Come risparmiare con il ferro da stiro

La temperatura giusta per ciascun tessuto e l’ordine con il quale stirare i capi. Come eliminare il calcare.

Come risparmiare quando si usa il ferro da stiro? Ci sono alcuni accorgimenti, semplici, pratici ed efficaci, che consentono di ridurre il costo per il consumo energetico di questo elettrodomestico. E anche di ottenere un ottimo risultato con i capi che stiriamo.

COME RISPARMIARE CON IL FERRO DA STIRO

Conoscere i trucchi per utilizzare il ferro da stiro in maniera intelligente può aiutare ad ottimizzare i consumi energetici e ridurre i costi in bolletta

Prima di tutto, è davvero indispensabile stirare ogni singolo capo? Pensiamoci, ad esempio, con alcuni vestiti e con la biancheria intima si può evitare poiché le pieghe tendono a sparire una volta indossati. Una tecnica utile può essere quella di arrotolare asciugamani e pantaloni per eliminare le pieghe.  

Un altro metodo efficace per risparmiare energia è iniziare a stirare i capi che richiedono meno calore mentre il ferro si sta scaldando e, allo stesso modo, utilizzare il calore residuo del ferro dopo averlo spento per stirare gli ultimi capi​​. 

Un altro trucco può essere quello di stendere i panni con precisione per evitare che si formino pieghe dal principio. Così facendo, il processo di stiratura sarà più rapido o perfino superfluo.

In aggiunta, scegliere ferri da stiro con buona classe energetica, come possono essere quelli di Rowenta, è la scelta migliore, specie se si usa l’apparecchio durante le ore in cui l’energia è meno costosa, come nel caso delle tariffe biorarie, contribuendo significativamente al risparmio energetico​​.

Questi sono semplici consigli pratici che se seguiti non solo aiuteranno a ridurre i costi delle utenze, ma permetteranno anche di avere un rispetto maggiore per l’ambiente.

QUANTO CONSUMA UN FERRO DA STIRO

Immaginiamo di avere davanti tre tipi diversi di ferri da stiro, ognuno con le sue caratteristiche e consumi specifici. Ecco come questi piccoli elettrodomestici possono impattare sulla nostra bolletta elettrica:

  1. Ferro da stiro compatto: I modelli compatti variano tra i 2000 e i 2600 Watt di potenza e consumano all’incirca tra i 0,50 e i 0,65 € per ogni ora di utilizzo. Sono ideali per stirare per brevi intervalli o pochi capi alla volta.
  2. Ferro da stiro con caldaia: Per fare un esempio, un modello da 1800 Watt può consumare circa 0,45 € se in funzione per un’ora. Al contrario, ferri da stiro da 2400 Watt oscillano tra i 0,5 e i 0,6 € all’ora. Questa tipologia di ferri è perfetta per colore che hanno bisogno di stirare per lungo tempo.
  3. Ferro da stiro generatore di vapore: Simili ai modelli compatti per consumo, con una spesa media di circa 0,5-0,6 € all’ora, sono consigliati per chi stira una quantità di indumenti discreta in breve tempi.

Ma a che temperatura bisogna stirare? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

LA TEMPERATURA GIUSTA

Regolare la temperatura del ferro da stiro è essenziale per ottenere una stiratura efficace ed evitare di danneggiare i tessuti. Ecco come fare:

  1. Utilizzo delle impostazioni predefinite: Molti ferri da stiro moderni offrono impostazioni predefinite per diversi tessuti. Ad esempio, per una camicia in cotone, si può semplicemente selezionare l’opzione “cotone” sul ferro. Questo facilita la scelta della temperatura, ma può non essere sempre accurato per tutti i tessuti​​.
  2. Regolazione manuale della temperatura: Se hai capi particolarmente delicati o costosi, è preferibile regolare manualmente la temperatura. Ecco alcuni consigli:
    • Leggi l’etichetta: Controlla sempre l’etichetta dei capi per le indicazioni sulla temperatura consigliata.
    • Prova su un angolo nascosto: Prima di stirare un tessuto nuovo, prova la temperatura su un angolo nascosto del capo.
    • Aumenta gradualmente: Inizia con una temperatura più bassa e aumentala solo se necessario.
    • Utilizzo dello spruzzino: Per rimuovere pieghe ostinate, usa uno spruzzino d’acqua per bagnare leggermente il tessuto senza dover aumentare troppo la temperatura.
    • Stiratura al rovescio: Per capi delicati o con stampe, stirare al rovescio può prevenire danni alla superficie visibile​​.
  3. Temperature consigliate per diversi tessuti:
    • Nylon, Acrilico, Acetato, Lycra: circa 135 °C.
    • Poliestere, Seta, Lana: circa 148 °C.
    • Viscosa, Cotone, Lino, Triacetato: 200-230 °C.

Queste temperature sono indicazioni generali e possono variare in base alla fibra tessile e alla presenza di fibre miste​​.

Ricorda di attendere che il ferro da stiro raggiunga la temperatura necessaria prima di iniziare a stirare e di non lasciarlo troppo a lungo sul tessuto per evitare danni.

L’ORDINE CON IL QUALE STIRARE I DIVERSI CAPI

Per ottimizzare il processo di stiratura e proteggere i tuoi tessuti, è importante seguire un ordine specifico e adottare tecniche adatte a ogni tipo di tessuto. Ecco una guida su come procedere:

  1. Preparazione: Prima di iniziare, è bene raggruppare i capi in base al tipo di tessuto. Questo consentirà di regolare la temperatura del ferro di conseguenza senza doverla cambiare continuamente. È utile usare acqua distillata nel ferro da stiro per evitare l’accumulo di minerali e depositi bianchi sui tessuti.
  2. Stirare tessuti delicati:
    • Seta e raso: Stirali a calore medio, umettando la seta in un telo umido prima della stiratura. Per tessuti leggeri come la Georgette, si consiglia di frapporre un foglio di carta velina o panno di lana tra il ferro e il tessuto.
    • Velluto: Non stirarlo mai direttamente. Tienilo sospeso sopra il vapore e fai scorrere il ferro senza toccare la stoffa.
    • Velluto a coste: Non stirarlo. Usa un panno leggermente umido per spazzolare nel senso del tessuto.
  3. Stirare tessuti standard:
    • Lino: Stiralo sempre leggermente umido o con un fazzoletto di cotone umido, a temperatura medio-alta.
    • Cotone e poliestere: Inizia con i capi che richiedono temperature minori, poi passa gradualmente a quelli che sopportano un calore maggiore.
  4. Stirare capi speciali:
    • Camicie: Segui l’ordine di colletto, carré (spalle), polsini, maniche e poi il davanti.
    • Pantaloni da uomo: Stirare prima le tasche e la vita, poi procedere con le gambe.
    • Lenzuola: Stirare piegate in quattro, prima nel senso della larghezza e poi della lunghezza.
  5. Stirare tessuti scuri e pizzi:
    • Tessuti scuri: Stirali sempre da rovescio, umettandoli con acqua e aceto bianco per evitare che diventino lucidi.
    • Merletti: Apprettali leggermente (ad esempio con acqua di riso), asciugali e poi stirali a rovescio su un panno morbido, coprendoli con un telo di cotone.

QUANDO STACCARE IL FERRO

Quando staccare il ferro da stiro? Per rispondere a questa domanda bisogna considerare due aspetti chiave:

  1. Staccare il ferro prima della fine della stiratura: Una tecnica efficace per risparmiare energia è quella di spegnere il ferro da stiro quando rimangono solo pochi capi da stirare. Il calore residuo accumulato dal ferro sarà spesso sufficiente per completare la stiratura di questi ultimi pezzi senza consumare ulteriore energia.
  2. Non lasciare il ferro acceso inutilmente: È importante evitare di lasciare il ferro da stiro acceso mentre si svolgono altre faccende. Questo non solo spreca energia, ma può anche rappresentare un rischio per la sicurezza domestica.

Seguendo queste semplici pratiche, è possibile ridurre il consumo di energia elettrica legato all’utilizzo del ferro da stiro, contribuendo così a una gestione più sostenibile delle risorse energetiche.

COME ELIMINARE IL CALCARE

Esistono diverse tecniche per rimuovere il calcare dal ferro da stiro. Eccone 3 dei più utilizzati:

  1. Aceto bianco

Un metodo naturale per questo compito implica l’uso di aceto bianco, un rimedio casalingo semplice ma potente.

Per procedere, si prepara una miscela di acqua e aceto bianco in parti uguali e la si versa nella caldaia del ferro. Questa soluzione dovrebbe essere lasciata agire per alcune ore, idealmente durante la notte, per permettere all’acido acetico di sciogliere delicatamente il calcare accumulato.

Dopo il tempo di posa, si può svuotare completamente la caldaia e scuotere il ferro per rimuovere qualsiasi residuo, seguito da un risciacquo con acqua pulita.

Oltre al metodo dell’aceto bianco, esistono altri approcci efficaci per rimuovere il calcare dal ferro da stiro:

  • Bicarbonato di sodio per la piastra:

Una soluzione alternativa implica l’uso del bicarbonato di sodio, particolarmente efficace per pulire la piastra del ferro da stiro. Si mescola il bicarbonato con acqua fino a ottenere una pasta cremosa

Questa va poi applicata su di un panno morbido e passato sulla piastra fredda del ferro, facendo maggiore attenzione sulle zone più sporche o segnate dal calcare. 

Dopo aver trattato l’intera superficie, si passa alla rimozione dei residui con uno straccio bagnato. Dopodiché si potrà pulire di nuovo la piastra con un panno imbevuto di succo di limone e acqua per una lucidatura finale.

  1. Prodotti specifici per la pulizia:

Se i rimedi casalinghi non dovessero essere sufficienti, è possibile ricorrere a prodotti specifici per la pulizia delle piastre del ferro da stiro. Questi prodotti, come stick pulenti o salviette specifiche, sono progettati per rimuovere le incrostazioni di calcare e altre impurità. 

La loro applicazione è generalmente semplice: strofinare la piastra con lo stick e poi rimuovere i residui con un panno in microfibra asciutto. 

Tuttavia, è importante utilizzare questi prodotti con cautela e seguire le istruzioni fornite per evitare di danneggiare la piastra del ferro.

Ricorda che la manutenzione regolare e l’utilizzo di metodi di pulizia adeguati sono essenziali per mantenere il ferro da stiro in buone condizioni. 

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