Come si guardano le stelle cadenti

A occhio nudo, dalle 22 in poi, lontano dalle luci della città. E con lo smartphone spento

come vedere le stelle

Lo spettacolo delle stelle cadenti, ovvero delle meteore, è unico per la sua bellezza, per l’unicità e per le emozioni che provoca. Non va sprecato né trascurato, e per goderselo fino in fondo, al massimo delle sue potenzialità, c’è una piccola guida da tenere presente. Comprende il periodo migliore nel corso dell’anno, e l’orario più adatto nella giornata, ma anche i luoghi di osservazione e come osservare le stelle cadenti. 

Quando vederle

Ci sono diversi periodi dell’anno durante i quali lo spettacolo delle stelle cadenti è più bello e intenso. Le meteore più spettacolari sono sicuramente le perseidi, da ammirare tra la metà di luglio e la fine di agosto.
Questi sono i periodi dell’anno migliori per ammirare le stelle cadenti:

Sciame Meteorico Periodo Picco Note
Perseidi 17 luglio – 24 agosto 12-13 agosto Le più spettacolari, visibili in estate
Leonidi 6 – 30 novembre 17-18 novembre Più rare ma intense
Geminidi 4 – 17 dicembre 13-14 dicembre Molto abbondanti, in inverno
Quadrantidi 28 dicembre – 12 gennaio 3-4 gennaio Breve ma intenso

Le condizioni ambientali più adatte

La prima cosa da fare è guardare le previsioni del tempo e la condizione della luna. Il cielo terso, con un buon meteo sono certamente preferibili per guardare le stelle, rispetto a un cielo nuvoloso, anche solo a intermittenza. Quanto alla luna piena, i giorni nei quali brilla non sono i migliori per l’osservazione delle stelle. La luna piena infatti è il secondo oggetto più luminoso del cielo e quindi elimina brillantezza e visibilità delle stelle.

L’orario

Il momento più favorevole è sicuramente verso l’alba, sempre che il meteo sia dalla vostra parte e favorevole. Quindi, sveglia durante la notte e niente lamentele: non è uno sforzo sprecato. In generale l’orario migliore è dalle 22 in poi, con il picco tra mezzanotte e le 4 del mattino.

A occhio nudo

Le stelle cadenti si ammirano a occhio nudo: niente binocoli o telescopi che limitano il campo visivo. Fermatevi per 15-20 minuti al buio, prima di iniziare a guardare lo spettacolo: in questo modo gli occhi si abitueranno alla particolare visione da fare.

Lontano dalle città e dai centri abitati

Occorre, al fine di vedere al meglio e quante più possibili stelle cadenti, allontanarsi dai luoghi abitati e in particolare dalle città. L’inquinamento luminoso, infatti, è il peggior nemico delle stelle cadenti, e dei desideri a loro affidati. Evitate anche edifici, montagne e alberi che limitano la vista e preferite zone ad alta quota, dove l’aria pulita e le minori turbolenza migliorano la visibilità delle stelle cadenti. 

Spegnere lo smartphone

Durante l’osservazione delle stelle cadenti, lo smartphone va semplicemente spento. Crea solo disturbo, fastidio e inutili distrazione. In questo caso la tecnologia rompe l’incantesimo del silenzio abbinato alla vista, di un assolutismo dell’immagine. Evitate anche le foto e i selfie: se volete cimentarvi con le foto, è preferibile fare un’escursione ad hoc e con una macchina fotografica adatta a scattare questo tipo di immagini.

Serve pazienza per guardare le stelle cadenti

Non pretendente di afferrare qualche stella cadente al primo colpo: abbiate la pazienza che serve. E tenete presente che l’occhio ha bisogno di tempo  per adattarsi a questo tipo di immagini e di visioni.

Notte di San Lorenzo

La Notte di San Lorenzo, il 10 agosto, è considerata come il momento di massima visibilità delle stelle cadenti, e in particolare tra le 10 e le 15, quando l’orbita della Terra intorno al Sole intercetta lo sciame di detriti lasciati dalla cometa Swift Tuttle. In realtà il fenomeno si allunga anche nei giorni successivi, e l’occhio deve cercare le Perseidi, dette “lacrime di San Lorenzo”. ovvero una pioggia meteorica, periodica e visibile dalla Terra anche a occhio nudo.

Come si esprime un desiderio

Una curiosità è proprio nella tradizione di esprimere un desiderio alla vista di una stella cadente. Innanzitutto, l’etimologia del termine desiderio deriva dal latino, dove “de siderum” significa proprio “sulle stelle”. Il desiderio affidato alle stelle era anche quello dei marinai che, oltre alle bussole, si orientavano grazie alle costellazioni: alla vista di una stella cadente, esprimevano il desiderio di giungere alla meta della terra ferma. Inoltre, Il ruolo della stella cadente come guida è risaputo anche nella tradizione cristiana, dove proprio una stella cadente indicò ai re Magi la via fino alla grotta con Gesù Bambino.

Siamo tutti “figli delle stelle”

In fondo, ci possiamo considerare tutti “figli delle stelle”, in quanto da sempre l’uomo si interroga astri, meteore e nebulose, per leggervi messaggi e indicazioni sulla nostra vita, passata, presente e futura. E nell’antichità l’approvazione degli astrologhi era continuamente richiesta per fare, in pratica, quasi tutto. 

Significati negativi delle stelle cadenti nell’antichità

Nell’antichità non mancavano anche le tradizioni che assegnavano  un significato negativo alle stelle cadenti. A Sparta, per esempio, il cielo veniva scrutato, con la massima attenzione, ogni nove anni: se appariva una stella cadente, considerata un presagio di sciagure, il re veniva deposto. Anche nell’antica Persia le stelle cadenti venivano considerate un segno di guai in arrivo. E per i cinesi le stelle cadenti significavano la possibile caduta di un sovrano.

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