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Come funziona
In Italia l’assistenza sanitaria è universale è (quasi) gratuita, ma esistono una serie di circostanze che possono indurre a fare una polizza sanitaria in grado di coprire spese mediche, interventi chirurgici, ricoveri ospedalieri, fisioterapia e riabilitazione, acquisto di farmaci. Non sono economiche, e talvolta nascondono piccole trappole che possono renderle anche inutili rispetto ai costi del contratto.
Quanto costa
Ogni polizza sanitaria ha le sue coperture e i suoi costi da valutare. La cosa certa è che la compagnia li calcola sulla base di quattro parametri:
- L’età del sottoscrittore
- Le sue condizioni di salute al momento in cui stipula la polizza
- Il tipo di assicurazione: singola, familiare, collettiva
- I prevedibili margini di guadagno da parte della compagnia di assicurazione
In linea di principio, più si è giovani e si sta bene, e meno si paga. E se il contratto viene sottoscritto per più persone, una famiglia o un gruppo di lavoratori della stessa azienda, la compagnia sicuramente applicherà uno sconto rispetto alla polizza individuale. Ma una volta ricevuto il preventivo, è il cliente-consumatore che deve fare le sue valutazioni ed evitare brutte sorprese, e sprechi di soldi, con qualche semplice attenzione.
Polizze su misura
Le compagnie tendono a proporre polizze “a pacchetto”, con una serie di prestazioni previste. Sono le più pericolose, in quanto studiate nell’interesse esclusivo della società di assicurazione. Meglio chiedere una polizza “su misura”, sulla base delle specifiche esigenze del consumatore che la sottoscrive.
Confrontare le offerte online
Il secondo passaggio è il confronto della propria polizza, con i relativi, costi, tra più compagnie, senza mai fermarsi alla prima proposta. Internet aiuta molto in questa ricerca, e sarà facile scoprire se esiste un’altra compagnia che, alle stesse condizioni, prevede un costo inferiore della polizza.
L’assistenza
Un intervento chirurgico o un ricovero non sono, banalmente, la stessa cosa di un incidente d’auto. Avete bisogno di un’assistenza professionale ed efficiente, da parte di una compagnia di assicurazione sempre raggiungibile. Forse questo è il primo fattore in base al quale fare la vostra scelta.
Il massimale
Tutte le polizze, anche quelle sanitarie, hanno un massimale, un tetto oltre il quale si ferma il rimborso della compagnia. Più lo alzate, più aumenta il costo. Per trovare un giusto punto di equilibrio, può essere utile chiedere un consiglio al vostro medico di base, il quale conosce tutti i costi delle varie spese sanitarie e i vostri eventuali problemi ai quali potreste andare incontro.
La franchigia
Qui potrebbe nascondersi qualche trappola, e la valutazione che dovete fare è soltanto di natura economica (a una franchigia più alta corrisponde un costo della polizza più basso, ma anche, di fatto, una minore copertura).
Lo scoperto
Altra trappola: si tratta della percentuale di danno che la compagnia non paga, concordata nel momento in cui firmate la polizza. Una condizione contrattuale che dovete leggere con attenzione, in ogni dettaglio, ed esserne ben consapevoli.
Periodo di carenza
Si tratta di un arco di tempo, dalla stipula del contratto all’effettiva messa in copertura del sottoscrittore. Controllate che sia breve perché in questo periodo non riceverete, in ogni caso, alcun rimborso.
Spese anticipate
I rimborsi previsti possono essere di due tipi. In alcuni casi la compagnia paga direttamente il danno, per esempio la clinica dove siete ricoverati. In altri casi, più frequenti, si chiede al sottoscrittore di anticipare le spese mediche, che poi verranno rimborsate e liquidate dalla compagnia. In questo caso potreste trovarvi di fronte a un improvviso e consistente esborso di soldi.
La scadenza
Ogni polizza sanitaria può essere annuale o pluriennale. Attenzione che molto probabilmente nel contratto ci sarà una clausola di “tacito rinnovo”: se avete intenzione di disdire la polizza, segnate in agenda la data entro la quale dovete comunicarlo alla compagnia di assicurazione. E in ogni caso ricordate che la proroga non può andare oltre i due anni.
Il questionario sanitario
La compagnia lo richiede prima di sottoscrivere il contratto: bisogna essere leali e chiari sulle proprie condizioni di salute, e non solo per onestà. Se le informazioni sono false, la compagnia ha tutti gli strumenti per scoprirlo, disdire la polizza e non pagare alcun indennizzo nel momento in cui sarebbe necessario. Senza dimenticare che una polizza sanitaria non copre problemi di salute precedenti alla sua stipula.
Le migliori polizze sanitarie
Questa che riportiamo è la classifica delle migliori polizze sanitarie secondo Forbes Advisor.
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