Quanto costa essere single e come si risparmia

Servono entrate nette di almeno 1.600-1.800 euro al mese. Come ridurre gli sprechi in ogni voce di spesa

Strumenti di risparmio preferiti dagli italiani scaled
In Italia ci sono quasi 9 milioni di single, 8 milioni e 846 mila per la precisione, una cifra in netto aumento rispetto ai 7 milioni e 433 del 2012, e pari al 15 per cento degli italiani. Questa popolazione, formata da celibi e nubili (3,3 milioni), vedovi e  vedove (3,1 milioni), separati e divorziati (2 milioni), rappresenta ormai un nucleo familiare su tre. Ma quanto costa vivere da single? E come si può risparmiare per non trovarsi in difficoltà?

Quanto costa vivere da single

Esistono diversi studi che misurano nel dettaglio i costi della vita da single in Italia, e tra questi i due più attendibili e completi sono di Moneyfarm e di Coldiretti. Ed entrambi riprendono alcuni dati Istat, con un punto importante in comune: vivere da single costa decisamente di più rispetto a chi vive in coppia, con costi più elevati fino al 40 per cento.  Secondo uno studio Coldiretti le persone che vivono da sole spendono il 53% in più per alimenti e bevande a causa dell’acquisto di quantità non proporzionate, alla base di sprechi sostenuti dalla pressione del marketing, e di piatti pronti, particolarmente nelle fasce giovanili. Coldiretti evidenzia come la spesa media di un single per gli alimentari e le bevande sia di circa 337 euro al mese, contro i 220 euro spesi da ogni componente di una famiglia di tre persone.  Un altro studio realizzato da Moneyfarm, una società di consulenza finanziaria, calcola che per vivere da single in Italia, servono entrate nette di almeno 1.600-1.800 euro al mese, con oscillazioni legate all’età, alla città dove si vive, e alla condizione patrimoniale (una differenza fondamentale è tra chi vive in una casa di proprietà e chi invece deve pagare un affitto).

La spesa alimentare

Per non sprecare soldi, e risparmiare, vivendo da single, bisogna intervenire su una serie di costi. Una delle voci più importanti nel budget di un single è la spesa alimentare. Le statistiche e le esperienze dirette dei single dicono che qui si nascondono molti sprechi. Per evitarli, a parte i nostri tradizionali consigli su come fare la spesa, esiste una regola aurea, che incide molto nel conto finale: non acquistare mai le mono-porzioni, quelle abilmente presentate su misura per i single. Incorporano il valore dello spreco. Inoltre per i single la spesa scegliendo prodotti sfusi è un’ottima e conveniente soluzione.

Le spese domestiche

Come tutti, anche i single devono fare i conti con i consumi energetici domestici. Però hanno un vantaggio, rispetto ai nuclei familiari: vivendo da soli, non devono fare mediazioni e compromessi con gli altri componenti del nucleo familiare. Possono, per esempio, spegnere il riscaldamento quando non lo ritengono necessario (stessa cosa per l’aria condizionata in estate) o quando sono fuori, cosa frequente per le persone che vivono da sole.

La condivisione dell’alloggio

Una interessante possibilità per risparmiare da single, e anche per migliorare la propria qualità della vita, è la condivisione dell’alloggio o anche delle spese con gli altri residenti nel condominio. Valutate insieme ai vicini la possibilità di suddividere alcune spese in comune: il cohousing presenta tanti vantaggi, sia per le persone anziane sia per i giovani (anche l’alloggio condiviso tra studenti, può essere considerato una forma di cohousing).

Entrate extra affittando una parte della casa di proprietà

Quando si ha una casa di proprietà, anche una seconda casa di villeggiatura, il single può facilmente affittare una stanza o anche un’intera porzione dell’appartamento, se è grande. In questo caso il vantaggio sarà duplice. Da un lato diminuiscono i costi, dall’altro ci sono nuove entrate che andranno a ridurre le spese. Se si dispone di un bel terrazzo, facile da utilizzare, può diventare un’altra fonte di entrate aggiuntive, attraverso l’affitto di questo spazio.

Le spese per i trasporti

Nessuno più di un single, al netto delle persone appassionate di automobili, ha il dovere di farsi una semplice domanda: “Mi serve e mi conviene avere una macchina di proprietà”? La risposta, che deve tenere conto degli spostamenti giornalieri e anche della qualità dei mezzi pubblici nella zona dove si vive, potrebbe portare a una decisione radicale: rinunciare all’auto di proprietà. Un oggetto diventato di lusso, considerando il suo costo di manutenzione annuo. Per i single tutti i servizi di sharing, a partire dal car sharing, sembrano fatti su misura rispetto alle loro esigenza e vanno presi in seria considerazione.

Le spese per l’abbigliamento

E’ davvero necessario rinnovare il guardaroba in continuazione? La fast fashion ci induce ad acquisti usa e getta, apparentemente più convenienti, in realtà meno capi, ma di qualità, durano molto più a lungo e regalano molte più soddisfazioni.

Divertimenti, tempo libero e viaggi

Per quanto riguarda i divertimenti, il tempo libero e i viaggi, è importante puntare su un minimo di programmazione anticipata, chiedendosi a cosa non si è disposti a rinunciare. Se per voi viaggiare non è solo un piacere ma un’esigenza, ad inizio anno decidete dove e quando volete partire e iniziate a risparmiare, pagando un po’ alla volta. Per esempio potreste acquistare per primi i biglietti aerei, dopo qualche mese occuparvi dell’alloggio e via dicendo. Per gli svaghi invece abituatevi a mettere da parte un tot al mese.

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