e Keliana non vede l’ora di farsi aiutare da altre giovani editor come lei che sperano di combattere le violenze sul web a colpi di biografie. Perché, d’altronde, esiste un’arma migliore della cultura contro l’ignoranza?

La foto di copertina è tratta dalla Wikimedia Foundation.

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