Una delle cose che capita più spesso nelle nostre case è buttare il formaggio non consumato in tempo (spesso avanzato) e quindi sprecato.Il motivo principale di questo spreco consiste in qualche errore fatto al momento della conservazione del formaggio, che per esempio è diversa nel caso di un prodotto fresco rispetto a quello stagionato. Temperatura, collocazione tra gli altri alimenti, contenitori adatti: sono queste le chiavi decisive per avere a disposizione un formaggio sempre di eccellente sapore e non sprecarlo. E una volta tirato fuori dal frigo, ci sono piccoli trucchi da seguire per gustarlo al meglio.
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La temperatura
I formaggi freschi devono restare in frigorifero ad una temperatura compresa tra i 2 e i 4 gradi, mentre i formaggi stagionati a pasta fresca devono sostare nell’area del frigo meno fredda, quindi con una temperatura compresa tra i 10 ed i 12 gradi. Tutti gli altri tipi di formaggio possono essere tranquillamente conservati ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 gradi.
Il contenitore
La scelta migliore è quella di conservare la confezione originale in un contenitore ermetico. Se si tratta di formaggi stagionati, preferite la carta alimentare, e non quella in alluminio: in questo modo il formaggio è protetto e il suo gusto non viene modificato. I formaggi freschi vanno invece nella carta da forno, oppure nella carta oleata, nella carta per formaggi, nella carta paglia, e poi bisogna inserirli in un contenitore ermetico. Evitate assolutamente la pellicola che non fa “respirare” il formaggio e può anche cedere sostanze che ne alterano il sapore.
La posizione
I formaggi freschi vanno nel cassetto più freddo del frigorifero (circa 2-4°C); quelli stagionati e a pasta dura stanno meglio nella parte superiore (circa 8-10°C). Ricordate che i formaggi freschi tendono ad avere una durata relativamente breve, di solito da 3 a 7 giorni, a seconda della freschezza e della tipologia.
Una precauzione importante è di non mettere mai i formaggi accanto alle verdure, perché potrebbero assorbirne gli odori e anche subire contaminazioni batteriche.
Quando i formaggi non vanno in frigorifero
In diversi casi i formaggi non vanno in frigorifero. E in particolare:
- Formaggi a pasta dura e stagionati (come il Parmigiano, il Pecorino, l’Emmental, il Grana Padano): questi formaggi sono più stabili e possono essere conservati a temperatura ambiente, purché non faccia troppo caldo. La temperatura ideale è tra i 15 e i 18 gradi Celsius.
- Formaggi freschi come la mozzarella o la ricotta: in alcune tradizioni, vengono conservati a temperatura ambiente per qualche ora, soprattutto appena fatti, per mantenere la loro freschezza. La mozzarella deve restare nella sua acqua, e con la ricotta vanno mangiate entro un paio di giorni. Dopo vanno in frigorifero per essere conservate non oltre altri due-tre giorni e poi magari usate per qualche piatto.
- Formaggi a crosta fiorita (come il Brie o il Camembert): questi formaggi sono più delicati e devono essere conservati in un luogo fresco ma non necessariamente in frigorifero. In frigo, la crosta potrebbe diventare troppo dura.
Che fare con il formaggio dopo la conservazione
Una volta conservato in modo corretto, il formaggio va anche consumato con qualche accortezza che lo rende più gradito e consente di evitare sprechi e cattive sorprese.
- Temperatura ambiente: prima di mangiare un formaggio, lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30-60 minuti, in modo che esprima al meglio il suo sapore e la sua consistenza.
- Non mescolare formaggi freschi con quelli stagionati: i formaggi freschi tendono a rilasciare più umidità, il che può compromettere la qualità dei formaggi stagionati.
- Non rimuovere la crosta: nel caso di formaggi con una crosta ancora intatta, non rimuovetela, in quanto aiuta a mantenere il formaggio fresco più a lungo.
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