Come si risparmia quando si vive da soli

Servono richieste per coprire spese a partire da circa 2 mila euro al mese. I costi e gli sprechi che si possono evitare, senza rinunciare a nulla

Uova di Pasqua71

Il 36 per cento delle famiglie italiane è costituito da una persona sola, che deve affrontare innanzitutto la gestione del proprio budget con i costi per la casa, per la spesa, per muoversi, e per il tempo libero. Come risparmiare e non sprecare soldi? E come riuscirci senza fare rinunce e sacrifici troppo faticose?

Chi sono le  persone che vivono sole in Italia

Secondo uno studio del 2025 dell’università Bocconi in Italia ci sono 9,3 milioni di persone che vivono da sole. In questa categoria rientrano i single non vedovi (sono 6,3 milioni di donne e uomini), i separati, i vedovi e le vedove. Di fatto sono circa il 15 per cento della popolazione italiana.

Quanto costa vivere da soli 

Esistono diversi studi che misurano nel dettaglio i costi della vita da single in Italia, e tra questi ci sono quelli  di Coldiretti e di Moneyfarm. Entrambi riprendono alcuni dati Istat, con un punto importante in comune: vivere da single costa decisamente di più rispetto a chi vive in coppia, con costi più elevati fino al 40 per cento.  Secondo uno studio Coldiretti le persone che vivono da sole spendono il 53% in più per alimenti e bevande a causa dell’acquisto di quantità non proporzionate, alla base di sprechi sostenuti dalla pressione del marketing, e di piatti pronti, particolarmente nelle fasce giovanili. Coldiretti evidenzia come la spesa media di un single per gli alimentari e le bevande sia di circa 337 euro al mese, contro i 220 euro spesi da ogni componente di una famiglia di tre persone.  Un altro studio realizzato da Moneyfarm, una società di consulenza finanziaria, calcola che per vivere da single in Italia, servono entrate nette di almeno 1.700-1.800 euro al mese, con oscillazioni legate all’età, alla città dove si vive, e alla condizione patrimoniale (una differenza fondamentale è tra chi vive in una casa di proprietà e chi invece deve pagare un affitto). 

In ogni caso le conclusioni sono due:

  • Una cifra media per vivere da soli in Italia in condizioni sicure e soddisfacenti è attorno ai 2 mila euro al mese.
  • In ogni settore di spesa, chi vive da solo rischia di sprecare di più.

La spesa per la casa

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Una interessante possibilità per risparmiare da single, e anche per migliorare la propria qualità della vita, è la condivisione dell’alloggio o anche delle spese con gli altri residenti nel condominio. Valutate insieme ai vicini la possibilità di suddividere alcune spese in comune: il cohousing presenta tanti vantaggi, sia per le persone anziane sia per i giovani (anche l’alloggio condiviso tra studenti, può essere considerato una forma di cohousing). Vivendo da soli, invece, con il passare degli anni è bene prendere atto delle giuste dimensioni di una casa: ha un senso averla più grande rispetto alle proprie esigenze?

Affittare una parte della casa

Quando si ha una casa di proprietà, anche una seconda casa di villeggiatura, e le dimensioni sono esagerate rispetto alle esigenze di chi vive da solo, il single può facilmente affittare una stanza o anche un’intera porzione dell’appartamento, se è grande. In questo caso il vantaggio sarà duplice. Da un lato diminuiscono i costi, dall’altro ci sono nuove entrate che andranno a ridurre le spese. Se si dispone di un bel terrazzo, facile da utilizzare, può diventare un’altra fonte di entrate aggiuntive, attraverso l’affitto di questo spazio.

I costi domestici

Come tutti, anche i single devono fare i conti con i consumi energetici domestici. Però hanno un vantaggio, rispetto ai nuclei familiari: vivendo da soli, non devono fare mediazioni e compromessi con gli altri componenti del nucleo familiare. Possono, per esempio, spegnere il riscaldamento quando non lo ritengono necessario (stessa cosa per l’aria condizionata in estate) o quando sono fuori, cosa frequente per le persone che vivono da sole.

La spesa alimentare

Per non sprecare soldi, e risparmiare, vivendo da single, bisogna intervenire su una serie di costi. Una delle voci più importanti nel budget di un single è la spesa alimentare. Le statistiche e le esperienze dirette dei single dicono che qui si nascondono molti sprechi. Per evitarli, a parte i nostri tradizionali consigli su come fare la spesa, esiste una regola aurea, che incide molto nel conto finale: non acquistare mai le mono-porzioni, quelle abilmente presentate su misura per i single. Incorporano il valore dello spreco. Inoltre per i single la spesa scegliendo prodotti sfusi è un’ottima e conveniente soluzione. Può sembrare una contraddizione, ma è il modo migliore per non sprecare soldi con la spesa alimentare quando si vive da soli: non comprare tutto ciò che viene offerto su misura per chi vive single. E’ solo un dannoso trucco commerciale.

La spesa per la mobilità

Nessuno più di un single, al netto delle persone appassionate di automobili, ha il dovere di farsi una semplice domanda: “Mi serve e mi conviene avere una macchina di proprietà”? La risposta, che deve tenere conto degli spostamenti giornalieri e anche della qualità dei mezzi pubblici nella zona dove si vive, potrebbe portare a una decisione radicale: rinunciare all’auto di proprietà. Un oggetto diventato di lusso, considerando il suo costo di manutenzione annuo. Per i single tutti i servizi di sharing, a partire dal car sharing, sembrano fatti su misura rispetto alle loro esigenza e vanno presi in seria considerazione.

L’abbigliamento

E’ davvero necessario rinnovare il guardaroba in continuazione? La fast fashion ci induce ad acquisti usa e getta, apparentemente più convenienti, in realtà meno capi, ma di qualità, durano molto più a lungo e regalano molte più soddisfazioni. Anche in questo caso il single ha un vantaggio rispetto a una famiglia: per lui è molto più facile individuare la parte del proprio guardaroba che non utilizza mai o quasi mai, e magari eliminarla oppure valorizzarla, evitando acquisti inutili.
 

Tempo libero

Per quanto riguarda i divertimenti, il tempo libero e i viaggi, è importante puntare su un minimo di programmazione anticipata, chiedendosi a cosa non si è disposti a rinunciare. Se per voi viaggiare non è solo un piacere ma un’esigenza, ad inizio anno decidete dove e quando volete partire e iniziate a risparmiare, pagando un po’ alla volta. Per esempio potreste acquistare per primi i biglietti aerei, dopo qualche mese occuparvi dell’alloggio e via dicendo. Chi vive da solo può facilmente programmare viaggi in anticipo e nei periodi di bassa stagione e non è legato a decisioni che coinvolgono altre persone, grandi e piccole, come nel caso di un qualsiasi nucleo familiare.

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