Drosera: proprietà, usi, controindicazioni e coltivazione

Asma, allergie, ma anche bronchite. La drosera è una pianta ricca di principi attivi che sono molto utilizzati in erboristeria.

La drosera è una pianta carnivora appartenente alla famiglia della “Droseraceae” che vive principalmente in America del Nord, nel Nord dell’Europa e nel Nord Italia. Si tratta di una pianta erbacea perenne le cui foglie partono da una rosetta basale e terminano con una forma rotonda.

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Le foglie della drosera

In particolare, le foglie secernono delle gocce di colla con la quale la pianta riesce a catturare le sue prede. Alle estremità delle foglie vi sono infatti alcuni tentacoli con i quali la pianta imprigiona la preda e la spinge verso il centro della foglia stessa, in modo da intrappolarla e digerirla.

Proprietà e benefici

La drosera ha molte proprietà mediche e viene adoperata in campo farmaceutico. Si tratta infatti di un ottimo antispasmodico e inoltre possiede doti antisettiche, bronco sedative, decongestionanti e antinfiammatorie.
Siccome è ricca di olii essenziali, flavonidi, enzimi, tannini e minerali, viene considerata un rimedio davvero efficace contro tanti tipi di tosse. E ancora: calma la muscolatura liscia dell’intestino e dei bronchi.

La si può adoperare sottoforma di infuso: si prepara lasciando in infusione un cucchiaino di pianta in 200 ml di acqua bollente per non più di venti minuti. Dopodiché, si procede al filtraggio. Per quanto riguarda il consumo è fondamentale non eccedere oltre quattro tazze al giorno.

La drosera è efficace contro la cellulite?

La drosera è una pianta davvero molto efficace nella lotta contro la cellulite. I suoi polisaccaridi adesivi, normalmente adoperati per catturare gli insetti, sono assai apprezzati nella lotta contro l’inestetismo perché contrastano l’accumulo di grasso e lo sciolgono. Inoltre, la drosera ha un effetto snellente e riesce a rimodellare le zone del corpo interessate dalla cellulite. I risultati si notano già dopo poche applicazioni di creme che la contengano. Questa pianta è anche ricca di sostante bioattive che hanno proprietà emollienti sui tessuti.

Controindicazioni

La drosera potrebbe mal interagire con l’assunzione di alcuni farmaci, come ad esempio quelli contro le malattie infettive o l’ipertensione. Dunque, è sempre meglio sentire un parere medico prima di qualsiasi tipo di utilizzo. La sua linfa, inoltre, può causare irritazioni all’epidermide e un dosaggio errato della drosera, potrebbe generare problemi all’apparato urinario.

Dove tenere la drosera in casa

Le piante carnivore, in generale, hanno bisogno di poche cure. Devono necessariamente essere collocate in un ambiente umido, devono essere innaffiate settimanalmente e deve essere sempre garantito loro un certo grado di umidità. In primavera e in estate, la pianta carnivora va messa in una zona ombrosa che sia però, allo stesso tempo, luminosa. Questo tipo di pianta non ama ricevere i raggi diretti del sole. In estate va irrigata con maggiore frequenza, per evitare che il terreno si asciughi troppo.

Quanto vive una drosera

Alcune piante carnivore sono perenni, altre sono annuali. Alcune resistono per pochi anni, altre ancora formano delle vere e proprie colonie attraverso gli stoloni: rami laterali spuntati da una gemma vicino alla base della pianta stessa. Lo stolone raggiunge il terreno, mette radici e fa le foglie. Da queste ultime, si generano nuove piante. La drosera è tra le carnivore più longeve, dato che può raggiungere i cinquant’anni d’età.

Come curare la drosera

La drosera fiorisce in primavera e in estate e i suoi fiori sono bianchi con steli lunghi. Importante irrigare copiosamente la pianta mettendo l’acqua nel sottovaso durante la stagione vegetativa. La drosera in inverno va in riposo, chiudendosi in una specie di bozzolo chiamato “ibernacolo”: si risveglia quando il clima si fa più mite. Nel Nord Italia, la drosera è stata dichiarata specie protetta e, per tale ragione, ne è vietata la raccolta.

Drosera: proprietà, usi e controindicazioni