Dark sky: il movimento che combatte l’inquinamento luminoso

Ci sono oltre 200 aree in 30 paesi del mondo protette, dove si possono ancora vedere bene le stelle. e una è in Italia, in Toscana

val d'orcia
Il movimento internazionale Dark Sky è una straordinaria organizzazione che contrasta, con azioni concrete e in tutto il mondo, l’inquinamento luminoso, cercando di promuovere le attività e le scelte, anche da parte degli amministratori pubblici, per riscoprire la bellezza dei cieli notturni, anche nelle città dove l’inquinamento luminoso è più forte. Già il nome, Dark Sky (in italiano: Cielo scuro), indica la mission alla quale lavorano oltre 2mila volontari, in 30 paesi del mondo, e in 6 continenti, con oltre 200 Dark sky place, (in italiano: “Luoghi del Cielo Buio”), aree protette dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo, per permettere l’osservazione del cielo notturno in condizioni ottimali. Questi luoghi sono certificati dal programma International Dark-Sky Association (IDA), l’organizzazione centrale del movimento. E qui trovate la mappa completa di tutti i Dark sky place, compreso il parco che si trova in una splendida valle della Val d’Orcia, in Toscana.
Il movimento Dark Sky si muove in tre direzioni:
 
  • Sensibilizzare sull’inquinamento luminoso: l’obiettivo è di educare il pubblico e i professionisti del settore sui danni causati dall’eccessiva illuminazione artificiale, sia per l’ambiente che per la salute umana e l’astronomia.
  • Promuovere l’illuminazione sostenibile incoraggiando l’adozione di soluzioni di illuminazione esterna che minimizzino la dispersione di luce verso il cielo, riducendo l’inquinamento luminoso e migliorando la visibilità del cielo stellato.
  • Proteggere i siti di interesse: individuando e proteggendo  aree specifiche, come parchi e riserve naturali, come parchi internazionali del cielo scuro, dove la qualità del cielo notturno è particolarmente elevata e merita di essere preservata.
Ricordiamo che secondo l’Atlante della luminosità artificiale del cielo notturno, ormai più dell’80 per cento della popolazione globale, una percentuale che sale al  99 per cento nei paesi occidentali, vive sotto un cielo ferito e compromesso dall’inquinamento luminoso. Un cielo dove l’uomo viene privato del piacere di vedere le stelle, che in questo modo viene completamente sprecato. 
Eppure, per limitare l’inquinamento luminoso, che di fatto è una forma di degrado ambientale, a volte possono essere sufficienti anche solo l’installazione di sistemi di illuminazione esterni schermati, in grado di indirizzare la luce verso il basso, o anche l’uso di lampadine a bassa temperatura che possono ridurre l’effetto-bagliore.
Foto di copertina tratta dalla Pagina Fb “Val d’Orcia”
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